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Acne in menopausa: cause e rimedi

Acne in menopausa: cause e rimedi
Ultima modifica 01.02.2024
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INDICE
  1. Si può avere l'acne in menopausa?
  2. Perché vengono i brufoli in menopausa?
  3. Come curare l'acne in menopausa?
  4. Rimedi naturali per l'acne in menopausa
  5. Brufoli a 50 anni nell'uomo: le cause

Si può avere l'acne in menopausa?

La comparsa di brufoli solitamente viene considerata una condizione tipica dell'adolescenza, in realtà esiste anche una forma di acne in menopausa. I brufoli in questo caso possono avere dimensioni variabili, presentandosi con una puntina bianca di sebo oppure sotto forma di comedoni chiusi.

Può avvenire inoltre la comparsa di gonfiore, rossore, dolore e prurito nella zona interessata. I brufoli in menopausa sono ben visibili e in rilievo sulla superficie cutanea, per questo possono arrivare a provocare anche un disagio estetico.

Perché vengono i brufoli in menopausa?

Nel periodo fra la pre-menopausa (dai 45 anni) e la menopausa (che inizia intorno ai 50 anni) gli ormoni subiscono uno squilibrio. Si verifica infatti un crollo nei livelli di estrogeno e di progesterone e un aumento dei livelli di testosterone che influiscono sullo stato della pelle.

Il testosterone, in particolare, agisce sulle ghiandole sebacee, stimolando un'eccessiva produzione di sebo e provocando processi infiammatori che generano la formazione di brufoli. In genere i brufoletti che tendono a comparire sulla fronte non dovrebbero preoccupare, perché legati ad un fenomeno passeggero. La situazione è diversa se invece compaiono su guance e mento.

Come curare l'acne in menopausa?

  • Evita di spremere i brufoli
  • Esfolia la pelle del viso
  • Segui una dieta equilibrata

L'acne in menopausa è un disturbo piuttosto comune, provocato dalle fluttuazioni ormonali, per trattarlo nel modo giusto è fondamentale prendersi cura della pelle. Per prima cosa è necessario evitare assolutamente di spremere i brufoli, questo perché la caduta successiva della crosta potrebbe causare la formazione di segni profondi o macchie scure.

Si consiglia poi di esfoliare e pulire la pelle del viso, eliminando le impurità, l'eccesso di sebo e le cellule morte. Questa operazione consentirà di avere una pelle rigenerata e pulita in profondità, rinnovandone lo strato superficiale ed evitando la formazione di brufoli. L'alimentazione è un altro fattore chiave quando si parla di acne in menopausa.

Una dieta particolarmente ricca di grassi e zuccheri infatti può provocare la comparsa di imperfezioni. Sarebbe dunque preferibile seguire un'alimentazione a base di verdura e frutta fresca, migliorando così il ricambio cellulare. Infine sarebbe preferibile scegliere sempre cosmetici appropriati in base alla tipologia di pelle.

Per approfondire: Come si fa l'esfoliazione della pelle del viso?

Rimedi naturali per l'acne in menopausa

  • Acqua
  • Yogurt bianco
  • Aglio
  • Limone

Fra i migliori rimedi naturali contro l'acne in menopausa c'è senza dubbio l'acqua. Sarebbe infatti preferibile bere almeno 2 litri d'acqua al giorno per idratare la pelle e depurare l'organismo. Ottimo pure lo yogurt: un ingrediente ideale per preparare una maschera per il viso da lasciare in posa almeno 20 minuti, godendosi la sua azione astringente. Un effetto che appartiene anche al limone.

Questo frutto è un ottimo antibatterico, disinfetta l'epidermide e restringe i pori. Per sfruttare il potere di questo ingrediente basterà mescolare il succo di limone con l'acqua tiepida, tamponando la soluzione con un dischetto di cotone. Anche l'aglio è ottimo per contrastare i brufoli in menopausa. Lava il viso usando dell'acqua tiepida allo scopo di aprire i pori, poi sfrega con delicatezza sulla zona uno spicchio d'aglio. Ricordati di ripetere questa operazione almeno tre volte durante il giorno.

Infine il tè verde è un ottimo rimedio per combattere l'acne: prepara un infuso, usando le foglie, poi crea dei cubetti di ghiaccio che andranno applicati sui brufoli.  

Brufoli a 50 anni nell'uomo: le cause

I brufoli possono comparire dopo i 50 anni nell'uomo. In questo caso le cause possono essere differenti, legati alla predisposizione familiare o allo stress che provoca una produzione eccessiva di ormoni androgeni capaci di stimolare le ghiandole sebacee. In questi casi sarebbe preferibile consultare un dermatologo per stabilire il tipo di acne e valutare un trattamento appropriato. Solitamente vengono consigliate una terapia topica accompagnata da una terapia orale e, se necessario, antibiotica.

Possono essere utili inoltre l'acido salicilico e il perossido di benzoile, ideali per diminuire la carica batterica, abbassare l'infiammazione e liberare i pori. Il consulto di uno specialista in questi casi è essenziale per intervenire in modo rapido e prevenire la formazione di cisti, punti neri e bianchi. Durante il trattamento inoltre la pelle potrebbe seccarsi, dunque potrebbe rivelarsi utile l'uso di una crema idratante. Nelle forme più severe di acne in età adulta – e sempre sotto consiglio medico – si può inoltre ricorrere all'isotretinoina. Si tratta di un derivato della vitamina A, utile per regolare la crescita delle ghiandole sebacee.

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