Piccolo rotondo
Ultima modifica 29.06.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni
  6. Riabilitazione

Generalità

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/06/25/cuffia-dei-rotatori-anatomia---piccolo-rotondo-orig.jpeg Shutterstock

Il piccolo rotondo è uno dei quattro muscoli della cuffia dei rotatori.
Ricoperto in parte dal muscolo trapezio e in parte dal muscolo deltoide, il piccolo rotondo origina dal margine laterale della superficie posteriore della scapola e, dopo il passaggio dietro l'articolazione gleno-omerale, si inserisce, con alcune fibre tendinee, sulla faccetta inferiore del tubercolo maggiore dell'omero e, con altre fibre, sulla diafisi omerale.
Assieme agli altri muscoli della cuffia dei rotatori, il piccolo rotondo partecipa alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale, favorendo il contatto tra testa dell'omero e glena della scapola.
Questo muscolo, inoltre, interviene anche nel movimento di extrarotazione e adduzione dell'omero.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

I muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità preposte all'ancoraggio con l'osso: sono il tendine di origine (o semplicemente origine) e il tendine d'inserzione (o semplicemente inserzione).
Prende il nome di origine l'estremità tendinea che rimane fissa durante la contrazione muscolare, mentre è detta inserzione l'estremità tendinea che si muove nel corso della contrazione del muscolo.

La parte centrale dei muscoli, ossia la porzione carnosa compresa tra origine e inserzione, è il cosiddetto ventre muscolare; quest'ultimo è costituito da fibre muscolari, vasi sanguigni e tessuto connettivo.

Cos'è

Qual è il Muscolo Piccolo Rotondo?

Il piccolo rotondo è uno dei quattro muscoli costituenti la cuffia dei rotatori, il complesso muscolo-tendineo che provvede a stabilizzare l'articolazione gleno-omerale della spalla.

Cuffia dei Rotatori: Cos’è e Quali Muscoli la compongono?

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/06/25/cuffia-dei-rotatori-anatomia-orig.jpeg Shutterstock

La cuffia dei rotatori è un complesso anatomico funzionale, costituito da quattro muscoli e dai loro rispettivi tendini, che prende posto a livello della spalla, stabilendo più specificatamente un rapporto particolare con le componenti ossee dell'articolazione gleno-omerale.

Disposti a formare una sorta di manicotto attorno alla suddetta articolazione, i quattro muscoli della cuffia dei rotatori sono: sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo (di cui si parlerà in questo articolo) e sottoscapolare.

Caratteristica comune a tutti i muscoli della cuffia dei rotatori e meritevole di citazione è che originano a livello della scapola (ciascuno in sedi specifiche differenti) e s'inseriscono sulla porzione prossimale dell'omero (ognuno in un'area diversa).

Per approfondire: Cuffia dei Rotatori: Anatomia, Fisiologia e Infortuni

Anatomia

Il piccolo rotondo è un muscolo stretto e allungato, situato sotto il livello della spina scapolare, sulla superficie posteriore della scapola.

La spina della scapola è la caratteristica cresta ossea che nasce in corrispondenza dei 4/5 superiori dell'aspetto mediale della superficie posteriore della scapola e che si sviluppa in obliquo, soltanto leggermente verso l'alto, fino a diventare la prominenza chiamata acromion.

Come gli altri muscoli della cuffia dei rotatori, il sottospinato è un muscolo profondo, non visibile dall'esterno come per esempio il deltoide o il grande pettorale.

Origine del Piccolo Rotondo

Il muscolo piccolo rotondo origina dai 2/3 superiori del margine laterale (o margine ascellare) della superficie posteriore della scapola.

In realtà, l'origine di questo muscolo è divisa in due capi, separati da un solco preposto al passaggio dell'arteria circonflessa della scapola; tuttavia, poiché le fibre muscolari si fondono quasi subito, quanto appena riportato non rappresenta un dettaglio particolarmente rilevante.

Decorso del Piccolo Rotondo

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/07/02/piccolo-rotondo-anatomia-orig.jpeg Shutterstock

A partire dall'origine, il ventre muscolare del piccolo rotondo si proietta verso la porzione prossimale dell'omero, seguendo un andamento obliquo verso l'alto.

Prima di raggiungere la sede d'inserzione, il tendine del piccolo rotondo transita dietro e inferiormente alla capsula articolare dell'articolazione gleno-omerale.

Inserzione del Piccolo Rotondo

Il tendine d'inserzione del piccolo rotondo si separa in due: le fibre superiori si agganciano alla faccetta inferiore del tubercolo maggiore dell'omero, mentre le fibre inferiori concludono il proprio decorso appena più sotto, sulla diafisi prossimale dell'omero, prossimalmente all'origine del capo laterale del tricipite brachiale.

Relazioni: Con Chi confina il Piccolo Rotondo?

Il piccolo rotondo ricopre parte del capo lungo del tricipite brachiale, mentre è coperto dal muscolo trapezio, nella sua sezione mediale, e dal muscolo deltoide, nel suo aspetto supero-laterale.

Risiede infero-lateralmente al muscolo sottospinato (altro elemento della cuffia dei rotatori) e superiormente al muscolo grande rotondo (che non fa parte della cuffia dei rotatori).

Nel transitare dietro e inferiormente all'articolazione gleno-omerale, il tendine del piccolo rotondo si fonde in parte alla capsula articolare.

Infine, resta da segnalare che il piccolo rotondo concorre alla formazione di due spazi anatomici situati a livello dell'ascella: si tratta dello spazio quadrangolare e dello spazio triangolare.

  • Lo spazio quadrangolare risiede sotto l'articolazione gleno-omerale
    Il muscolo piccolo rotondo contribuisce a formarne il bordo superiore, mentre lo delimitano, inferiormente, il grande rotondo, medialmente, il capo lungo del tricipite brachiale e, lateralmente, la diafisi dell'omero.
    La funzione dello spazio quadrangolare è fornire lo spazio per il passaggio del nervo ascellare e dell'arteria circonflessa posteriore dell'omero da davanti alla spalla a dietro la spalla.
  • Lo spazio triangolare, invece, si colloca medialmente allo spazio quadrangolare.
    Il muscolo piccolo rotondo ne segna il margine superiore, mentre il grande rotondo e il capo lungo del tricipite brachiale ne delimitano, rispettivamente, il bordo inferiore e il bordo laterale.
    All'interno dello spazio triangolare transita l'arteria scapolare circonflessa.

Innervazione

L'innervazione del muscolo piccolo rotondo spetta al nervo ascellare, nervo che deriva dalla corda posteriore del plesso brachiale e riunisce le fibre dei nervi spinale C5 e C6.

Vascolarizzazione

Il piccolo rotondo riceve sangue ossigenato dall'arteria circonflessa della scapola e dall'arteria circonflessa posteriore dell'omero.

Già citata quando si è parlato di spazio quadrangolare dell'ascella, l'arteria circonflessa della scapola è una branca dell'arteria sottoscapolare; l'arteria circonflessa posteriore dell'omero, invece, è una branca dell'arteria ascellare.

Funzione

Muscolo Piccolo Rotondo: Quale Azione svolge?

Assieme agli altri muscoli della cuffia dei rotatori, il piccolo rotondo contribuisce alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale.

Questo muscolo, inoltre, interviene anche in alcuni movimenti fondamentali della spalla.

Di seguito, l'articolo entrerà nei dettagli delle due suddette funzioni.

Piccolo Rotondo e Stabilità Articolare

L'articolazione gleno-omerale nasce dall'incastro tra la glena della scapola (o cavità glenoidea)e la testa dell'omero (l'omero, si ricorda, è l'osso del braccio).

Situata sul margine laterale dell'osso scapolare, la glena della scapola è una superficie articolare leggermente concava, rivolta di poco verso l'alto.
La testa dell'omero, invece, è una superficie articolare di forma sferica, orientata medialmente e superiormente.

Tra glena della scapola e testa dell'omero c'è una sostanziale differenza di dimensioni: la concavità della glena scapolare è decisamente più piccola della convessità della testa dell'omero.

Tale differenza si traduce in una rilevante incongruità articolare, che ha due conseguenze, una negativa e una positiva: la conseguenza positiva è che, grazie alla suddetta anatomia, l'articolazione gleno-omerale è estremamente mobile e in grado di effettuare movimenti di grande ampiezza lungo tutti i piani (frontale, sagittale e orizzontale); la conseguenza negativa, invece, consiste nella scarsa stabilità dell'articolazione.

Questa corposa premessa serve a spiegare una delle funzioni principali del piccolo rotondo e degli altri muscoli della cuffia dei rotatori: assieme ai suoi tendini, questo complesso muscolare ha l'importante compito di stabilizzare l'articolazione gleno-omerale, mantenendo centrata la testa dell'omero sulla glena della scapola durante i movimenti del braccio ed evitando in questo modo che le superfici articolari perdano contatto tra loro.

Per capire, ecco un esempio: durante l'abduzione o l'adduzione del braccio, la testa dell'omero si rende protagonista di movimenti di rotolamento e scivolamento sulla glena della scapola; in tali frangenti, il piccolo rotondo e gli altri muscoli della cuffia dei rotatori si occupano, tramite la loro contrazione, di evitare un eccessivo rotolamento o scivolamento della testa dell'omero, mantenendo la congruità articolare (testa dell'omero centrata all'interno della glena) ed evitando infortuni articolari molto dolorosi.

