A cura del Dott. Giovanni Chetta
Utilizzo consapevole dei condizionamenti neuroassociativi
Si intende con neuroassociazione o condizionamento neuroassociativo o imprinting psicobiologico, lo stato d'animo associato a un determinato stimolo. La risposta a tale stimolo è un determinato comportamento condizionato, associato a cambiamenti fisiologici dell'organismo, in base alle caratteristiche (tipo, intensità) del condizionamento stesso.
Come dimostrò il fisiologo russo Ivan P. Pavlov, premio Nobel nel 1904, nel suo famoso esperimento sulla secrezione salivare in risposta a determinati stimoli (noto universalmente come "condizionamento classico"), esistono determinati stimoli, definiti "stimoli condizionati", che inducono delle "risposte comportamentali condizionate".
Ulteriori esperimenti, condotti anche su soggetti umani, dimostrarono che il condizionamento neuroassociativo (neuroassociazione) è tanto più forte quanto più cresce il numero delle esperienze ad esso relative e quanto più intenso è lo stato d'animo associato; tale "apprendimento" resta latente, relegato nell'inconscio, pronto a riattivarsi al presentarsi dello stimolo giusto. Se teniamo conto del fatto che, come afferma M. S. Gazzaniga direttore del "Program in Cognitive Neuroscience" presso il Darmouth College, "il 98% di quello che fa il cervello è al di fuori del dominio della coscienza", possiamo comprendere l'enorme importanza che i condizionamenti neuroassociativi hanno nella nostra vita, nella determinazione dei nostri stati d'animo e, di conseguenza, dei nostri comportamenti.
Come sostenuto da Richard Bandler e John Grinder, creatori della Programmazione Neurolinguistica (PNL), nell'omonimo libro, è la percezione dell'ambiente, sempre filtrata e interpretata dalle esperienze, convinzioni e generalizzazioni di ognuno, a creare una personale rappresentazione interna della realtà e di conseguenza un comportamento associato a un determinato stato d'animo.
Input ambientali → Ricezione (visiva, auditiva, olfattiva, cinestesica) → Modulazione tramite esperienze, convinzioni, generalizzazioni, neuroassociazioni ecc.→ Rappresentazione interna → Reazione fisiologica → Stato d'animo → Comportamento
Da questi studi sono nate tutte le terapie e tecniche che portano a una gestione volontaria dei condizionamenti. Grazie alle attuali conoscenze, infatti, è possibile utilizzare consapevolmente, a nostro favore, almeno parte di questi processi inconsci creandoli o modificandoli ad hoc.
Fondamentale, a tale riguardo, è sviluppare la capacità di visualizzazione. Gli studi dello psichiatra americano dr. Milton H. Erickson (a cui si ispirano innumerevoli terapie e tecniche psichiche moderne, PNL inclusa) hanno evidenziato che il cervello non distingue tra realtà e un'ottima visualizzazione. Una vivida visualizzazione è in grado di modificare il nostro stato d'animo e, di conseguenza, fisiologico nonchè di ampliare le performance cerebrali, ad esempio migliorando la capacità di risoluzione dei problemi, tramite il rilassamento indotto, o le capacità mnemoniche (come dimostrato in passato da personaggi quali Cicerone, Pico Della Mirandola e Giordano Bruno e oggi da Gianni Golfera).
Come afferma M. Erickson, nel suo libro "Ipnoterapia', "la mente umana è un processo dinamico, che corregge, modifica e riformula continuamente se stessa. Le incompatibilità sono o risolte in un modo soddisfacente, oppure espresse come "problemi' (complessi, nevrosi, sintomi psicosomatici, ecc.)" e, nel libro "Guarire con l'ipnosi', aggiunge "l'essenza della psicoterapia è di far accettare nuove idee e nuovi modi di vedere le cose".
Nella ginnastica posturale TIB, vi è un utilizzo consapevole e specifico di determinati condizionamenti neuroassociativi, quali ad es. la musica e determinati "molleggiamenti" corporei, e stimoli a visualizzazioni, entrambi favorenti lo sviluppo di capacità di concentrazione, rilassamento, gestione dei propri stati d'animo nonchè di raggiungimento degli obiettivi.
Conclusione
La Ginnastica Posturale TIB rientra a pieno titolo all'interno di un programma di rieducazione posturale, preventivo, sportivo e di benessere generale. Ciò nonostante è chiara la consapevolezza che ancora molto c'è da scoprire nel campo della salute e della fisiologia. Per tale ragione, GPTIP, più che una tecnica è in realtà un progetto in costante evoluzione, all'interno delle proprie linee guida, grazie alle continue innovazioni e ricerche scientifiche nonchè all'indispensabile contributo/confronto esperienziale dei partecipanti ad esso.
GPTIB è al contempo un sistema aperto e sinergico. Esso infatti non contrasta con le altre tecniche di benessere ma le complementa traendone beneficio reciproco.
Fine ultimo di questo progetto è l'aumento della consapevolezza.
"Attraverso la Ginnastica Posturale TIB ci riappropriamo finalmente del nostro essere globale, inteso sia come mente che come corpo, quindi, se volete, anche come spirito, seguendo un cammino che stavolta va diritto verso la natura e mai contro" Giovanni Chetta.
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