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Acido Azelaico contro Acne e Caduta dei Capelli

Acido Azelaico contro Acne e Caduta dei Capelli
Ultima modifica 21.11.2023
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INDICE
  1. Proprietà
  2. Usi
  3. Contro l'acne
  4. Contro la rosacea
  5. Come depigmentante
  6. Contro la caduta dei capelli
  7. Contro l'invecchiamento cutaneo
  8. Effetti collaterali

L'acido azelaico è un acido dicarbossilico saturo, presente in natura nel frumento, nell' orzo, nella segale e nell' olio d'oliva (specie in quello irrancidito). L'interesse verso questa sostanza - prodotta in quantità importanti dal fungo Malassezia furfur, che alberga normalmente sulla cute umana - deriva da alcune caratteristiche particolarmente utili in dermatologia.

L'acido azelaico, infatti, è dotato di attività depigmentante ed inibitoria nei confronti della 5-alfa-reduttasi. Come tale, viene impiegato per via topica - alla concentrazione del 20% - in prodotti destinati al trattamento della caduta dei capelli su base androgenetica. Oltre a ciò, l'acido azelaico ha dimostrato di essere efficace anche nel trattamento di altri disturbi, quali l'acneil melasma.

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Proprietà

L'acido azelaico è un composto dotato di numerose proprietà e, per tale ragione, esso viene largamente ed efficacemente impiegato in ambito dermatologico.
Più nel dettaglio, l'acido azelaico possiede:

Usi

Come accennato, in virtù delle sue numerose proprietà, l'acido azelaico trova impiego nel trattamento di diversi disturbi della pelle ed è altresì impiegato per contrastare la caduta dei capelli.

Contro l'acne

L'attività anti-acne dell'acido azelaico deriva probabilmente dalla sua azione batteriostatica e battericida nei confronti di microrganismi che insediano gli strati superficiali dell'epidermide, provocando lesioni cutanee caratteristiche dell'acne vulgaris ( Propionibacterium acnes).

Quest'azione batteriostatica e battericida si deve all'attività inibitoria dell'acido azelaico nei confronti di sistemi enzimatici fondamentali per l'attivazione della catena respiratoria mitocondriale e per la sintesi di acidi nucleici e proteine.
Oltre alle azioni succitate, l'acido azelaico ha dimostrato un'attività radical scavenger (anti radicali liberi), potenzialmente utile in ottica anti-aging, ma preziosa anche per contrastare i fenomeni infiammatori che accompagnano l'acne.

L'acido azelaico normalizza i processi di differenziazione epidermica e inibisce la proliferazione dei cheratinociti, portando ad una riduzione del contenuto di acidi grassi liberi nei lipidi della superficie cutanea. Tale caratteristica contribuisce ad esaltarne l'azione antiacneica ed anticomedogenica, poiché riduce significativamente la densità di colonizzazione del Propionibacterium acnes.
Per tutti questi motivi, l'acido azelaico è ancora oggi considerato uno dei farmaci di primo impiego nelle forme modeste di acne.

Contro la rosacea

Benché le cause della rosacea non siano ancora state chiarite del tutto, si ritiene che i processi infiammatori rivestano comunque un ruolo di fondamentale importanza in questa patologia.
Proprio grazie alle sue interessanti proprietà antinfiammatorie, l'acido azelaico si è mostrato molto utile nel trattamento della rosacea.
Nel dettaglio, l'efficacia dell'acido azelaico in quest'ambito è dovuta alla sua capacità di modulare la risposta infiammatoria a livello dei cheratinociti attraverso una serie di meccanismi, quali:

  • L'inibizione della sintesi di citochine pro-infiammatorie;
  • L'inibizione del rilascio di specie reattive dell'ossigeno (radicali liberi o ROS) da parte dei neutrofili;
  • Un'azione di "spazzino" dei radicali liberi già formatisi (radical scavenger).

Come depigmentante

L'acido azelaico esercita un'azione inibitoria nei confronti della tirosinasi, enzima chiave per la sintesi di melanina; in tal senso, è attivo soprattutto a livello dei melanociti iperattivi, mentre risparmia quelli normali. Come tale, esso viene ampiamente impiegato nel trattamento del melasma.

Contro la caduta dei capelli

E' risaputo che l'alopecia androgenetica, la più comune causa della "perdita" di capelli sia nell'uomo che nella donna, è legata all'azione degli ormoni androgeni in un terreno geneticamente predisposto. In tal senso, gioca un ruolo di primo piano la concentrazione follicolare dell'enzima 5-alfa-reduttasi, che converte il testosterone in diidrotestosterone, il principale imputato nella genesi della calvizie. Gli studi di Stamatiadis et al. (1987) hanno dimostrato come in vitro l'acido azelaico possieda una fortissima attività inibitoria nei confronti dell'enzima 5-alfa-reduttasi; tale effetto non è diretto (come nel caso del progesterone), ma deriva dall'inibizione della NADP reduttasi con blocco della produzione di NADPH (coenzima chiave della 5-alfa-reduttasi). Di conseguenza, a livello del bulbo capillifero, il destino metabolico del testosterone non si orienta più verso la sintesi di diidrotestosterone, bensì verso l'ossidazione ad androstenedione ed estrone (quest'ultimo con un'attività positiva sulla salute del capello).
L'associazione con piridossina e zinco sembra potenziare gli effetti dell'acido azelaico in vitro.

Contro l'invecchiamento cutaneo

In virtù della sua azione di contrasto nei confronti dei radicali liberi - quindi delle sue proprietà antiossidanti - si ritiene che l'acido azelaico possa costituire un efficace rimedio antirughe ed antietà.
Generalmente, quando impiegato come trattamento antirughe ed antietà, l'acido azelaico rientra in formulazione cremose, oppure oleose. Tuttavia, in questi casi, la sua concentrazione deve necessariamente essere più bassa rispetto a quella impiegata per contrastare i disturbi sopra menzionati, al fine di evitare spiacevoli reazioni avverse.
Difatti, nei trattamenti antietà, la concentrazione di acido azelaico dovrebbe essere intorno al 3%, contro il 10-20% presente nei prodotti per uso medico-dermatologico.

Effetti collaterali

Nonostante sia un principio attivo normalmente ben tollerato, l'acido azelaico non è comunque esente dall'indurre effetti collaterali. Per tale motivo, il suo impiego dovrebbe essere effettuato solo dietro consiglio del medico e sotto la sua supervisione.
Il principale effetto indesiderato indotto dall'acido azelaico è l'irritazione cutanea che può essere associata a:

Nei casi più gravi - e, soprattutto, in caso d'impiego improprio e/o eccessivo di acido azelaico - possono anche manifestarsi delle vere e proprie ustioni in corrispondenza dell'area di applicazione.
Altri effetti collaterali comprendono:

  • Orticaria;
  • Bruciore o dolore nel sito di applicazione;
  • Eruzioni cutanee;
  • Perdita di sensibilità in corrispondenza dell'area trattata;
  • Esfoliazione della pelle in corrispondenza del sito di applicazione;
  • Eritema;
  • Orticaria;
  • Depigmentazione dell'area trattata (questo è da considerarsi un effetto indesiderato quando l'acido azelaico viene impiegato nel trattamento dell'acne e della rosacea, mentre rappresenta un effetto voluto quando impiegato contro il melasma).

Infine, nei soggetti sensibili, l'impiego dell'acido azelaico può causare reazioni allergiche e di sensibilizzazione.

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