Prevenzione della Rinite Allergica
1) Dipartimento di Medicina Interna, Clinica Athena Villa dei Pini, Piedimonte Matese (CE); 2) Divisione di Medicina Interna, Ospedale A.G.P. Piedimonte Matese (CE); |
Complicanze
La rinite allergica è spesso sottovalutata, ma in realtà può gravemente peggiorare la qualità di vita dei pazienti; tale peggioramento è addirittura paragonabile a quello indotto dall'asma e da altre malattie croniche, motivo per cui la rinite allergica dev'essere trattata adeguatamente.Durante l'esposizione ai pollini, i pazienti affetti da rinite presentano uno scadimento della qualità di vita, non solamente per i classici sintomi nasali, ma anche per la comparsa di cefalea, stanchezza, irritabilità e difficoltà alla concentrazione; si registra inoltre un peggioramento della qualità del sonno, che è cruciale per la salute fisica e mentale.
Il sonno dipende anche da una buona funzione nasale; pertanto, durante l'esposizione allergica l'ostruzione nasale altera il sonno dei pazienti, con una conseguente riduzione della capacità di concentrazione durante il giorno e sonnolenza.
Numerosi studi hanno dimostrato un peggioramento della sonnolenza diurna, della qualità di vita e della qualità del sonno nei rinitici durante l'esposizione allergica. Tali alterazioni sono legate alla gravità della rinite, visto che l'80% dei soggetti affetti da una rinite moderata-severa riferiscono uno scadimento della loro qualità di vita, rispetto al 40% della rinite lieve.
I soggetti con importanti sintomi sono anche coloro che presentano maggiori giorni di assenteismo dal lavoro e riduzione del loro rendimento lavorativo. Il problema è particolarmente evidente in età pediatrica, quando i sintomi della rinite non controllata causano irritabilità, difficoltà di concentrazione ed un'evidente riduzione del rendimento scolastico.
Prevenzione
La prevenzione della rinite allergica e delle patologie ad essa associate si basa essenzialmente sull'allontanamento dell'allergene, in particolare gli acari, i derivati animali e le muffe.
Per ridurre i rischi di allergia indoor (in ambienti chiusi) può essere utile:
- rimuovere gli acari della polvere, che si riproducono in punti in cui la polvere tende ad accumularsi (per esempio lenzuola e coperte, elementi di arredo imbottiti e tappeti);
- ridurre la forfora degli animali domestici (per esempio lavandoli una volta a settimana);
- prevenire l'infestazione di scarafaggi, che depositano le uova e lasciano dietro di sé escrementi che possono scatenare l'insorgenza di allergie;
- ridurre al minimo le muffe, che attecchiscono in luoghi bui e umidi.
Per limitare invece i rischi di allergia outdoor (all'aperto):
- dedicarsi ad attività outdoor solo quando i livelli di concentrazione dei pollini sono bassi;
- evitare di uscire all'aria aperta per lunghi periodi di tempo tra le 5 e le 10 del mattino, quando i livelli di concentrazione dei pollini sono elevati;
- durante il tragitto in automobile, tenere chiusi i finestrini per ridurre il contatto con i pollini;
- utilizzare un impianto di condizionamento in casa e sostituirne frequentemente i filtri;
- per prevenire l'accumulo di pollini sul corpo, fare la doccia e lavarsi i capelli ogni giorno;
- cambiare gli abiti al rientro in casa;
- evitare il contatto con l'erba appena tagliata e utilizzare una maschera dotata di filtro antipolline per i lavori di giardinaggio;
- fare asciugare il bucato in casa e non all'aria aperta (i pollini possono accumularsi sugli indumenti stesi);
- lavare frequentemente gli animali domestici che trascorrono molto tempo all'aria aperta per rimuovere i pollini dal pelo.
Dipartimento di Medicina Interna
Unità di Fisiopatologia Respiratoria
Clinica "Athena" Villa dei Pini
Piedimonte Matese (CE)