Tai Chi: Effetti e Benefici
Cos’è
Cos’è il Tai Chi Ch'üan (Chuan)?
Il Tai Chi Ch'üan (Chuan) o Tai Chi è uno stile interno delle arti marziali cinesi, nato come tecnica di combattimento e praticato da secoli in Cina da giovani ed anziani, ma oggi conosciuto in occidente soprattutto come ginnastica e come tecnica di medicina preventiva.
Gli effetti e i benefici del Tai Chi, in particolare il mantenimento del controllo dell'equilibrio nei soggetti geriatrici, hanno attirato sempre più l'attenzione dei ricercatori scientifici.
In questo articolo cercheremo di sviscerare gli effetti e le reali potenzialità benefiche del Tai Chi.
Basi del Movimento
Come si “progetta” un movimento a livello cerebrale?
Per comprendere le ragioni che fanno del Tai Chi una disciplina molto utile nel miglioramento della vita quotidiana (effetti e benefici), soprattutto in terza età, è prima di tutto necessario avere un'idea di come il cervello sia capace di acquisire nuovi schemi motori o di modificarne altri.
Quando si impara un gesto nuovo, la mente scompone in maniera infinitesimale la sequenza dei movimenti da seguire e si concentra sui particolari. Le neuroscienze hanno ampiamente dimostrato come le informazioni sensoriali giungano da tutti gli organi di senso al cervello e collaborino per fornire un "costrutto globale e complesso". In tal senso, può essere molto utile osservare qualcuno che esegue i gesti da apprendere. Questo è merito dei "neuroni specchio", (neuroni mirror individuati da G. Rizzolati) cellule che si attivano predisponendo l'emulazione di ciò che il cervello ha interpretato con la vista. L'attività dei neuroni specchio si ripete anche durante la stessa ripetizione attiva dei gesti e, quando tutto si svolge correttamente, il cervello acquisisce il nuovo schema e in circa 6 ore lo memorizza.
A rafforzare la memoria dei gesti contribuiscono anche le informazioni che arrivano al cervello dalle articolazioni, dai tendini e dai muscoli, qui infatti si trovano i propriocettori che tengono il cervello al corrente sulla posizione del corpo. Nel meccanismo svolge un ruolo chiave il potenziamento funzionale dei propriocettori, terminazioni nervose sensibili a stimoli provenienti dalle articolazioni, dai muscoli, dai tendini e dalla cute, grazie alle quali è possibile ricavare una sensazione interna delle posizioni delle varie parti del nostro corpo. Essi si affiancano agli esterocettori che forniscono al cervello informazioni dall'ambiente esterno provenienti dai nostri sensi (vista, tatto, odorato, udito, senso dell'equilibrio) ed agli interocettori sensibili ai segnali provenienti all'interno dell'organismo che forniscono informazioni sulle tensioni degli organi interni e sul dolore che ne può derivare.
Queste informazioni giungono al sistema nervoso centrale, dove viene elaborata una risposta, che viene immediatamente rimandata ai muscoli, dove si traduce nell'esecuzione di movimenti poco dispendiosi e coordinati; subendo un trauma (per esempio una distorsione a una caviglia) si possono danneggiare le strutture anatomiche che contengono i propriocettori. In tal modo si riduce la qualità delle informazioni che quel distretto invia al sistema nervoso centrale.
Il consolidamento vero e proprio avviene se il gesto viene ripetuto nei giorni seguenti. Il movimento guadagna in fluidità e rende possibile agire con maggior precisione.
Non tutti percepiscono il mondo allo stesso modo; certi prediligono la vista, altri l'udito o il tatto. La realtà viene di solito percepita dal canale predominante, che, nella cultura occidentale, è la vista, seguita dall'udito.
Canale Visivo | Vedere |
Canale Uditivo | Udire |
Canale Propriocettivo | Toccare / Sentire il corpo |
Canale Cinestesico | Muoversi |
Perché
Perché praticare Tai Chi?
Mediamente le persone non avvertono con precisione la differenza tra una posizione o un movimento e un altro; ad esempio, si conosce poco la diversità delle sensazioni provate nel ruotare a destra o a sinistra la testa, così come non si possiede la consapevolezza del proprio corpo e di parte di esso nello spazio.
Tanti gesti che fanno parte della vita quotidiana, sia corretti che sbagliati, vengono svolti senza pensare. Questo avviene grazie agli schemi motori archiviati nel cervello. Acquisite negli anni, sia consapevolmente che inconsapevolmente, se inadeguate e potenzialmente dannose (per vari motivi), queste "mappe" diventano sempre più difficili da modificare con l'avanzare dell'età. D'altro canto, la pratica del Tai Chi si può rivelare molto utile.
Si dovrebbe quindi imparare a percepire, anche ad occhi chiusi, gli stimoli che arrivano dall'ambiente esterno, diventandone consapevoli. È pertanto molto utile abituarsi a "sentire" la parte del corpo che si muove e avvertirne il peso, il calore, la sua posizione nello spazio. L'auto percezione aiuta a prendere coscienza di tutti i cambiamenti – anche i più piccoli – che avvengono nel corpo.
Attraverso una maggior acutezza propriocettiva e precisione del controllo neuromuscolare, ottenibili praticando Tai Chi, è possibile migliorare il cosiddetto equilibrio posturale che, se non mantenuto, peggiora con il passare degli anni diventando un fattore che contribuisce alle cadute negli anziani.
Grazie a questa disciplina, che impone di analizzare ogni singolo movimento con consapevolezza, è possibile intervenire sui vecchi schemi motori e acquisirne di nuovi; ovviamente, ciò richiede molti esercizi di allenamento.
Rieducare l'atteggiamento corporeo, modificare i vizi di postura che si accentuano con il passare del tempo ed evitare movimenti ripetitivi sbagliati; questa è la motivazione principale che spinge sempre più persone a praticare Tai Chi.
Effetti
Meccanismo d’azione del Tai Chi
Il Tai Chi richiede un movimento continuo e lento con espressioni di moto da piccole a più ampie, lo spostamento del peso del corpo da unilaterale a bilaterale e movimenti circolari del tronco e delle estremità che coinvolgono contrazioni isometriche e isotoniche. Il controllo mentale dei movimenti del corpo stimola in modo intenso e dinamico le capacità di ascolto dei segnali che giungono al cervello dai nostri sensori.
I movimenti aggraziati e fluidi degli arti tipici di questa disciplina hanno ampiezza e direzione multiple, e sono completati con efficacia dagli spostamenti del peso e dalle rotazioni del busto. Le posizioni ed i movimenti delle parti del corpo vengono controllati con una minuziosità e con una concentrazione che non trovano riscontro in altre discipline. La consapevolezza del nostro corpo e, in generale, l'interazione tra organismo e mente ne risultano particolarmente potenziate.
Per queste ragioni, l'esercizio propriocettivo del Tai Chi – come anche quello dello yoga e della ginnastica dolce – sembra avere effetti migliori sul controllo dell'equilibrio negli anziani rispetto alle attività fisiche bioenergetiche (nuoto, bicicletta e corsa).
Benefici
Benefici del Tai Chi
Tra tutti i benefìci ottenibili con la pratica del Tai Chi, uno dei più evidenti è certamente il miglioramento della capacità di reazione attiva (rapido adattamento nervoso e muscolare). In molti definiscono questa capacità "prontezza di riflessi" ma, tecnicamente parlando, quello dei riflessi propriamente detti è un ambito piuttosto complesso ed articolato per poter essere sintetizzato in maniera così semplicistica.
Lo Sapevi che…
Dal punto di vista fisiologico, quella del riflesso è una risposta involontaria a uno stimolo. Ne esistono tre tipi, rispettivamente nervoso, endocrino e neuroendocrino, che sfruttano feedback negativi, positivi e feedforward.
Seguono il miglioramento della propriocezione (controllo della posizione nello spazio delle varie parti del corpo), del senso di equilibrio e dell'agilità; esistono anche altre due componenti, una di condizionamento muscolare (in termini di forza e flessibilità) e una di mobilitazione articolare (importante soprattutto in caso di patologie o disturbi), che tuttavia possono essere perseguite anche cimentandosi in altre attività.
Approfondimento
Per facilitare la comprensione del concetto di propriocezione, suggeriamo di fare un piccolo esperimento: stabilire ad occhi chiusi la posizione delle gambe, delle braccia e della testa. Per un soggetto sano e lucido è, in verità, un compito abbastanza facile, basato proprio sulla capacità nervosa di propriocezione. Tuttavia, lasciando trascorrere almeno un minuto, noteremo che con il passare del tempo il "senso" della posizione viene meno, perché in assenza di movimenti tende a perdere la sua precisione. Riaprendo gli occhi, la funzione visiva compensa i dati perduti e si ripristina il senso di posizione nello spazio.
Charles Bell, chirurgo, anatomista, neurologo e filosofo scozzese, già nel 1837, scriveva:
<<Come fa un uomo a mantenere una postura diritta o inclinata contro il vento che soffia contro di lui? È evidente che possieda un senso attraverso il quale conosce l'inclinazione del suo corpo e la capacità di riaggiustare e correggere tutti i movimenti in rapporto alla verticale>>.
Questi benefìci sono ovviamente potenzialmente utili per tutti, ma acquistano un particolare significato per gli anziani.
Alcuni studi hanno sviscerato che le persone di terza età praticanti regolarmente il Tai Chi evidenziano una migliore propriocezione delle articolazioni della caviglia e del ginocchio rispetto agli anziani sedentari, una migliore chinestesia della caviglia rispetto a chi pratica nuoto o altri sport.
Come risultato si ha un migliore mantenimento del controllo dell'equilibrio e alcuni sostengono che sia possibile ridurre il rischio di caduta accidentale. Come sappiamo, nello studio delle cause di morte degli anziani, le fratture hanno un'importanza a dir poco rilevante – soprattutto quella del femore.
In che misura sia possibile ridurre il rischio di fratture grazie alla pratica di Tai Chi è tutt'ora oggetto di controversie perché, in tal senso, altri studi su grandi campioni non hanno mai trovato una prevalenza significativa tra gli effetti di diverse attività motorie.
Inoltre, chi pratica il Tai Chi non solo ha una funzione cardiorespiratoria migliore dovuta all'allenamento ma anche al sincronismo della ventilazione polmonare con i movimenti – che ovviamente economizzano i gesti – ma ottiene risultati migliori nei test relativi alla flessibilità e alla forza muscolare.