Grande Psoas
Ultima modifica 15.10.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni e Patologie
  6. Stretching

Generalità

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Il muscolo grande psoas è una delle due unità muscolari che costituiscono l'ileopsoas; l'altra è il muscolo iliaco.
Il grande psoas nasce lungo il tratto di colonna vertebrale che va dall'ultima vertebra toracica alla penultima vertebra lombare. Da qui, entra nella cavità pelvica, si unisce al muscolo iliaco per formare l'ileopsoas e si dirige verso la coscia, dove termina il proprio decorso inserendosi alla base del piccolo trocantere del femore.
Assieme al muscolo iliaco, il muscolo grande psoas agisce da flessore del'anca, provvede al mantenimento della lordosi lombare e della cifosi toracica, e partecipa ai movimenti di flessione del tronco e di flessione laterale del tronco.

Cos'è

Muscolo Grande Psoas: Cos’è?

Il grande psoas è il muscolo situato a cavallo tra la regione lombare e il primissimo tratto del femore, che assieme al muscolo iliaco costituisce il muscolo ileopsoas, il più importante flessore dell'anca.

Muscolo pari, il grande psoas fa parte dei cosiddetti muscoli interni dell'anca, perché si colloca internamente rispetto al bacino e sul fronte mediale rispetto all'articolazione suddetta.

Il grande psoas è anche un muscolo della parete addominale posteriore, esattamente come il muscolo iliaco a cui è strettamente correlato.

Per approfondire: Muscolo Iliaco: Anatomia, Funzione e Stretching

Muscoli Interni dell’Anca: Quali sono?

I muscoli interni dell'anca sono tre: iliaco, grande psoas e piccolo psoas.

Iliaco e grande psoas si uniscono a formare l'ileopsoas, mentre il piccolo psoas è un'unità muscolare a parte.

È doveroso precisare che il muscolo piccolo psoas è assente in circa il 40% della popolazione adulta sana.

I muscoli interni dell'anca sono solo un sottogruppo dei muscoli coinvolti nel movimenti dell'articolazione che unisce il tronco all'arto inferiore; esistono, infatti, anche il sottogruppo dei muscoli esterni dell'anca, di cui fanno parte il grande gluteo, il medio gluteo e il piccolo gluteo, e il sottogruppo dei muscoli profondi (o rotatori esterni) dell'anca, il quale comprende piriforme, gemello superiore, gemello inferiore, otturatore interno, otturatore esterno e quadrato del femore.

Anatomia

Il grande psoas è un muscolo lungo, spesso e fusiforme; è anche una struttura potente.

Esso si estende tra la zona lombare della schiena e il primissimo tratto del femore (fronte mediale).

Assieme al muscolo iliaco (che incontra lungo il tragitto verso il femore), il muscolo grande psoas forma l'ileopsoas, il quale è avvolto nella cosiddetta fascia iliaca.

Origine del Muscolo Grande Psoas

Il muscolo grande psoas è suddivisibile in due componenti: quella superficiale e quella profonda.

La componente profonda trae origine dai processi trasversi delle prime quattro vertebre lombari (L1-L4).

La componente superficiale, invece, origina da:

  • La superficie laterale del corpo vertebrale dell'ultima vertebra toracica (T12);
  • La superficie laterale del corpo vertebrale delle prime quattro vertebre lombari (L1-L4);
  • I dischi intervertebrali del tratto T12-L4.

L'origine del grande psoas, quindi, si colloca all'incirca nel tratto lombare della colonna vertebrale.

Decorso del Muscolo Grande Psoas

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Dopo l'origine, le fibre del muscolo grande psoas assumono un orientamento infero-laterale (ossia verso il basso e verso l'esterno) con l'obiettivo di raggiungere il femore.

Durante il tragitto verso il femore, il muscolo imbocca ovviamente la cavità pelvica; qui, poco prima del cosiddetto orlo pelvico e del legamento inguinale, si unisce, con la sua porzione laterale, alla porzione mediale del muscolo iliaco, per formare l'ileopsoas.

Una volta diventato ileopsoas, il grande psoas transita dietro al sopraccitato legamento inguinale e, successivamente, davanti alla capsula dell'articolazione dell'anca.

Oltrepassata la capsula articolare, è ormai quasi giunto a destinazione: converge, infatti, in un tendine che è destinato al femore.

Si segnala che poco dopo il legamento inguinale, l'ileopsoas (quindi anche il grande psoas) contribuisce a formare il pavimento del cosiddetto triangolo femorale (o triangolo di Scarpa), uno spazio anatomico situato nella regione antero-mediale della coscia entro cui transitano strutture vascolari e nervose, e linfonodi.

Per approfondire: Ileopsoas: Anatomia, Funzione e Stretching

Inserzione del Grande Psoas

Il muscolo grande psoas termina il proprio decorso inserendosi, assieme al muscolo iliaco, alla base del piccolo trocantere del femore.

