Bicipite femorale
Ultima modifica 16.06.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni
  6. Allenamento

Generalità

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Il muscolo bicipite femorale è, assieme a semitendinoso e semimembranoso, uno dei tre ischiocrurali, i muscoli posteriori della coscia.

Il muscolo bicipite femorale è costituito da due capi muscolari, chiamati capo lungo e capo breve (il nome è un chiaro riferimento alla loro lunghezza); capo lungo e capo breve hanno origine differente, ma stessa inserzione.

Con il capo lungo, il bicipite femorale è un muscolo che copre l'intera estensione della coscia e che interviene nei movimenti dei anca e ginocchio; con il capo breve, invece, copre una parte più contenuta della coscia e si limita a partecipare ai movimenti del ginocchio.

Il muscolo bicipite femorale è un flessore del ginocchio e un estensore d'anca, e contribuisce alla stabilizzazione e alla retroversione del bacino.
Inoltre, in determinate situazioni, può agire anche da rotatore esterno di anca e ginocchio.

Cos'è

Muscolo Bicipite Femorale: Cos’è?

Il bicipite femorale è uno dei tre muscoli posteriori della coscia.

Assieme a semitendinoso e semimembranoso (gli altri due muscoli posteriori della coscia), costituisce il complesso dei muscoli ischiocrurali, i quali devono la loro denominazione al fatto che:

  • Originano a livello dell'ischio;
  • Si estendono lungo la regione del femore, o regione crurale.

Il bicipite femorale è il più importante muscolo ischiocrurale.

Prima di entrare nei suoi dettagli anatomici, è doveroso segnalare che, nella letteratura che tratta il muscolo bicipite femorale e gli altri ischiocrurali, è possibile incappare nel termine anglosassone "hamstring"; tale parola identifica il complesso dei muscoli posteriori della coscia, quindi essenzialmente bicipite femorale, semitendinoso e semitendinoso (equivale a ischiocrurali).

Lo sapevi che…

Per identificare i muscoli posteriori della coscia, è gran lunga preferibile usare (perché più corretti) i termini "ischiocrurali" o "hamstring", piuttosto che "femorali", parola quest'ultima che risulta essere alquanto impropria.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

I muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità preposte all'ancoraggio con l'osso: sono il tendine di origine (o semplicemente origine) e il tendine d'inserzione (o semplicemente inserzione).
Prende il nome di origine l'estremità tendinea che rimane fissa durante la contrazione muscolare, mentre è detta inserzione l'estremità tendinea che si muove nel corso della contrazione del muscolo.

La parte centrale dei muscoli, ossia la porzione carnosa compresa tra origine e inserzione, è il cosiddetto ventre muscolare; quest'ultimo è costituito da fibre muscolari, vasi sanguigni e tessuto connettivo.

Anatomia

Il bicipite femorale è il muscolo ischiocrurale collocato in posizione più laterale (cioè più verso l'esterno).

Come suggerisce il nome, esso è costituito da due capi muscolari (in modo simile al bicipite brachiale), i quali prendono il nome di capo lungo e capo breve (il nome, chiaramente, fa riferimento alla loro lunghezza).

Mentre l'origine dei due capi è differente, l'inserzione è la medesima; in prossimità del tendine d'inserzione, infatti, capo lungo e capo breve del bicipite femorale convergono a costituire un'aponeurosi, la quale serve a collegare il muscolo alla testa del perone.

Se si considera il capo lungo, il bicipite femorale è un muscolo biarticolare; da origine a inserzione, infatti, il capo lungo sormonta le articolazioni di anca e ginocchio, e contribuisce al movimento di entrambe.

In biomeccanica, sono definiti biarticolari i muscoli che sormontano due articolazioni differenti e, tramite la loro contrazione, provvedono ad alcuni movimenti di entrambe.

Se si prende in esame il capo breve, invece, il bicipite femorale è un muscolo monoarticolare; da origine a inserzione, infatti, il capo breve è in rapporto unicamente con il ginocchio.

A ginocchio flesso, il bicipite femorale può essere facilmente individuato tramite palpazione lungo l'aspetto postero-laterale del ginocchio.

Per approfondire: Muscoli Posteriori della Coscia: Anatomia e Funzione

Origine del Bicipite Femorale

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Capo lungo e capo breve del muscolo bicipite femorale presentano origine distinta.

Il capo lungo nasce da un'impronta postero-mediale presente sulla parte superiore della tuberosità ischiatica, in posizione mediale rispetto all'origine del semimembranoso e in posizione superiore rispetto all'origine del grande adduttore.
A ciò, è importante aggiungere che il capo lungo del bicipite femorale condivide il tendine d'origine con il muscolo semitendinoso (dal quale poi si separa) e, limitatamente a una parte delle fibre, anche con il legamento sacrotuberoso.

L'origine del capo breve del bicipite femorale, invece, si spartisce tra il labbro laterale del terzo inferiore della linea aspra del femore e la linea sopracondilare laterale del femore.

Decorso delle Fibre Muscolari

Le fibre del muscolo bicipite femorale si sviluppano in verticale, dall'alto verso il basso.

Con il capo lungo, questo muscolo copre l'intera estensione della coscia (va da anca a ginocchio); con il capo breve, invece, ne occupa una porzione più contenuta.

Inserzione del Bicipite Femorale

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Il muscolo bicipite femorale termina il proprio decorso inserendosi a livello dell'aspetto laterale della testa del perone.

Relazioni: Con Chi confina il Bicipite Femorale?

Per gran parte della sua estensione, il bicipite femorale è un muscolo superficiale, sovrastato soltanto dagli strati cutanei e adiposi, e dalla cosiddetta fascia superficiale.

A rappresentare un'eccezione è soltanto il tratto muscolare superiore (dove c'è l'origine), dove il bicipite femorale è sottostante il muscolo grande gluteo.

Mentre discende verso la testa del perone, il bicipite femorale transita sopra il muscolo semimembranoso (un altro ischiocrurale), il muscolo grande adduttore e il capo laterale (o gemello laterale) del muscolo gastrocnemio (uno dei tre elementi muscolari del polpaccio).

Il muscolo bicipite femorale, inoltre, scorre superficialmente anche al nervo sciatico, garantendogli in questo modo protezione.
Tale rapporto si mantiene fino all'inserzione del muscolo: qui, infatti, il nervo si sposta in posizione mediale rispetto al bicipite femorale, andando ad aderire, di fatto, al tendine d'inserzione.

Innervazione del Bicipite Femorale

L'innervazione del muscolo bicipite femorale spetta al nervo sciatico (o nervo ischiatico).

È però importante segnalare che, mentre a innervare il capo lungo è la componente tibiale del nervo suddetto, a innervare il capo breve è la componente nervosa fibulare.

Il nervo sciatico è il più lungo e voluminoso nervo del corpo umano; esso ha origine a livello della zona lombo-sacrale della schiena e percorre l'intero arto inferiore, fino a terminare, con le sue diramazioni finali, a livello del piede.

Vascolarizzazione del Bicipite Femorale

Il muscolo bicipite femorale riceve sangue ossigenato, principalmente, da alcune branche dell'arteria profonda del femore (nello specifico, le arterie perforanti e l'arteria circonflessa mediale del femore); inoltre, riceve un'ulteriore quota di sangue dall'arteria glutea inferiore e dall'arteria genicolata superiore laterale.

Funzione

Bicipite Femorale: A Cosa Serve?

Il muscolo bicipite femorale interviene nei movimenti di:

  • Flessione del ginocchio;
  • Rotazione esterna del ginocchio, quando il ginocchio è flesso;
  • Estensione dell'anca, soprattutto quando si passa dalla posizione a tronco flesso in avanti a quella a tronco eretto (es: dopo essersi piegati in avanti per raccogliere, da per terra, un oggetto posto davanti ai piedi);
  • Rotazione esterna dell'anca, quando l'anca è estesa.

Il bicipite femorale, inoltre, contribuisce alla stabilizzazione del bacino, soprattutto durante la flessione del tronco in avanti, e al movimento di retroversione dello stesso.

Aspetto biomeccanico decisamente importante da segnalare è che solo il capo lungo del muscolo agisce su entrambe le articolazioni; il capo breve, infatti, si limita a partecipare alla mobilità del ginocchio.

Di seguito, è riportata una descrizione dei movimenti articolari garantiti dal muscolo bicipite femorale.

Flessione del Ginocchio

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Flessione del ginocchio

Con svolgimento sul piano sagittale, la flessione del ginocchio consiste nell'avvicinamento della parte posteriore della gamba alla parte posteriore della coscia (il calcagno del piede si avvicina al gluteo).

Particolare da segnalare è che il grado di flessione del ginocchio è maggiore ad anca flessa (140°) che non ad anca estesa (120°).

Il contributo alla flessione del ginocchio è la funzione principale del muscolo bicipite femorale.

Estensione dell'Anca

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Estensione dell'anca a partire da una posizione di flessione del tronco

Con svolgimento sul piano sagittale, l'estensione dell'anca consiste nell'allontanamento del femore dall'addome (l'angolo tra i due aumenta).

Anche in questo caso, c'è un particolare da segnalare sull'ampiezza del movimento: l'estensione è maggiore a ginocchio esteso (20°) che non a ginocchio flesso (< di 20°).

Come anticipato, l'azione estensoria dell'anca svolta dal bicipite femorale dipende fortemente dalla posizione del tronco: mentre a tronco eretto è debole (vi provvede soprattutto il grande gluteo), a tronco flesso in avanti è molto forte.

Rotazione Esterna dell'Anca

Con svolgimento sul piano orizzontale, la rotazione esterna dell'anca consiste nel ruotare il femore verso l'esterno, in modo tale che l'alluce del piede sia proiettato in direzione laterale (cioè guardi in direzione opposta alla linea mediana). 

Come già detto, il muscolo bicipite femorale interviene nel movimento di rotazione esterna dell'anca soltanto quando l'anca è in estensione.

Rotazione Esterna del Ginocchio

Con svolgimento sul piano orizzontale, la rotazione esterna del ginocchio consiste nel ruotare il complesso tibia-perone della gamba verso l'esterno, in modo tale che l'alluce del piede sia proiettato in direzione laterale (cioè guardi in direzione opposta alla linea mediana). 

Tale movimento e il suo opposto (la rotazione interna del ginocchio) sono possibili soltanto a ginocchio flesso; ciò spiega per quale ragione, in precedenza, si è precisato che il muscolo bicipite femorale è un rotatore esterno del ginocchio ad articolazione flessa.

Retroversione del Bacino

Al verificarsi del movimento di retroversione del bacino, la colonna vertebrale si flette (il tratto lombare si appiattisce) e lo stesso bacino bascula all'indietro (la parte anteriore si eleva, mentre quella posteriore si abbassa).

La retroversione del bacino è il movimento opposto all'antiversione, durante la quale la colonna vertebrale si estende (aumenta l'arco lombare) e il bacino bascula in avanti (la parte anteriore si abbassa, mentre quella posteriore si eleva).

Gli ischiocrurali (quindi non soltanto il muscolo bicipite femorale), gli addominali e il grande gluteo sono tutti retroversori del bacino e, in tal senso, si contrappongono ai muscoli iliaco, retto femorale e quadrato dei lombi, i quali, invece, sono tutti anteversori del bacino.

Antagonista del Bicipite Femorale

L'antagonista del muscolo bicipite femorale è il quadricipite femorale, il grosso muscolo situato sul compartimento anteriore della coscia.

Lo sapevi che…

Il quadricipite femorale è all'incirca tre volte più potente del complesso degli ischiocrurali.

Infortuni

Bicipite Femorale: Contratture, Lesioni e Tendinopatie

Assieme agli altri ischiocrurali, agli adduttori, al retto femorale e ai muscoli del polpaccio, il bicipite femorale è tra gli elementi muscolari del corpo umano a maggior rischio di contratture, stiramenti e strappi.
Questi infortuni riguardano soprattutto gli sportivi (es: calciatori) e, specialmente nel caso di stiramenti e strappi, richiedono tempi di recupero abbastanza lunghi e molta cautela al momento della ripresa (è facile incappare in recidive).

Il bicipite femorale, inoltre, è anche un muscolo che, a causa di un sovraccarico funzionale o di un schema motorio carente, può sviluppare tendinopatie.

Allenamento

Bicipite Femorale: gli Esercizi per Allenarlo in Palestra

Brevemente, in palestra, gli esercizi migliori per stimolare il muscolo bicipite femorale e gli ischiocrurali più in generale sono:

  • Stacco da terra classico (deadlift), squat, affondi e step-up. Sono esercizi multiarticolari, in cui il bicipite femorale agisce da estensore dell'anca (oltre che da estensori dell'anca, semitendinoso e semimembranoso si occupano anche di stabilizzare il ginocchio);
  • Hyperextension e stacco da terra a gambe tese (deadlift a gambe tese). Sono esercizi monoarticolari, a ginocchio fisso, in cui il bicipite femorale (come gli altri ischiocrurali) agisce esclusivamente da estensori dell'anca;
  • Leg curl. È un esercizio monoarticolare, in cui il bicipite femorale agisce esclusivamente da flessore del ginocchio.
Per approfondire: Stretching Muscoli Ischiocrurali

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza