Picco di adrenalina: cosa mangiare dopo l’allenamento per abbassarlo
Allenarsi stimola diverse reazioni nell'organismo e tra queste anche una variazione nella produzione di alcuni ormoni, come l'adrenalina.
Questo ormone, insieme alla noradrenalina, è coinvolto nella reazione attacca o scappa e dopo un'attività fisica particolarmente impegnativa, come un allenamento ad alta intensità, può essere prodotto in modo eccessiva.
Una risposta adrenalinica esagerata può però essere smorzata con un'alimentazione idonea.
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Cosa mangiare prima
- Pane e salumi o carni affettate magre come pollo o tacchino, bresaola o prosciutto cotto. Meglio invece evitare quello crudo o altri salumi salati, che proprio per questa caratteristica potrebbero far sentire troppa sete durante l'esercizio.
- Yogurt alla frutta, ancor meglio se greco perché più ricco di proteine.
- Un pezzo di Parmigiano Reggiano insieme a un po' di frutta.
Per evitare che l'adrenalina schizzi eccessivamente in alto, si può provare ad agire di prevenzione tramite l'alimentazione.
In particolare, prima di iniziare una sessione di allenamento è necessario fare un pasto o uno spuntino che mantenga la glicemia costante, e che sia quindi ricco di carboidrati associati a proteine, in modo da bilanciare la glicemia e non rischiare di andare in ipoglicemia durante l'attività fisica, che a sua volta può contribuire a innalzare l'adrenalina.
Quelle elencate sono quindi le accoppiate di alimenti migliori per un pasto o uno spuntino pre allenamento.
Cosa mangiare dopo
Dopo l'attività fisica, soprattutto se questa è stata particolarmente intensa e prolungata, i recettori del glucosio che si trovano sulla membrana dei muscoli che hanno lavorato si aprono e fanno entrare il glucosio. Questo genera una riduzione della glicemia, che se è eccessiva può stimolare il sistema adrenergico.
Per tenerlo sotto controllo e modulare la risposta adrenalinica, al termine dell'allenamento può risultare particolarmente utile assumere carboidrati, e quindi mangiare ad esempio un buon piatto di pasta.
I carboidrati hanno anche effetto sulla serotonina perché aumentano l'insulina che a sua volta spinge gli aminoacidi a entrare nelle cellule.
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