Il piccolo trocantere del femore è la piccola prominenza mediale dell'osso della coscia che spunta inferiormente alla testa e al collo del femore, e al grande trocantere (il quale si trova invece sul fronte laterale dell'osso).

Relazioni: Con Chi confina il Muscolo Grande Psoas?

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Muscolo Iliaco

Nel punto d'origine, il muscolo grande psoas giace lateralmente alle vertebre lombari, medialmente al muscolo quadrato dei lombi e dietro al muscolo piccolo psoas (si ricorda che questo muscolo è presente nel 60% della popolazione).

Sempre a questo livello, sul fronte superiore, il muscolo si posiziona dietro il diaframma.

Una volta nell'addome, quindi, il grande psoas è, a destra (grande psoas di destra), laterale alla vena cava inferiore e, a sinistra (grande psoas di sinistra), laterale all'aorta addominale, al tronco simpatico e ai linfonodi aortici addominali.

Sempre a livello addominale, poi, il muscolo transita nelle vicinanze di reni, ureteri, vasi sanguigni genitali e il nervo genitofemorale.

Come già riportato, all'uscita dalla cavità pelvica, dove inizia la coscia, passa dietro al legamento inguinale e davanti alla capsula dell'articolazione dell'anca.

Tra capsula articolare e muscolo grande psoas si segnala la presenza di una borsa sinoviale, chiamata borsa ileo-pettinea (o borsa ilio-pettinea), che serve a evitare sfregamenti e irritazioni tra gli elementi confinanti.

Lungo la coscia, il grande psoas giace lateralmente al muscolo pettineo e alla vena femorale, e medialmente al nervo femorale.

Innervazione del Grande Psoas

L'innervazione del muscolo grande psoas spetta ad alcune branche dirette dei rami anteriori del plesso lombare; in particolare, sono maggiormente coinvolte le fibre che originano dai nervi spinali lombari L1, L2 e L3, mentre L4 partecipa soltanto in modo marginale.

Vascolarizzazione

L'apporto di sangue ossigenato al grande psoas dipende, principalmente, dalla branca lombare dell'arteria ileolombare (che è a sua volta una branca dell'arteria iliaca interna) e, in misura minore, dall'arteria otturatoria (altra branca dell'iliaca interna), dalle arterie lombari e da alcune ramificazioni delle arterie iliaca esterna e femorale.

Funzione

Le funzioni del muscolo grande psoas devono essere analizzate in relazione al muscolo iliaco.

Nelle prossime sezioni, quindi, l'articolo tratterà le azioni svolte dall'ileopsoas, il complesso muscolare formato dal grande psoas e dal muscolo iliaco.

Ileopsoas e Flessione d’Anca

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Sulla base dei dati presenti in letteratura, l'ileopsoas nel suo insieme è il più potente flessore d'anca.

Oltre all'ileopsoas, sono flessori dell'anca anche i muscoli tensore della fascia lata, retto femorale, sartorio, grande adduttore, pettineo, gracile, adduttore lungo e adduttore breve.

La flessione d'anca, o flessione dell'anca, è il movimento con svolgimento sul piano sagittale che consiste nell'avvicinamento del femore all'addome (l'angolo tra i due si riduce).
Vale la pena ricordare un particolare di questo movimento articolare: il grado di flessione è maggiore a ginocchio flesso (circa 120°) che non a ginocchio esteso (circa 90°).

La funzione principale dell'ileopsoas è contribuire al movimento di flessione dell'anca.

In quanto flessore dell'anca, l'ileopsoas è un antagonista dei muscoli grande gluteo e ischiocrurali (bicipite femorale, semitendinoso e semimembranoso), i quali sono tutti estensori dell'anca.

Per approfondire: Flessori dell'Anca: Quali sono?

Ileopsoas e Rotazione Esterna

Secondo alcune fonti presenti in letteratura, l'ileopsoas contribuirebbe anche alla rotazione esterna dell'anca.

Il condizionale è d'obbligo perché i dati a riguardo sono controversi.

Ileopsoas e Assetto della Colonna Vertebrale

In virtù del suo rapporto con l'ultima vertebra toracica (T12) e con le vertebre lombari (L1-L4), l'ileopsoas contribuisce in modo rilevante al mantenimento della lordosi lombare e della cifosi toracica, risultando così un elemento che influenza la postura del corpo umano.

Come si vedrà meglio successivamente, questa particolare funzione può avere alcuni risvolti clinici interessanti relativamente al mal di schiena.

Ileopsoas e Antiversione del Bacino

Per via del suo legame alla colonna vertebrale e alle ossa del bacino, il muscolo ileopsoas può agire anche da antiversore del bacino.

Opposta alla retroversione (del bacino), l'antiversione del bacino è il movimento per mezzo del quale la colonna vertebrale si estende (aumento dell'arco lombare) e il bacino bascula in avanti (la parte anteriore si abbassa, mentre quella posteriore si eleva).

Ileopsoas e Flessione del Tronco

Quando la sua estremità distale è fissa, l'ileopsoas può agire anche da flessore del tronco e da flessione laterale del tronco.

Durante la flessione del tronco si assiste a una contrazione bilaterale del muscolo; durante la flessione laterale, invece, si verifica una contrazione unilaterale.

Infortuni e Patologie

La letteratura riporta che il muscolo grande psoas e il muscolo iliaco possono essere implicati in numerose condizioni dolorose e/o disfunzionali.

In questa sede, se ne segnalano due: la cosiddetta borsite dell'ileopsoas e il dolore lombare.

Borsite dell’Ileopsoas

Per borsite dell'ileopsoas s'intende l'infiammazione della borsa sinoviale interposta tra l'inserzione tendinea dell'ileopsoas e la porzione anteriore della capsula articolare dell'anca.

Tale infiammazione scaturisce dalla frizione tra il tendine e la borsa sinoviale stessa e riconosce tra i possibili fattori favorenti il sovraccarico funzionale del muscolo, l'artrite reumatoide, l'artrite psoriasica e i traumi locali.

La borsite dell'ileopsoas si manifesta tipicamente con:

  • Dolore all'anca durante i movimenti di flessione e di adduzione combinata a flessione;
  • Ridotta mobilità articolare, complice il dolore;
  • Rumori dall'interno durante il movimento dell'anca;
  • Rigidità dell'anca al mattino.

Ileopsoas e Dolore Lombare

Descrivendo le funzioni del grande psoas e dell'ileopsoas, si è parlato di come questo muscolo sia implicato nel controllo della lordosi lombare.

Secondo alcuni dati presenti in letteratura, una eccessiva rigidità dell'ileopsoas è associata a dolore lombare, in quanto il muscolo accentuerebbe la lordosi (iperlordosi) con conseguente sofferenze per le strutture vertebrali (sindrome faccettaria).

Tuttavia, queste osservazioni, sebbene supportate da evidenze scientifiche, vanno considerate con cautela.

Nuove ricerche, infatti, suggeriscono che sia alquanto improbabile che la rigidità di un singolo muscolo possa determinare il mal di schiena lombare; ritengono invece più verosimile che possa avere un ruolo chiave una rigidità generalizzata di tutti i flessori dell'anca.

Stretching

Stretching del Grande Psoas e dell’Ileopsoas: gli Esercizi

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Quando i muscoli grande psoas e iliaco (ileopsoas) e gli altri flessori dell'anca sono eccessivamente rigidi e "accorciati", può essere utile eseguire dello stretching specifico per migliorarne l'estensibilità e la flessibilità.

Esercizio 1

In posizione di affondo, con l'arto inferiore da stretchare in appoggio posteriore (l'anca inizialmente deve essere in assetto neutro), il soggetto deve retrovertere il bacino, annullare la lordosi lombare e stabilizzare tale posizione.

A questo punto, deve proiettarsi lentamente in avanti col tronco in modo che l'anca vada in estensione.

Se ha eseguito correttamente le indicazioni sopra riportate, percepirà una sensazione di allungamento nella parte anteriore dell'anca.

Per aumentare la sensazione di allungamento, è possibile posizionare un rialzo sotto il piede anteriore: così facendo, infatti, aumenta ulteriormente il grado di retroversione del bacino (movimento fondamentale per allungare l'ileopsoas e gli altri flessori dell'anca).

Quanto farlo? Gli esperti consigliano 3 serie da 1 minuto di tenuta ciascuna.
Tra una serie e l'altra è previsto un recupero di 30 secondi.

Esercizio 2

Dalla posizione seduta sul bordo di un lettino o di un tavolo il soggetto deve sdraiarsi in posizione supina (pancia in alto) avendo cura, nel mentre, di portare anche entrambe le ginocchia al petto.

Effettuata questa manovra, quindi, deve estendere verso l'alto il ginocchio dell'arto superiore da stretchare e mantenere l'altro ginocchio flesso con entrambe le mani.

Esteso il ginocchio verso l'alto, l'esercizio si completa con il soggetto che deve lasciar cadere lentamente verso il basso l'arto inferiore da stretchare (estensione d'anca), fino a che non sente di perdere la retroversione del bacino (la lombare va in iperestensione): giunto a questo livello, infatti, deve flettere nuovamente il ginocchio e riportarlo al petto per una nuova ripetizione.

Più che un esercizio di stretching quello appena descritto è un esercizio di mobilizzazione del muscolo ileopsoas.

Quanto farlo? Gli esperti consigliano 3 serie da 15 ripetizioni ciascuna.
Tra una serie e l'altra è previsto un recupero di 30 secondi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza