Riapertura Palestre e Piscine: Data e Regole Ingresso del CTS
Quando Riaprono Palestre e Piscine?
Il condizionale è d'obbligo, ma forse ci sono buone notizie per gli sportivi. Piscine e palestre potrebbero infatti riaprire il 6 marzo, anche se ancora nulla è ufficiale. Anzi, negli ultimi giorni si è fatta insistente la voce del no del CTS alla Riapertura di Palestre e Piscine a causa della diffusione delle varianti del Covid-19.
Regole di Accesso a Palestre e Piscine
Il Dpcm attualmente in vigore, che prevede lo stop alle attività di palestre e piscine, scadrà il 5 marzo e, in attesa di nuove comunicazioni, il Cts, comitato tecnico scientifico, ha approvato le regole per far ripartire lo sport al chiuso.
Non si sa ancora se il nuovo presidente del Consiglio Mario Draghi deciderà di portare avanti le misure di contenimento della pandemia fin qui adottate, mantenendo chiusure stringenti, oppure se darà il via libera ufficiale alla ripresa dello sport anche in ambienti chiusi, ma in attesa di conoscere la strada che intenderà percorrere il Governo, sembra tutto pronto per un'eventuale positiva svolta. I gestori degli impianti, infatti, non vedono l'ora di riaccogliere i propri clienti, che non vedono dallo scorso 14 gennaio, ovvero dall'entrata in vigore dello scorso DPCM.
Indice RT per la Riapertura di Palestre e Piscine
Ad essere cruciali per la decisione positiva o negativa sulla riapertura ufficiale dei cancelli delle strutture sportive indoor saranno le prossime due settimane e come in questo lasso di tempo si muoverà la curva dei contagi. Difficile prevedere prima del tempo quale sarà il destino di questa categoria di lavoratori e di tutti coloro che fanno dello sport la propria passione primaria e che, oltre a praticarlo nella propria abitazione o all'aperto, vorrebbero ricominciare a farlo in strutture attrezzate. A maggior ragione chi ama fare sport acquatico, ormai da mesi costretto a trovare alternative per tenersi in movimento.
Ad incidere sul destino degli impianti l'indice Rt e la situazione interna delle regioni specifiche, in balia di continui cambi di scenari e colori. Se infatti allo stato attuale la maggior parte delle regioni italiane si trova in fascia gialla, non è escluso che già dalle prossime ore la situazione cambi in negativo e che il Paese scivoli verso una maggioranza arancione. Se ciò avvenisse, indubbiamente, anche la strada per la riapertura di palestre e piscine si farebbe sicuramente più in salita.
Indicazioni del CTS per Riapertura Palestre e Piscine
Il Comitato tecnico scientifico ha stabilito chiaramente che «in questa fase dell'epidemia si valuta con molta preoccupazione il riscontro potenziale di aggregazioni tra persone all'interno degli impianti sportivi, soprattutto in ambienti chiusi e confinati». Una frase che lascia presagire come l'allerta sia ancora altissima e che ogni eventuale decisione sarà presa con la massima prudenza possibile, e senza lasciare spazio ad interpretazioni.
In attesa dell'arrivo del 6 marzo, data decisiva non solo per il via libera o meno a palestre e piscine, ma anche per le riaperture di teatri, cinema e ristoranti in orario serale, una cosa è certa: la ripartenza degli impianti sportivi sarà graduale e le regole non saranno esattamente le stesse su tutto il territorio nazionale, ma terranno conto delle fasce di rischio.
Nuove Regole per Palestre e Piscine Aperte
Secondo quanto stabilito dal Cts, la diversificazione a colori dell'Italia influirà infatti anche su cosa sarà possibile fare e cosa no, per quanto riguarda lo sport nei luoghi chiusi.
Se il 6 marzo verrà dato il via libera, le regioni che si troveranno in zona gialla potranno riaprire palestre, piscine e tensostrutture, nelle quali consentire lo svolgimento di attività sportive di base individuali e dilettantistiche di squadra e di contatto. Questa linea guida varrà anche per le attività acquatiche.
Diversa la situazione nelle zone contraddistinte dal colore arancione, nella quali si riaprirà inizialmente solo agli allenamenti svolti in forma individuale. Le lezioni di scuole di danza e gli allenamenti di attività sportive per i bambini in età scolare saranno consentiti in coerenza e senso di continuità con l'apertura o meno delle scuole.
Distanziamento e niente docce
In entrambe le fasce, in palestra non sarà consentito l'uso delle docce e non si potranno lasciare gli indumenti negli spogliatoi, che dovranno essere riposti in zaini o borse personali e, una volta rientrati a casa, lavati separatamente dagli altri indumenti.
Sarà obbligatorio bere sempre da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate e gettare subito in appositi contenitori i fazzolettini di carta o altri materiali usati, ben sigillati.
Inoltre, durante l'attività fisica in palestra sarà «obbligatorio mantenere la distanza interpersonale minima adeguata all'intensità dell'esercizio, comunque non inferiore a 2 metri». Per le piscine la distanza dovrebbe essere compresa tra i 7 e i 10 metri.
Anche le sale adibite all'attività fisica dovranno sottostare a rigidi quanto necessari protocolli. Dopo ogni utilizzo gli attrezzi andranno sempre igienizzati e sarà obbligatorio portarsi il proprio tappetino da casa, sul quale svolgere gli esercizi a terra. Gli operatori, i personal trainer e ogni persona impiegata in attività lavorative all'interno delle strutture dovranno sempre indossare la mascherina e mettere a disposizione gel igienizzante per tutti i clienti. Anche in piscina sarà obbligatorio l'uso della mascherina, ovviamente fino al momento dell'ingresso in vasca, sia per gli atleti sia per gli allenatori.