Terapia forestale: cos'è e perché fa bene?

Terapia forestale: cos'è e perché fa bene?
Ultima modifica 08.10.2024
INDICE
  1. Cos’è la terapia forestale?
  2. Quali sono i benefici?
  3. Come si pratica?
  4. Per quanto tempo andrebbe praticata?

Cos’è la terapia forestale?

La terapia forestale è una pratica di medicina preventiva riconosciuta anche dall'Onu nel 2020, che consiste nel camminare in un bosco, o comunque immersi nel verde, insieme a una guida specializzata ma anche in autonomia, lasciandosi completamente trasportare dall'ambiente circostante, assorbendone le energie positive.

Quali sono i benefici?

L'essere umano è geneticamente predisposto per vivere immerso negli ambienti naturali e proprio per questo quando si trova a camminare circondato dal verde prova una sensazione di benessere inconscia. Si spiegherebbe in questo modo il potere rigenerativo che i boschi esercitano sull'intero organismo e che porta a molteplici benefici, mentali ma anche fisici.

Secondo molti studi, camminare immersi in uno spazio verde, ricco di piante, aiuterebbe prima di tutto a migliorare la salute della propria psiche, diminuendo la produzione di cortisolo e combattendo di conseguenza ansia e stress, prevenendo anche l'insorgenza della depressione.

Oltre all'immersione nella natura, a generare effetti terapeutici in questa pratica è anche l'inalazione di alcuni componenti organici volatili provenienti dalle piante, come i monoterpeni, che grazie alle loro proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti avrebbero la capacità di migliorare la salute del sistema respiratorio, cardiovascolare e immunitario.

Come si pratica?

Praticare la terapia forestale è piuttosto semplice visto che basta scegliere un bosco o un'area verde lontana dal caos cittadino e iniziare a camminare, immergendosi completamente nell'ambiente circostante e cercando di allontanate dalla mente le preoccupazioni quotidiane. Chi vuole però, oltre a camminare semplicemente può anche praticare meditazione o mindfulness.

Perché gli effetti benefici si materializzino i sensi dovrebbero essere sfruttati al massimo. Le foglie, ad esempio andrebbero toccate così da stimolare il tatto, e con loro aghi, tronchi e piante, che possono essere abbracciate così da praticare anche il tree hugging.

Non meno importante la vista, grazie alla quale focalizzare la varietà cromatica del luogo nel quale si cammina, che stimola il cervello, provocando rilassamento e distensione.

Per quanto tempo andrebbe praticata?

Anche se più tempo si dedica all'immersione nella natura maggiori sono i benefici che se ne traggono, per avvertirli basta anche solo un'ora di terapia forestale, a patto che la camminata sia svolta con concentrazione, immergendosi completamente nell'esperienza senza lasciarsi distrarre da pensieri, eventi esterni, smartphone o altri dispositivi tecnologici.

Per maggiori benefici, ecco quante volte sarebbe meglio farla a settimana.

Nonostante in Occidente la terapia forestale si stia diffondendo soprattutto negli ultimi anni, non si tratta di una novità assoluta. In Giappone infatti il bagno nella foresta, chiamato anche Shinrin-yoku, si pratica da tempo e da anni viene prescritta dai medici per alleviare diverse problematiche legate alla salute mentale, in particolare lo stress causato dal sovraccarico di lavoro.

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