I muscoli deputati al mantenimento della posizione eretta e funzionanti contro gravità possono essere suddivisi in due categorie: muscoli tonici e muscoli fasici.
Muscoli tonici o posturali
I muscoli tonici stabilizzano il corpo.
Si caratterizzano per una contrazione di tipo lento e possono rimanere "attivi" per lunghi periodi di tempo.
Quelli più vicini alle articolazioni hanno una grande resistenza, funzionano prevalentemente con il metabolismo aerobico e sono ben integrati con il cervello e il sistema vestibolare.
Sono tendenzialmente più profondi rispetto agli altri. Esercitano un'azione antigravitazionale e posturale. Vengono attivati costantemente per mantenerci in posizione.
Un esempio classico di muscolo tonico è il multifido (o multibifido), che origina sul sacro, dai processi mammillari ed accessori delle vertebre lombari, dai processi trasversi delle vertebre toraciche e dai processi articolari delle ultime quattro vertebre cervicali, e giunge giunge ai processi trasversi di tutte le vertebre, sino all'epistrofeo.
Muscoli fasici
I muscoli fasici sono quelli di "azione", che vengono reclutati quando è necessario usare forza per gesti o movimenti complessi.
I muscoli fasici sono a contrazione rapida, il che significa che sono progettati per raffiche di attivazione brevi.
Si stancano rapidamente, sono più lontani dalle articolazioni, sfruttano anche il metabolismo anaerobico (alattacido e lattacido) e hanno una minore integrazione col cervello. Non stabilizzano nel senso "stretto" del termine, e sono utilizzati per le azioni, movimenti e gesti consapevoli.
Un esempio di muscolo fasico è il bicipite brachiale. Distalmente, il bicipite brachiale è attaccato alla tuberosità radiale del radio. Il capo lungo è attaccato al tubercolo sopraglenoideo e il capo corto è attaccato al processo coracoideo della scapola. Questo muscolo è lontano dalle articolazioni e superficiale.
Esiste una distinzione netta?
Non sempre.
A volte, i nostri muscoli tonici e fasici si confondono, oppure svolgono la funzione dell'altra categoria, in determinate condizioni.
Per esempio, i muscoli addominali (retti, obliqui e trasversi), hanno un ruolo posturale e di contenimento dei visceri molto importante, ma vengono attivati fortemente nella stabilizzazione del core (in Valsalva) durante l'espressione di forza.
Stesso discorso per il multifido, che viene spesso utilizzato anche come muscolo sinergico nei movimenti di forza, soprattutto nello stacco da terra e nello squat.
Problematiche annesse
Sia i muscoli tonici che quelli fasici possono generare problematiche più o meno gravi, acute o croniche - non esclusivamente limitate i muscoli, ma anche alle articolazioni ecc.
Anche se non sembrerebbe, essi collaborano e partecipano, e la carenza o lacuna di un sistema si ripercuote inesorabilmente sull'altro.
E' sempre bene che, nei gesti di forza, l'impegno dei tonico-posturali sia marginale, lasciando che i grossi e potenti muscoli superficiali svolgano la maggior parte del lavoro. Al tempo stesso, la postura non dovrebbe implicare un reclutamento costante dei muscoli fasici; in tal caso, è molto probabile che si celi un problema posturale.
Il disequilibrio di questi due sistemi genera scompensi e disagi di vario genere. Più frequentemente, si assiste a un irrigidimento dei muscoli tonico-posturali, con relativo dolore, e/o a un indebolimento dei muscoli fasici, con ripercussioni negative sui tendini e sulle articolazioni.