Generalità
L'acne cistica (detta anche acne nodulo-cistica) è una malattia della pelle caratterizzata dalla comparsa di noduli e/o cisti. Quest'affezione interessa prevalentemente il volto, ma può estendersi anche alla parte superiore del tronco (dorso e petto).

Le cause dell'acne cistica non sono ancora del tutto note, ma diversi fattori possono favorirne l'insorgenza; tra questi rientrano: variazioni ormonali, predisposizione genetica, errata cura della pelle, stress ed alcune terapie. Questa malattia dermatologica può presentarsi all'inizio della pubertà o più tardivamente, in modo subdolo.
Riconoscere e saper gestire tempestivamente l'acne cistica, è importante per evitare la formazione di esiti cicatriziali anti-estetici e difficili da minimizzare.
Il trattamento delle lesioni acneiche si avvale di vari agenti topici e sistemici volti a ridurre la produzione di sebo, la formazione di comedoni, l'infezione e l'infiammazione. In genere, il percorso terapeutico si basa sulla gravità dell'acne cistica.
Cos’è
Acne Cistica: definizione
L'acne cistica è una malattia dermatologica caratterizzata da formazioni nodulo-cistiche sottocutanee dolenti e, talvolta, conglobate tra loro. Quest'affezione rappresenta la variante più grave dell'acne.
Il quadro clinico si manifesta soprattutto in età adolescenziale (pubertà), ma può esordire anche tardivamente, intorno ai 18-20 anni d'età.
Cause
Acne Cistica: quali sono le cause?
L'acne cistica è un disordine della pelle determinato dall'infiammazione cronica dei follicoli piliferi e delle loro corrispettive ghiandole sebacee. Quest'ultime risultano, in particolare, interessate da un'eccessiva attivazione, in risposta ad uno stimolo neuroendocrino.
Funzionando più del normale, le ghiandole sebacee producono una maggiore quantità di sebo (secreto oleoso che normalmente forma un sottile strato protettivo sulla cute). Al contempo, si verifica la cheratinizzazione del dotto sebaceo, dovuta all'iperattività degli androgeni (ormoni sessuali maschili presenti in piccole quantità anche nel corpo femminile).

Il sebo frammisto a cellule cornee si accumula nel follicolo, creando una sorta di "tappo", che impedisce al secreto stesso di defluire all'esterno. Si forma così il comedone, più comunemente conosciuto come punto nero, che costituisce la lesione primitiva dell'acne. L'infiammazione dei comedoni chiusi si manifesta con una papula arrossata, lievemente rilevata, alla quale può sovrapporsi una pustola (brufolo) per la proliferazione dei batteri che normalmente sono presenti nell'ecosistema cutaneo. L'estensione del processo infiammatorio in profondità provoca la formazione di noduli e cisti.
A differenza di altre forme di acne (es. papulo-pustolosa, comedonica ecc.), la variante cistica è caratterizzata da un'amplificazione dei meccanismi patogenetici alla base della stessa patologia.
Fattori di Rischio
Acne Cistica: fattori predisponenti e aggravanti
All'insorgenza dell'acne cistica possono concorrere molteplici fattori, quali:
- Età – L'affezione è prevalentemente adolescenziale: durante la pubertà, infatti, l'aumento degli androgeni stimola la produzione di sebo e l'iperproliferazione dei cheratinociti. Anche le modificazioni ormonali che occorrono in gravidanza o durante il ciclo mestruale possono contribuire alle manifestazioni dell'acne cistica.
- Farmaci – Il meccanismo che conduce alla formazione delle lesioni acneiche può essere favorito da terapie a base di cortisonici (usati per controllare le infiammazioni) e progestinici (a scopo anticoncezionale). Altri medicinali comunemente implicati nell'insorgenza dell'acne cistica sono gli antidepressivi, come il carbonato di litio.
- Cosmetici – Il rischio di sviluppare l'acne cistica aumenta se la pelle non viene curata nel modo corretto. L'uso di cosmetici inadatti, troppo grassi e comedogenici favoriscono, infatti, l'accumulo di sebo e l'ostruzione del follicolo pilifero. Anche lavare troppo insistentemente la cute può peggiorare la situazione.
- Familiarità – In alcuni casi, poi, gioca un ruolo importante la predisposizione al disturbo: le persone con parenti stretti che hanno sofferto di acne cistica, presentano un rischio maggiore di sviluppare la stessa patologia.
- Patologie in corso o pregresse – Nelle donne adulte, l'acne cistica può dipendere dall'ovaio policistico: la cisti all'interno delle ovaie o le terapie per farle regredire possono favorire un aumento degli ormoni androgeni, la cui azione stimola la produzione del sebo. Altre condizioni a cui può essere associata la patologia sono l'endometriosi e la dismenorrea.
- Altri fattori – Predispongono all'acne cistica nell'adulto anche l'abitudine al fumo e l'esagerata esposizione al sole senza le dovute precauzioni (come l'applicazione di protezioni solari non comedogeniche). Anche gli eccessi alimentari e gli aumenti di peso andrebbero evitati, in quanto possono essere causa di squilibri ormonali, spesso coinvolti nei meccanismi alla base della malattia.
Sintomi e Complicazioni
Acne Cistica: come si manifesta?
L'acne cistica è caratterizzata dalla comparsa di noduli sottocutanei e/o cisti, soprattutto a livello del volto e del tronco (dorso e torace).
- Il nodulo è una lesione circoscritta dalla forma relativamente sferica, simile ad una papula, ma localizzata profondamente nella cute. Questo supera i 5 mm di diametro e può persistere per diverse settimane.
- Le cisti sono lesioni dolenti di colorito rosso-violaceo, derivanti dalla flogosi dei tessuti molli che circondano i follicoli; da queste formazioni può defluire materiale liquido di colore giallastro. La grandezza delle cisti è variabile e può andare da pochi millimetri ad alcuni centimetri.

Spesso, queste manifestazioni si associano a bruciore, prurito e dolore alla pressione. In qualche caso di acne cistica, poi, le lesioni nodulari e cistiche possono essere conglobate tra loro.
Altri segni cutanei della malattia sono presenti anche nelle altre forme di acne e comprendono:
- Comedoni: sono tappi di sebo bloccati all'interno dei follicoli; questi appaiono in forma di punti bianchi o neri. I punti bianchi (comedoni chiusi) sono lesioni palpabili colorate o biancastre, di 0,1-3 mm di diametro; i punti neri (comedoni aperti) hanno un aspetto simile, ma con una zona centrale dilatata e scura.
- Papule: sono piccole lesioni della pelle rilevate rispetto al piano cutaneo, di colorito rosa-rossastro, provocate dall'irritazione all'interno del follicolo. Di solito, le papule presentano un diametro inferiore ai 10 mm e, in alcuni casi, assumono una conformazione a grappoli e sono accompagnate da un rash cutaneo.
- Pustole: sono i cosiddetti brufoli col puntino bianco o giallo, cioè lesioni circoscritte più superficiali rispetto alle papule che derivano dalla raccolta di materiale purulento.
Se le lesioni dell'acne cistica sono profonde e croniche, la situazione può complicarsi e sulla pelle possono apparire macchie scure e cicatrici permanenti. Sul dorso, prevalgono grosse formazione cistiche con fenomeni suppurativi ed ascessuali.
Esiti cicatriziali
Se non viene affrontata in modo adeguato e tempestivo, con l'aiuto di un dermatologo, l'acne cistica può dare origine a cicatrici anti-estetiche e, talvolta, deturpanti. Rispetto alla superficie cutanea, queste lesioni possono essere depresse (a stampo) o rilevate (simili a cheloidi). Inoltre, le cicatrici dell'acne cistica possono assumere una colorazione marcata (rosso-bruno), chiara (bianca-rosacea) o rossastra (se infiammate), rispetto alla pigmentazione della pelle sana circostante.
Le manifestazioni dell'acne cistica creano spesso un disagio significativo in chi ne soffre.
Da sapere
L'acne cistica può essere efficacemente affrontata con l'aiuto del dermatologo, anche se il percorso terapeutico può rivelarsi piuttosto lungo, prima di poter apprezzare i miglioramenti.
Diagnosi
Acne Cistica: come viene diagnosticata?
Per affrontare l'acne cistica correttamente, è opportuno rivolgersi al dermatologo o al proprio medico di famiglia alla comparsa dei primi segni.
Nel corso di una visita dermatologica, durante la quale lo specialista evidenzierà la presenza di noduli e cisti, viene formulata la diagnosi.
Terapia
Qual è il trattamento previsto in caso di Acne Cistica?
Il trattamento dell'acne cistica richiede un approccio specialistico dermatologico mirato e personalizzato. Gli approcci disponibili possono agire a diversi livelli del processo patogenetico dell'acne: sulla causa ormonale, sull'ipercheratinizzazione e sulla flora batterica. Lo scopo del regime terapeutico consiste nel prevenire la formazione di nuove lesioni e migliorare quelle presenti, riducendo ed eliminando le eruzioni cutanee.
Farmaci ad uso topico
I trattamenti topici prevedono l'applicazione di gel, soluzioni e lozioni a base di antisettici oppure creme a base di retinoidi da applicare sulla pelle. In qualche caso, possono essere impiegati anche antibiotici locali ed acido azelaico. I prodotti ad uso topico possono esercitare un'azione antibatterica e/o favorire la desquamazione degli strati superficiali della pelle. Lo scopo finale è quello di rendere difficile la proliferazione batterica e di impedire l'ostruzione del dotto follicolare.

