Ultima modifica 02.10.2019
ginnastica di massima efficacia per l'uomo di oggi

 

A cura del Dott. Giovanni Chetta


Mangiare non serve solo a ricostituire le riserve energetiche e strutturali del nostro corpo ma influenza anche i sistemi di regolazione generale dell'organismo (sistema nervoso, immunitario, endocrino, connettivo), DNA incluso, come ha dimostrato l'epigenetica. Oggi infatti sappiamo che vi è un collegamento stretto tra il cervello e la pancia, garantito sia dalla connessione sistema nervoso autonomo - sistema nervoso metasimpatico o enterico (nervo vago, pelvico e splancnico), sia dalla contemporanea presenza, nel cervello e nel tratto gastrointestinale, dello stesso gruppo di ormoni (somatostatina, neurotensina, oppiodi ecc.). Il cervello enterico è, a sua volta, in stretto collegamento col sistema endocrino, molto diffuso all'interno della mucosa gastrointestinale (sistema GEP gastro-entero-pancreatico), e col sistema immunitario, che presenta qui un'ampia rete linfatica (sistema delle muscose MALT). Il nostro addome si presenta quindi come un importante complesso neuroendocrinoimmunitario integrato che svolge funzioni con un largo margine di autonomia e che, al tempo stesso, subisce pesanti influenze sia dall'esterno (cibo, input visivi ecc.) sia dall'interno (emozioni, convinzioni, abitudini ecc.). Un'alimentazione inadeguata è quindi anch'essa fonte di problematiche fisiche e psichiche.
Ulteriori cattive abitudini di vita quali il fumo, l'abuso di alcolici, la carenza di sonno, l'inappropriato utilizzo della potente energia sessuale, scarpe inadeguate ecc., così come il contatto con ambienti poco sani (inquinamenti di vari tipo), renderanno la situazione ancor più problematica.
Sempre più la postura risulta implicata in problematiche muscolo-scheletriche e organiche influenzando anche la sfera psichica. La postura dinamica, in particolare, dato l'aumento dei carichi meccanici che comporta (sul collo femorale, ad es. agisce una forza pari a ca. 4 volte il peso corporeo durante la fase di appoggio monopodalico della deambulazione), sarà maggiormente determinante per le alterazioni fisiche.
Traumi (fisici e ed emotivi) così come disfunzioni organiche primarie sono in grado di amplificare tutti gli effetti negativi descritti.

Rieducazione posturale

E' chiaro che la complessità del nostro organismo richiede un approccio multidisciplinare alla posturologia. Un riassetto posturale infatti riguarda l'organismo nella sua completezza e il protocollo di rieducazione posturale quindi prevede normalmente un'equipe di specialisti in vari settori ma esperti di posturologia che collaborano sinergicamente.
Solo in questo modo il programma di rieducazione posturale potrà incidere notevolmente nel miglioramento del benessere generale della persona, in maniera funzionale e duratura.
Un corretto approccio rieducativo posturale deve mirare, in ultima analisi, alla normalizzazione del baricentro generale del corpo, sia in statica che in dinamica, tramite input capaci eliminare i blocchi (psico-fisici) presenti nonchè di creare nel nostro cibernetico sistema dell'equilibrio nuove e più funzionali strategie motorie (engrammi).
La tecnologia oggi ci consente di eseguire precisi esami posturali strumentali in grado di effettuare e, in seguito, elaborare, archiviare e richiamare rilevazioni precise, istantanee, ripetibili e non invasive.
Tutto ciò consente, superando i limiti di "interferenza soggettiva" dell'occhio umano,  un'accurata analisi iniziale della postura in statica e dinamica, quindi la stesura di un preciso programma di rieducazione posturale, il cui andamento verrà verificato tramite i controlli periodici. Ad esempio, la baropodometria analizza la distribuzione del carico corporeo e il baricentro in statica e deambulazione, l'esame stabilometrico rileva le oscillazioni corporee in statica evidenziando possibili alterazioni delle funzioni vestibolari, visive e stomatognatiche (che andranno verificate tramite visite specialistiche) e il sistema B.A.K. (Body Analysis Kapture) acquisisce ed elabora le immagini del soggetto effettuando misure antropometriche.
Dal punto di vista ergonomico la tecnologia attuale permette di progettare e/o testare, per ogni caso specifico, l'eventuale ideale interfaccia uomo-ambiente  (plantare e/o calzature ergonomiche), che funge da fondamenta, e l'ideale "tetto" (bite occlusale). In particolare, il sistema ergonomico podalico potrà fungere, a secondo dei casi, da ideale "guida", ossia da tutore, per il funzionamento quanto più possibile fisiologico del piede accompagnato dalla normalizzazione posturale, o da "simulatore" del terreno naturale, così da stimolare il proprio sistema di equilibrio verso una auto-correzione posturale.
Naturalmente la rieducazione posturale sarà supportata da un programma di rieducazione fisica personalizzato che potrà includere, a seconda dei casi, tecniche manuali, di movimento e di respirazione.
Data la loro già descritta  incisività, sia  a livello posturale  che globale, sconvenienti atteggiamenti mentali e alimentari andranno opportunamente modificati.
Il sistema posturale, infine, sentendosi su un terreno a lui più funzionale e libero da blocchi (fisici e pschici), inizierà immediatamente l'adeguamento posturale.



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