A cura del Dottor Masino Scutari
Un esteta o nel nostro caso un chirurgo estetico deve avere una spiccata sensibilità e competenza nella valutazione estetica degli occhi e dei tessuti che li circondano.
L'occhio di per sé, inteso come globo oculare, non ha espressività mentre sono i tessuti periorbitari che esprimono tutte le varie emozioni, come l'aspetto rilassato o stanco, l'aspetto
sorridente o triste o addirittura minaccioso.
Ma se noi andiamo ad analizzare la bellezza degli occhi quali sono le peculiarità anatomiche che si rilevano continuamente?
In genere quando parliamo di occhi belli ci riferiamo agli occhi orientali caucasici. Perché?
Negli orientali la cute nella palpebra superiore è di aspetto liscio e uniforme con una distanza di circa 10mm delle ciglia dal solco palpebrale, così pure il canto esterno (l'unione esterna delle due palpebre) è più in alto di qualche mm di quello interno. Più la palpebra superiore è visibile più gli occhi sembrano attraenti.
La cute periorbitaria dovrebbe essere liscia, non dovrebbero esserci le borse adipose che rendono il volto stanco provato da vita di eccessi.
Le persone interagiscono con lo sguardo, ci si parla con lo sguardo, ci si intende con gli occhi.
Questa parte del viso è una delle parti che invecchia prima e la blefaroplastica è uno degli interventi atti a ringiovanire il viso.
Definizione
Il termine blefaroplastica indica la ricostruzione delle palpebre. Tale ricostruzione può interessare le palpebre superiori, quelle inferiori o entrambe. Consiste nella correzione e nel miglioramento delle cosiddette zampe di gallina, delle borse palpebrali, della ptosi delle palpebre superiori.

Tipi di trattamento
- Blefaroplastica superiore
- Blefaroplastica inferiore
- Blefaroplastica completa
- Blefaroplastica con asportazione di tessuto osseo
- Blefaroplastica per via intracongiuntivale
Indicazioni generali
L'indicazione all'intervento è data da cute esuberante che in genere interessa le palpebre superiori e dal lipoma (le borse) che solitamente interessa le palpebre inferiori, in quanto collocato nella regione sott'orbitaria.
Indicazioni preoperatorie
- Fotografie
- Accurata detersione delle pelle del viso
- Digiuno da almeno 8 ore
Esami di laboratorio e strumentali richiesti :
- Emocromo, Gruppo, Azotemia, Glicemia, PT, PTT, Elettrocardiogramma, Rx torace, visita oculistica.
Indicazioni postoperatorie
Nell'immediato post-operatorio dovrà essere praticata una terapia con antibiotici, antinfiammatori e collirio decongestionante. |
Sarà utile, per eliminare gli ematomi, la borsa di ghiaccio sul volto per alcune ore dopo l'intervento. |
Si dovrà evitare l'esposizione al sole almeno per 30 giorni e massaggiare la zona circostante le orbite con micro-massaggi drenanti. |
Il trucco sarà consentito dopo 5 giorni. I sottilissimi punti di sutura saranno escissi dopo 7 giorni. |
Tecnica operatoria
La tecnica operatoria consisterà nell'asportazione mirata della cute in eccesso a carico delle palpebre superiori e di quelle inferiori, inoltre laddove è presente sarà asportato il lipoma sott'orbitale.
Per la ptosi della palpebra superiore si incide la piega naturale della palpebra stessa, si escinde quindi un lembo di pelle più o meno abbondante.
Per le cosiddette zampe di gallina si incide sotto le ciglia escindendo un piccolo lembo di pelle.