Lo sapevi che…

Il piccolo rotondo e gli altri muscoli della cuffia dei rotatori rappresentano una contromisura attiva all'instabilità tipica dell'articolazione gleno-omerale; tuttavia, è da segnalare che esistono anche contromisure passive, come il cercine glenoideo (è un labbro di cartilagine posto attorno alla glena), la capsula articolare e l'apparato legamentoso.

Piccolo Rotondo e Movimenti della Spalla

Assieme ai muscoli sovraspinato e sottospinato, il muscolo piccolo rotondo contribuisce all'extrarotazione della spalla.

La rotazione esterna della spalla (o extrarotazione della spalla) si svolge sul piano orizzontale (o trasversale) e consiste nel ruotare l'omero verso l'esterno; a livello di articolazione gleno-omerale, durante l'extrarotazione della spalla, la testa dell'omero compie, sulla glena della scapola, un movimento combinato di rotolamento posteriore e scivolamento anteriore.

Il piccolo rotondo, inoltre, interviene anche nei movimenti di adduzione dell'omero sul piano frontale, quando questo è in posizione di abduzione.

Movimento opposto all'abduzione, l'adduzione della spalla lungo il piano frontale consiste nell'avvicinamento dell'omero alla linea mediana; a livello di articolazione gleno-omerale, durante l'adduzione, la testa dell'omero compie un movimento combinato di rotolamento verso il basso e scivolamento verso l'alto.

Infortuni

Tendinopatia del Piccolo Rotondo: Cos’è?

Come gli altri muscoli della cuffia dei rotatori, anche il piccolo rotondo può essere oggetto di tendinopatia.

Un tempo, le problematiche alla spalla imputate al piccolo rotondo e in generale alla cuffia dei rotatori figuravano sotto la voce di "tendinite" o "infiammazione dei tendini".

Negli anni, però, gli esperti si sono accorti che all'origine di questi infortuni c'è più verosimilmente un processo di degenerazione, che non uno di infiammazione.

Dopo queste evidenze, quindi, hanno ritenuto che fosse più appropriato parlare di tendinopatia.

Oggi, l'espressione "tendinopatia del piccolo rotondo" include tutte quelle alterazioni della struttura tendinea che si rifanno a processi degenerativi, talvolta combinati alla formazione di calcificazioni.

È doveroso precisare che, nel senso più esteso del termine, "tendinopatia" comprende anche tutti quegli episodi di lacerazione parziale o completa del tendine, un tipo di infortunio grave che spesso rende necessario l'intervento chirurgico.

Lo sapevi che…

Dei quattro muscoli che formano la cuffia dei rotatori, quello più a rischio di tendinopatia è senza dubbio il sovraspinato. Come descritto nell'articolo dedicato, alla base di questo rischio ci sono sostanzialmente motivi anatomici.
In generale, quindi, le tendinopatie di sottoscapolare, sottospinato e piccolo rotondo sono meno comuni della tendinopatia del sovraspinato.

Cause e Fattori di Rischio di Tendinopatia del Piccolo Rotondo

Impingement Sub-Acromiale: Cos’è?

Riabilitazione

Piccolo Rotondo: Esercizi utili in presenza di Tendinopatia

https://www.my-personaltrainer.it/imgs/2021/06/25/cuffia-dei-rotatori-funzione---extrarotazione-orig.jpeg Shutterstock

Uno dei cardini dei programmi riabilitativi attuati in presenza di tendinopatia del muscolo piccolo rotondo sono gli esercizi di rinforzo dei muscoli extrarotatori dell'omero.

Questi esercizi servono, di fatto, a stimolare i muscoli della cuffia dei rotatori implicati nel movimento di extrarotazione della spalla e a condizionarne i tendini.

I più noti sono quelli eseguiti con un elastico fissato dal lato opposto alla spalla da allenare e il gomito dell'arto che tiene in mano l'elastico flesso a 90°; ma esistono anche quelli eseguiti con manubrio da distesi su un fianco o in posizione prona e quelli con elastico e il braccio in abduzione o flessione.

È doveroso precisare che la riabilitazione per una tendinopatia del piccolo rotondo non si basa esclusivamente sul rinforzo degli extrarotatori della spalla; essa, infatti, comprende anche esercizi di stretching per la capsula articolare, esercizi di rinforzo del muscolo trapezio, esercizi di mobilità toracica ecc.

Ecco perché, in presenza di tendinopatia del piccolo rotondo, è consigliabile sempre rivolgersi a uno specialista.

Per approfondire: Cuffia dei Rotatori: Esercizi e Prevenzione

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza