Attività Fisica e Lombalgia: fare sport può causare mal di schiena

Ultima modifica 09.06.2023
INDICE
  1. Cos'è la Lombalgia
  2. Cause di Lombalgia
  3. Sport e Lombalgia

Cos'è la Lombalgia

La lombalgia è il dolore alla parte bassa della schiena – la zona detta anche tratto lombare – appena sopra il sedere.

La lombalgia è una condizione molto comune: secondo le statistiche, almeno 9 individui su 10 possono testimoniare di aver sperimentato, almeno una volta nella vita, dolore lombare.

La lombalgia è anche la prima causa di assenza dal lavoro per malattia e uno dei principali motivi per cui le persone si rivolgono al medico per una visita.

È tendenza comune ritenere la lombalgia una grave patologia: molti di coloro che lamentano un dolore lombare persistente, infatti, lo imputano immediatamente a un'ernia del disco o a qualche altra seria malattia del rachide.

La realtà, tuttavia, è ben diversa: le stime suggeriscono, infatti, che nel 90% dei casi la lombalgia sia una condizione benigna e assolutamente passeggera, a risoluzione spontanea.

Chiunque può soffrire di lombalgia: uomini, donne, persone giovani, anziani, individui di ogni ceto sociale.

Cause di Lombalgia

Cosa provoca la Lombalgia?

La comune lombalgia è tipicamente dovuta a un insieme di fattori (natura multifattoriale) che possono riguardare la sfera fisica, psicologica e sociale.

È ormai assodato che sia determinante un certo calo delle condizioni fisiche, indotto da comportamenti come per esempio la sedentarietà, la paura di farsi male alla schiena dopo un precedente infortunio ecc.

Tuttavia, molto spesso, ad alimentare il dolore sono anche fattori di natura psicologica e sociale, quali:

  • Ansia e stress;
  • Delusioni in ambito lavorativo;
  • Problemi sentimentali;
  • Capacità di affrontare il dolore.

Infine, non bisogna dimenticare che tra i fattori di rischio per la comune lombalgia figurano anche gli sforzi eccessivi, il mantenimento prolungato di posture errate, il riposo notturno insufficiente e il sovrappeso/obesità.

Insomma, come si può notare, la comune lombalgia è una condizione dalle mille sfaccettature, difficile da comprendere appieno anche per il clinico più esperto.

Ultimo aspetto da chiarire: qual è il tessuto che evoca dolore?

La risposta è ancora una volta complessa: la schiena, infatti, comprende muscoli, legamenti, nervi, dischi intervertebrali, articolazioni e ossa, tutte strutture innervate che, se oggetto di stress eccessivi, possono essere fonte di dolore.

Importante!

La salute della schiena risente in negativo della scarsa varietà di stimoli e di stimoli prolungati; migliora, invece, quando la stimolazione è molteplice e di durata contenuta.

Sport e Lombalgia

L’Attività Fisica provoca Lombalgia?

Un'attività fisica regolare e praticata in modo sicuro favorisce, senza alcun dubbio, la salute della schiena.

Del resto, l'esercizio si oppone ad alcune di quelle abitudini e condizioni menzionate in precedenza come fattori favorenti la lombalgia: declino della tenuta fisica, sedentarietà e sovrappeso.

Lo sport, inoltre, è per molti anche un aiuto alla gestione di stress e ansia.

Quando lo Sport è causa di Lombalgia?

L'attività sportiva non fa sempre bene alla schiena.

Sono svariate le ragioni per cui potrebbe provocare lombalgia; ecco, solitamente, quando:

  • Se manca di regolarità;
  • Se manca di gradualità e di progressione nel carico di allenamento;
  • Se è eccessiva o manca di un piano di allenamento strutturato;
  • Se il riposo notturno non è ottimale;
  • Se non è praticata in modo sicuro e corretto (es: in palestra, gli esercizi più delicati sono eseguiti con tecnica scorretta);
  • Se non si svolge un adeguato riscaldamento.

Importanza di un’Attività Fisica graduale e regolare

Il rischio di lombalgia si riduce sensibilmente quando l'attività fisica è graduale e regolare.

Graduale vuol dire che il programma di allenamento è adattato alle condizioni fisiche della persona e progredisce di pari passo con i suoi miglioramenti.
Contrario alla gradualità è prodigarsi in un'attività motoria troppo intensa per il proprio stato di forma.
La gradualità è fondamentale anche dopo un infortunio o un breve periodo di malattia: in questi casi, il consiglio è fare un passo indietro nella tabella di allenamento.

Un'attività fisica è regolare quando la persona riesce ad allenarsi almeno 2-3 volte a settimana, inserendo 1-2 giorni di riposo tra una seduta e l'altra.

Gradualità e regolarità vanno considerati due capisaldi nella prevenzione non solo del dolore lombare, ma anche di qualsiasi altro tipo di infortunio muscolo-scheletrico.

Quali Attività Sportive sono più pericolose per la schiena?

Se praticati secondo i dettami sopra descritti, gli sport più comuni (corsa, camminata veloce, ciclismo, palestra ecc.) non causano lombalgia.

Tuttavia, ci sono delle attività sportive che, se svolti con tecnica sbagliata, hanno maggiori probabilità di causare mal di schiena, questo perché comportano uno stress importante e non previsto per la schiena.

L'allenamento in palestra con i pesi è, senza dubbio, l'esempio più lampante di quanto appena detto: se eseguiti con la tecnica corretta e con il carico adeguato, gli esercizi con manubri o bilanciere non causano lombalgia, anzi apportano benefici importanti (migliorano le condizioni fisiche e la tolleranza al carico dei tessuti della schiena); viceversa, se la tecnica è scadente e/o si utilizza un carico eccessivo, il rischio di infortunarsi alla schiena aumenta sensibilmente.

Questo capitolo vuole essere un invito a non demonizzare un'attività sportiva in particolare, etichettandola come possibile causa di lombalgia: in generale, se sono rispettati tecnica e piano di allenamento, nessuno sport tra quelli più comunemente praticati causa dolore lombare.

Per approfondire: Ginnastica per il Mal di Schiena: Come Prevenirlo

Lombalgia e addominali

Uno dei tanti miti circolanti in ambito fitness e palestra riguarda l'allenamento degli addominali e i suoi benefici nei confronti della schiena.

Eseguire molte serie di addominali è veramente terapeutico quando si soffre di lombalgia? Ancora, ha un qualche potere preventivo?

Alcuni studi del passato effettuati su un gruppo di persone con lombalgia hanno evidenziato che i soggetti considerati presentavano un ritardo nell'attivazione del muscolo trasverso dell'addome; a fronte di queste evidenze, gli sperimentatori hanno concluso che fosse questo ritardo a favorire la condizione dolorosa e che, per superare il dolore, fosse importante allenare il muscolo in questione.

Ricerche successive, tuttavia, hanno osservato che il ritardo di attivazione era minimo e da ritenersi irrilevante ai fini del mal di schiena; inoltre, un'altra filiera di studi ha dimostrato che allenamenti incentrati a migliorare la core stability non hanno apportato più benefici, per quanto concerne la lombalgia e la sua prevenzione, rispetto a quelli non incentrati sull'allenamento degli addominali.

Alla luce di quanto detto, quindi, qual è la verità sugli addominali e la lombalgia?

Senza dubbio, una buona core stability preserva la salute della schiena; tuttavia, pensare che sia l'unico aspetto da curare per superare e prevenire il mal di schiena è limitativo.

Pare essere più completa, invece, la visione secondo cui allenare gli addominali sia un modo per ampliare il bagaglio motorio della persona e un'ulteriore strategia, assieme ad altre a cui integrarla, per rinforzare i muscoli, mobilizzare le articolazioni e aumentare la tolleranza al carico dei tessuti.

Un aspetto molto importante nell'allenamento della core stability è quello di variare lo stimolo, con esercizi differenti che abbiano target muscolari diversi.
Tale indicazione trova spiegazione in un concetto già espresso in questo articolo: la schiena trae beneficio da una varietà di stimoli di durata contenuta, mentre risente di poche e prolungate stimolazioni.

Per approfondire: Addominali e Lombalgia: prevenire il Dolore Lombare

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza