Bicipite Brachiale
Ultima modifica 08.11.2021
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Infortuni
  6. Allenamento

Generalità

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Il bicipite brachiale è il più importante muscolo del compartimento anteriore del braccio nonché il principale flessore di gomito.
Esso è costituito da due capi muscolari, chiamati capo lungo e capo breve, che traggono origine, rispettivamente, dal tubercolo sovraglenoideo e dal processo coracoideo della scapola, e si inseriscono a livello della tuberosità radiale, sull'avambraccio, per mezzo di un tendine comune.
Oltre a contribuire alla flessione del gomito, il bicipite brachiale partecipa anche ad alcuni movimenti della spalla (flessione, abduzione, con il capo lungo, e adduzione con il capo breve) e alla supinazione dell'avambraccio.

Cos'è

Bicipite Brachiale: Cos’è?

Il bicipite brachiale, o semplicemente bicipite, è il principale muscolo del compartimento anteriore del braccio nonché il più importante flessore del gomito (flessione del gomito = flessione dell'avambraccio sul braccio).

Il bicipite brachiale è un muscolo particolarmente caro a chi è dedito all'allenamento in palestra, in quanto simbolo per eccellenza di braccia forti e ipertrofiche.

Lo sapevi che…

Nell'immaginario comune, il "bicipite" è il bicipite brachiale. Tuttavia, è doveroso precisare che si tratta di un termine poco preciso, in quanto non specifica di quale parte del corpo si stia parlando. Nel corpo umano, per l'esattezza nel comparto posteriore della coscia, è presente un altro muscolo chiamato bicipite: il bicipite femorale.

Origini e Inserzioni dei Muscoli: un breve ripasso

muscoli del corpo umano presentano sempre due estremità preposte all'ancoraggio con l'osso: una è il tendine di origine (o semplicemente origine), l'altra è il tendine d'inserzione (o semplicemente inserzione).
Prende il nome di origine l'estremità tendinea che rimane fissa durante la contrazione muscolare, mentre è detta inserzione l'estremità tendinea che si muove nel corso della contrazione del muscolo.

La parte centrale dei muscoli, ossia la porzione carnosa compresa tra origine e inserzione, è il cosiddetto ventre muscolare; quest'ultimo è costituito da fibre muscolarivasi sanguigni e tessuto connettivo.

Anatomia

Il bicipite brachiale è un muscolo bi-articolare; esso, infatti, si estende tra l'articolazione gleno-omerale della spalla e l'articolazione del gomito, e contribuisce al movimento di entrambe.

In biomeccanica, sono definiti biarticolari i muscoli che sormontano due articolazioni differenti e, tramite la loro contrazione, provvedono ad alcuni movimenti di entrambe.

Il bicipite brachiale è costituito da due capi muscolari (da cui il termine bicipite), chiamati capo lungo e capo breve, i quali originano in due punti distinti a livello della spalla, ma poi si uniscono per diventare un elemento muscolare unico che si inserisce a livello dell'avambraccio.

Com'è intuibile, "capo lungo" e "capo breve" sono espressioni che fanno riferimento alla lunghezza dei due capi muscolari (si vedrà poi che il riferimento è, più che altro, alla lunghezza dei tendini d'origine).

Il bicipite brachiale è uno dei tre muscoli del compartimento anteriore del braccio; gli altri due sono il muscolo brachiale e il muscolo coracobrachiale.

Origine del Bicipite Brachiale

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Il muscolo bicipite brachiale presenta due origini, quella del capo lungo e quella del capo breve.

Il capo lungo del bicipite brachiale nasce dal tubercolo sovraglenoideo della scapola, una piccola proiezione ossea situata superiormente alla cavità glenoidea dell'osso scapolare.
È tuttavia importante precisare che una parte delle sue fibre tendinee d'origine prende contatti anche con il cercine glenoideo, ossia l'anello di fibrocartilagine che circonda il bordo della cavità glenoidea e che ha il compito di rinforzare l'interazione tra le superfici articolari della gleno-omerale.

Il capo breve, invece, nasce dall'apice del processo coracoideo della scapola, processo coracoideo che è una sorta di proiezione a forma di uncino situata sulla superficie anteriore dell'osso scapolare, in posizione laterale, vicino al bordo anteriore della cavità glenoidea.

Lo sapevi che…

Il tendine d'origine del capo lungo del bicipite brachiale è uno dei vari tessuti molli inclusi nello spazio subacromiale, lo spazio virtuale compreso tra la testa dell'omero, inferiormente, e il legamento coracoacromiale, superiormente.

Decorso del Bicipite Brachiale

Fino a quando non si uniscono, capo lungo e capo breve del bicipite brachiale seguono due percorsi differenti.

Il tendine d'origine del capo breve diviene quasi subito fibra muscolare e da qui si avvia all'avambraccio.

Il tendine d'origine del capo lungo, invece, percorre l'omero per diversi centimetri (in media 9) prima di diventare fibra muscolare; quindi, è una struttura molto più lunga del tendine del capo breve (il nome è evocativo di tale maggiore lunghezza).
Per buona parte del suo tragitto lungo l'omero, il tendine del capo lungo alloggia all'interno del cosiddetto solco intertubercolare dell'omero, il canale compreso tra il tubercolo maggiore (trochite) e il tubercolo minore (trochine) dell'omero, e coperto per un breve tratto dal legamento omerale trasverso.
La meta, anche per il capo lungo, è l'avambraccio.

Circa a metà braccio, sezione superiore, i ventri muscolari del capo lungo e del capo breve si incontrano, per formare un'entità unica; in realtà, secondo alcuni studi anatomici, si tratta di un congiungimento soltanto apparente, poiché i due capi rimangono, anche dopo il loro incontro, due unità muscolari distinte.

A ogni modo, come già affermato, i ventri muscolari si dirigono verso l'avambraccio, per la precisione verso la tuberosità radiale, dove termineranno il loro decorso.

Guardando un modello anatomico, in cui la porzione anteriore del braccio e la cavità del gomito sono rivolti verso l'osservatore, il capo lungo del bicipite brachiale si trova in posizione laterale rispetto al capo breve.

Inserzione del Bicipite Brachiale

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Il bicipite brachiale si inserisce sulla tuberosità radiale, una prominenza tipica della porzione prossimale del radio (radio e ulna sono le ossa dell'avambraccio).

È tuttavia da segnalare che, in sede distale, dal bicipite brachiale emerge una membrana fibrosa, chiamata aponeurosi bicipitale o lacerto fibroso, la quale si aggancia alla fascia profonda dell'avambraccio (o fascia antibrachiale), creando di fatto un'ulteriore punto d'inserzione muscolare.

L'inserzione tendinea ancorata alla tuberosità tibiale è circondata da una borsa sinoviale, nota come borsa bicipitoradiale, la quale previene attriti e sfregamenti tra il tendine e la porzione prossimale del radio durante i movimenti di pronazione e supinazione dell'avambraccio.

Curiosità

Pur essendo un muscolo del braccio, il bicipite brachiale non è in alcun modo collegato all'omero; le origini, infatti, si agganciano a livello scapolare, mentre l'inserzione giace sul radio.

Relazioni: Con Chi confina il Bicipite Brachiale?

  • Il bicipite brachiale giace superficialmente ai muscoli coracobrachiale e brachiale.
  • Il tendine d'origine del capo breve del bicipite decorre adiacente a quello del coracobrachiale, il quale emerge anch'esso dal processo coracoideo della scapola.
  • Il tendine d'origine del capo lungo scorre per diversi centimetri all'interno del solco intertubercolare dell'omero e, qui, è ricoperto per un breve tratto dal legamento omerale trasverso (si veda l'articolo dedicato ai Legamenti della Spalla).
  • I tendini d'origine di entrambi i capi del bicipite sono ricoperti dal muscolo deltoide; pertanto, non sono palpabili.
    Il tendine d'inserzione, invece, è visibile e anche palpabile.
  • Tra bicipite brachiale e tricipite brachiale, sia lateralmente che medialmente, vengono a formarsi due solchi, chiamati solco bicipitale laterale e solco bicipitale mediale.
    Nello spazio compreso all'interno del solco bicipitale laterale transita il nervo radiale; nello spazio compreso all'interno del solco bicipitale mediale, invece, scorrono l'arteria brachiale, il nervo mediano e il nervo ulnare.

Innervazione del Bicipite Brachiale

L'innervazione del bicipite brachiale spetta al nervo muscolocutaneo, una branca terminale del plesso brachiale che raggruppa le fibre nervose provenienti dai nervi spinali cervicali C5, C6 e C7.

Vascolarizzazione del Bicipite Brachiale

Il muscolo bicipite brachiale riceve sangue ossigenato dalle branche muscolari dell'arteria brachiale.

Antagonista del Bicipite Brachiale

Il muscolo antagonista del bicipite brachiale è il tricipite brachiale, l'unico muscolo del compartimento posteriore del braccio.

Per approfondire: Tricipite Brachiale: Anatomia, Funzione e Infortuni

Funzione

Bicipite Brachiale: A Cosa Serve?

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Il bicipite brachiale partecipa al movimento di ben tre articolazioni: l'articolazione gleno-omerale della spalla, l'articolazione omero-ulnare del gomito e l'articolazione radio-ulnare prossimale.

Come si vedrà nei prossimi tre paragrafi, i movimenti di cui è protagonista questo muscolo sono all'ordine del giorno.

Bicipite Brachiale e Movimenti dell'Articolazione Gleno-Omerale

Il muscolo bicipite brachiale contribuisce, con entrambi i capi, al movimento di flessione dell'articolazione gleno-omerale della spalla.

La flessione dell'articolazione gleno-omerale è il movimento che permette di sollevare il braccio di fronte a sé e poi sopra la testa (anteposizione ed elevazione overhead del braccio).

Inoltre, con il solo capo lungo, partecipa all'abduzione di spalla, soprattutto quando l'omero parte in extrarotazione, e all'intrarotazione di spalla.

L'abduzione dell'articolazione gleno-omerale è il movimento che consente di sollevare l'omero lateralmente (elevazione dell'omero sul piano frontale).
L'intrarotazione (o rotazione interna) dell'articolazione gleno-omerale è il movimento di rotazione dell'omero verso l'interno.

Infine, con il solo capo breve, concorre all'adduzione di spalla.

L'adduzione dell'articolazione gleno-omerale è il movimento opposto all'abduzione.

Flessione, abduzione, adduzione e rotazione interna di spalla sono movimenti quotidiani: ogni volta che si solleva il braccio sopra la testa per aprire una credenza si compie una flessione di spalla; quando si afferra un oggetto da uno scaffale del supermercato per riporlo sul carrello, senza rivolgersi direttamente verso di esso, si compie un movimento combinato di abduzione e adduzione di spalla; quando si sfogliano le pagine di un libro si compie una intrarotazione di spalla.

Bicipite Brachiale e Movimenti del Gomito

A livello del gomito, il bicipite brachiale agisce da flessore dell'avambraccio sul braccio.

Questa è, senza dubbio, la funzione più importante del bicipite brachiale.

La flessione di gomito è un movimento comune, che si compie tutte le volte che si raccoglie un oggetto da per terra per rimetterlo su un tavolo o quando si appoggia una borsa della spesa su un ripiano, per svuotarla.

Bicipite Brachiale e Movimenti dell'Articolazione Radio-Ulnare Prossimale

A livello dell'articolazione radio-ulnare prossimale, il bicipite brachiale ricopre la funzione di supinatore dell'avambraccio.

La supinazione dell'avambraccio è il movimento che permette di rivolgere il palmo della mano verso l'alto.

Anche il movimento di supinazione dell'avambraccio è all'ordine del giorno; si esegue, infatti, ogni volta che, nel scoperchiare una pentola, si gira il coperchio verso l'alto.

Altre Funzioni del Bicipite Brachiale: Ruolo nella Stabilità della Spalla

Oltre a favorire i movimenti sopra descritti, il bicipite brachiale svolge anche un'importante funzione stabilizzatrice nei confronti dell'articolazione gleno-omerale.

In realtà, il vero protagonista di quest'azione è il tendine d'origine del capo lungo, il quale, come riportato nella descrizione anatomica, stringe un intimo rapporto con il cercine glenoideo, l'anello di fibrocartilagine che circonda la cavità glenoidea e provvede a rinforzare l'interazione tra le superficie articolari (testa dell'omero e appunto cavità glenoidea della scapola).

La letteratura scientifica a riguardo suggerisce che il tendine d'origine del capo lungo del bicipite brachiale contribuisca, assieme alla cuffia dei rotatori, a centrare la testa dell'omero all'interno della cavità glenoidea, durante i movimenti della spalla; in particolare, il suo preciso compito è evitare l'eccessiva migrazione verso l'alto della testa dell'omero durante i movimenti di flessione del gomito e durante la supinazione dell'avambraccio.

Per approfondire: Tendini della Spalla: Anatomia, Funzioni e Infortuni

Infortuni

Contratture, stiramenti e strappi sono infortuni che raramente interessano il muscolo bicipite brachiale.

Decisamente più frequenti, invece, sono le tendinopatie, ossia tutte quelle sofferenze che riguardano i tendini.

Tendinopatia del Capo Lungo del Bicipite Brachiale

Tendine del bicipite brachiale particolarmente suscettibile a tendinopatia è l'origine del capo lungo.

La tendinopatia del capo lungo del bicipite brachiale può comprendere sia condizioni di natura degenerativa (in cui si assiste a un'alterazione della matrice tendinea), sia condizioni di tipo lesivo (in cui c'è una lacerazione più o meno severa della struttura tendinea).

Cause di Tendinopatia del Capo Lungo del Bicipite Brachiale

La tendinopatia del capo lungo del bicipite brachiale riconosce diversi fattori favorenti; tra questi, si segnalano in particolare:

È inoltre importante segnalare che è possibile una sofferenza del tendine del capo lungo del bicipite brachiale anche su base traumatica: per esempio, la lussazione di spalla, il sollevamento di oggetti pesanti sopra la testa o il movimento di trazione che si esegue in palestra durante i pull-up con presa supina sono circostanze tali che possono ledere/alterare la struttura tendinea del capo lungo (molto spesso, questo evento si associa alla cosiddetta lesione SLAP).

Lo sapevi che…

Complice la sua posizione anatomica, il tendine d'origine del capo lungo del bicipite brachiale è uno dei tessuti molli che può essere causa di dolore nella cosiddetta sindrome da conflitto subacromiale (o impingement subacromiale).

Sintomi Tendinopatia del Capo Lungo del Bicipite Brachiale

La tendinopatia del capo lungo del bicipite brachiale è causa di dolore alla spalla.
Tale dolore si presenta solitamente con ben specifiche caratteristiche; ecco, brevemente, quali sono:

  • Dolore intermittente e riproducibile ogni volta che si esegue un determinato movimento all'interno di uno specifico range. Nella tendinopatia del capo lungo del bicipite brachiale, il movimento doloroso è tipicamente il sollevamento del braccio overhead (sopra la testa).
  • Dolore localizzato prevalentemente nella parte anteriore della spalla, esattamente dove transita il tendine d'origine del capo lungo del bicipite.
  • Dolore descritto come il "contatto di uno spillo" o "qualcosa che punge".
  • Dolore insorto lentamente, senza cause apparenti (es: traumi), che con il passare del tempo è peggiorato.

Allenamento

Bicipiti: Esercizi per Allenarli in Palestra

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In palestra, gli esercizi migliori per allenare il bicipite brachiale sono:

  • Curl con manubri da in piedi o da seduto;
  • Curl da seduto su panca declinata (permette di sollevare meno carico, ma la letteratura suggerisce che sia una della modalità migliori per attivare il bicipite brachiale);
  • Curl con bilanciere (meglio se con bilanciere sagomato, per preservare l'articolazione del gomito);
  • Curl con bilanciere sagomato a presa inversa;
  • Spider Curl con manubri o bilanciere (anche in questo caso, meglio un bilanciere sagomato);
  • Curl ai cavi o con elastici da in piedi.

Autore

Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza