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Cosmeceutica: cos'è, com'è nata e a cosa serve

Cosmeceutica: cos'è, com'è nata e a cosa serve
Ultima modifica 04.03.2024
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INDICE
  1. Cos’è la cosmeceutica e quando è nata
  2. Caratteristiche dei prodotti cosmeceutici
  3. Cosmeceutica: dubbi e controversie
  4. Efficacia dei cosmeceutici

Cos’è la cosmeceutica e quando è nata

I vocaboli beauty sono tanti, e accanto ai più noti ce ne sono altri meno comuni e non sempre facili da inquadrare e ricordare.

Da alcuni anni, a farsi largo nel settore è stata, tra le altre, la parola cosmeceutica, coniata nel 1984 dal dermatologo americano Albert Kligman dell'Università della Pennsylvania, che la usò per la prima volta durante il convegno Society of Cosmetic Chemists per indicare "un preparato topico venduto come cosmetico ma con caratteristiche prestazionali che suggeriscono un'azione farmaceutica."

Anche se non è un termine nuovo, si è diffuso in modo concreto in Europa e Italia soprattutto negli ultimi dieci anni, per definire un segmento del settore beauty che si avvale di prodotti a metà strada tra cosmetici e farmaci, chiamati appunto cosmeceutici. In questa categoria possono rientrare detergenti, creme, sieri e lozioni per la cura della pelle che abbiano non solo finalità estetiche ma anche di benessere e cura più profonde, proprio come farebbe un farmaco.

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Caratteristiche dei prodotti cosmeceutici

I cosmeceutici sono quindi prodotti ibridi, che per essere considerati tali devono presentare alcune caratteristiche specifiche che conferiscano loro peculiarità innovative che li facciano discostare dai semplici cosmetici, come la presenza di un'elevata concentrazione di principi attivi, alcuni dei quali anche in specialità medicinali.

Negli ultimi anni, grazie alle innovazioni tecnologiche che si sono concretizzate nel settore della cura della pelle, sono sempre più numerosi in commercio i prodotti con queste caratteristiche.

Le formule più note contengono, ad esempio, alte concentrazioni di vitamina C topica, preziosissima per la preservazione della pelle e la sua difesa dai danni dei raggi UV, grazie alla sua azione antiossidante. Sono però molti altri gli ingredienti attivi dei prodotti che ambiscono a inserirsi in questa categoria, tutti pensati per un miglioramento della pelle che non sia solo estetico ma anche in parte strutturale.

Per approfondire: Sieri alla Vitamina C - Vantaggi e Benefici per la Pelle

Cosmeceutica: dubbi e controversie

I dubbi in merito alla cosmeceutica sono diversi. È vero infatti che ambiscono a posizionarsi su un gradino più alto rispetto ai semplici cosmetici, ma non essendo veri e propri farmaci il loro raggio d'azione, specialmente in Europa dove le regole in merito sono più rigide rispetto agli Stati Uniti, è piuttosto limitato. Devono ad esempio, essere applicati solo su cute sana perché se un prodotto è pensato per influenzare la struttura o la funzione di una parte del corpo, deve essere catalogato come farmaco.

E non è un caso che, sebbene siano passati quattro decenni da quando il termine cosmeceutica è stato coniato, i cosmeceutici non siano ancora formalmente riconosciuti dall'Unione Europea, a causa della differenza sostanziale tra la definizione di cosmetico e quella di farmaco, che non possono essere assolutamente sovrapposte e nemmeno confuse.

Un farmaco è infatti "un articolo destinato all'uso nella diagnosi, mitigazione, trattamento o prevenzione di malattie o destinato a influenzare la struttura o qualsiasi funzione dell'organismo", mentre il Regolamento Europeo dei prodotti Cosmetici (Reg CE 1223/09) ha le idee molto chiare su cosa è un cosmetico. Nell'art. 2, comma a parla infatti esplicitamente di "qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l'aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei".

Quando in Italia si descrivono alcuni prodotti come cosmeceutici, quindi, bisogna fare attenzione ed essere consapevoli che, per quanto possano essere indubbiamente di ottima qualità, si tratta di una dicitura priva di ufficialità, che risponde principalmente a logiche di marketing.

Pur avendo caratteristiche che negli Usa li fanno appartenere alla categoria dei cosmeceutici, infatti, questi prodotti non sono stati formalmente classificati come tali perché non esiste questa categoria, che si posiziona tra due mondi che in UE sono ben distinti.  Oltre Oceano invece il confine è molto più labile e una delle tante dimostrazioni di ciò è che, ad esempio, i solari sono classificati come farmaci mentre in Europa come cosmetici.

Efficacia dei cosmeceutici

Da un punto di vista legislativo, dunque, in Unione Europea e quindi in Italia, la categoria dei cosmeceutici non esiste. Le uniche due riconosciute sono quella dei cosmetici e quella dei farmaci. Il termine, tuttavia, non è formalmente vietato e viene usato come leva di marketing per indicare prodotti che, pur essendo cosmetici, garantirebbero performance maggiori.

Questo quindi non significa che la cosmeceutica sia una filosofia falsa e che i prodotti che si rifanno ad essa non possano dirsi efficaci.

Grazie ai loro ingredienti e ai principi attivi, infatti, creme, sieri, detergenti e altre tipologie, possono sicuramente portare benefici maggiori rispetto ad altri prodotti, concepiti con logiche meno performanti. Questo però grazie appunto alle loro formule, e non al fatto che strizzino l'occhio alla medicina.

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