Farmaci ad uso sistemico
Nei casi più gravi, la terapia si basa sull'assunzione per via orale di farmaci sistemici, quali antibiotici, isotretinoina, estrogeni ed antiandrogeni.
Isotretinoina
La terapia d'elezione dell'acne cistica è l'isotretinoina, retinoide derivato della vitamina A. Questo farmaco svolge un'azione antinfiammatoria, sopprimendo l'attività della ghiandola sebacea e normalizzando la cheratinizzazione all'interno del follicolo. L'isotretinoina riduce così la probabilità che venga ostruito il dotto escretore della ghiandola sebacea, prevenendo la formazione dei comedoni e le follicoliti.
L'isotretinoina è capace di far regredire noduli e cisti indicativamente entro 4-6 mesi di trattamento. Assunta a lungo termine, però, l'isotretinoina può dar vita a differenti tipi di effetti collaterali, pertanto va usata esclusivamente sotto controllo specialistico. In particolare, il farmaco non deve essere assunto in gravidanza, in quanto può causare difetti al feto. Per questo, le donne in età fertile che assumono l'isotretinoina devono utilizzare metodi contraccettivi o astenersi dall'attività sessuale, dal mese che precede la terapia al mese successivo all'interruzione della stessa.
Antibiotici
Gli antibiotici (tetracicline, doxiciclina, minociclina, eritromicina e macrolidi) agiscono inibendo la proliferazione batterica. Questi farmaci non impediscono, però, la formazione dei comedoni, per cui è sempre necessario associare una terapia topica mirata a risolvere questo problema.
Antiandrogeni e contraccettivi orali
L'uso di farmaci ad azione anti-androgena può indurre, invece, una riduzione della secrezione di sebo, agendo sulle cellule dell'unità pilosebacea (inclusi cheratinociti follicolari e sebociti) sensibili all'azione di tali ormoni. Tra i medicinali che possono influenzare l'attività ormonale androgena e la produzione di sebo vi sono i contraccettivi ormonali combinati, lo spironolattone (composto steroideo sintetico con struttura analoga a progesterone ed aldosterone) ed il ciproterone acetato (progestinico con effetto anti-androgeno).
Altre misure terapeutiche
Per quanto riguarda il trattamento per minimizzare le cicatrici, gli interventi variano da soggetto a soggetto e possono essere di tipo chimico (es. micropeeling) o fisico (es. laser frazionato, terapia fotodinamica ecc.).
Prevenzione
Acne Cistica: è possibile prevenirla?
Considerato che le cause all'origine dell'acne cistica non sono ancora note, non è purtroppo possibile parlare di prevenzione.
L'adozione di comportamenti adeguati alla problematica ed alcuni interventi sullo stile di vita favoriscono, però, un miglioramento e possono contribuire all'efficacia dei trattamenti suggeriti dal dermatologo.
1) Non ricorrere ai rimedi fai-da-te o lasciare che la patologia faccia il suo corso: l'acne cistica è una patologia infiammatoria cronica che non deve essere sottovalutata. Senza trattamento, la situazione può complicarsi e sulla pelle possono apparire macchie scure e cicatrici permanenti.
2) Resistere alla tentazione di toccare continuamente il viso: lo sfregamento di comedoni e pustole può favorire la propagazione delle eruzioni.
3) Punti neri e foruncoli non devono mai essere schiacciati: questa manovra traumatica provoca la formazione di cicatrici profonde e permanenti a causa della forza impressa dalle unghie sui tessuti già infiammati, oltre causare l'insorgenza di altre lesioni. Allo stesso modo, le cisti non devono essere bucate con un ago: il rischio è quello di aggravare la situazione. In caso di noduli profondi, è indicata una pulizia del viso dal dermatologo.
4) Detergere la pelle con le dovute accortezze: l'uso di cosmetici troppo grassi e comedogenici che può predisporre al disturbo, in quanto favoriscono l'accumulo di sebo e l'ostruzione del follicolo pilifero. Tuttavia, è vero anche il contrario: lavare troppo di frequente la pelle acneica può peggiorare la situazione. Per lavare il viso, è buona norma ricorre ad un detergente delicato e non schiumogeno specifico, due volte al giorno. I movimenti di pulizia devono essere delicati, per non diffondere le eruzioni ed irritare ulteriormente la pelle. Quando l'acne interessa il dorso, invece, è meglio utilizzare saponi antisettici sotto la doccia.
5) Seguire un corretto regime dietetico: gli eccessi alimentari ed i pericolosi aumenti di peso andrebbero sempre evitati, in quanto favoriscono gli squilibri ormonali, spesso coinvolti nei meccanismi alla base della malattia. Per questo motivo, andrebbero limitati i cibi conservati, grassi, lievitati, fritti e dolci. Utile è consumare, invece, frutta, verdura, pesce e cereali, oltre a bere molta acqua per mantenere il corretto grado di idratazione cutanea e favorire l'allontanamento delle tossine.