A cura del Dott. Giovanni Chetta
Entrambi i tipi di stretching (distrettuale e globale) sono abbinabili a specifici esercizi di allungamenti isometrici eccentrici o tecniche PNF(Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation). Tale metodo, elaborato dal neurofisiologo americano Herman Kabat alla fine degli anni '40 come rieducazione neuromuscolare, consta di contrazioni isometriche del gruppo muscolare, per circa 15-20 secondi, dopo averlo posto in massimo allungamento. Ciò consente, tramite l'attivazione degli organi muscoli-tendinei del Golgi e del realtivo riflesso miotatico inverso, un successivo ulteriore rilassamento, quindi allungamento del gruppo muscolare coinvolto.
Infine, lo "stretching molleggiato" , tipo di allungamento muscolare un tempo molto in voga, può risultare dannoso. I muscoli infatti sono protetti dai propriocettori fusi neuromuscolari che attivano il riflesso spinale miotatico (ROT), quando i primi vengono sottoposti a un allungamento eccessivo, contraendoli. Le conseguenze di tutto ciò possono essere microtraumi, stiramenti e strappi muscolari che creano cicatrici nel tessuto muscolare con conseguente diminuzione della sua elasticità permanente.
Per ragioni posturali e di stile di vita, vi sono alcuni muscoli che tendono ad essere ipertonici e corti e che quindi andranno perlopiù allungati, e muscoli ipotonici ossia che tendono a indebolirsi che andranno principalmente rinforzati. Di seguito alcuni esempi di ciò che spesso accade.
Muscoli tendenti all'iperattività | Muscoli tendenti all'ipoattività |
- parte dorsale del corpo - |
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Tricipite surale |
Piccolo e medio gluteo |
Trapezio medio e inferiore) |
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Paravertebrale lombare |
Dentato anteriore |
Quadrato dei lombi |
Sopra e sottospinoso |
Trapezio superiore |
Deltoide |
Elevatore della scapola |
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- parte ventrale - |
|
Adduttori della coscia |
Tibiale anteriore |
Estensori del piede |
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Tensore della fascia lata |
Peronieri |
Muscoli della zampa d'oca |
Vasto mediale |
Vasto laterale |
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Scaleni |
Flessori profondi del collo |
Sterno-cleido-mastoideo |
Digastrico |
Muscoli masticatori |
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- Arti superiori - |
|
Pronatori e supinatori |
Estensori e flessori |
Più precisamente i muscoli posturali veri e propri, detti anche statici otonici(shunt-muscles), fungono costantemente da sistemi antigravitazionali (sono i tiranti che fanno stare in piedi il nostro scheletro) rimanendo in tensione; hanno azione prevalentemente tonica, stabilizzatrice. Per questo motivo sono muscoli profondi, ricchi di sostanza connettiva fibrosa e di fibre muscolari prevalentemente rosse (fibre muscolari di tipo I o Slow Twitch) ovvero ad alto contenuto di mioglobina (per l'alto consumo di ossigeno richiesto) e sono governati da motoneuroni a bassa frequenza di scarica (muscoli ad azione lenta ma resistenti). Essi evolvono naturalmente verso l'accorciamento. E' la loro costante riduzione di elasticità che comporta la compressione articolare e il conseguente precoce consumo (artrosi, riduzione dell'ampiezza del movimento, tendiniti ecc.). Rappresentano circa i 2/3 della nostra muscolatura. E' fondamentale il loro costante allungamento tramite uno stretching adeguatamente eseguito.
Al contrario, i muscoli dinamici ofasici(spurt-muscles) sono i muscoli del movimento, acceleratori. Essi agiscono solo se avviene un determinato comando e per questo motivo sono superficiali, ricchi di fibre muscolari bianche (fibre muscolari tipo IIa e IIx o Fast Twitch) di diametro superiore alle fibre muscolari tipo I, poveri di tessuto connettivo e innervati da motoneuroni ad alta frequenza di scarica (muscoli rapidi ma poco resistenti). Col tempo tendono normalmente a indebolirsi. L'attività di rinforzo muscolare, che deve essere eseguita con regolarità (in special modo con l'avanzare dell'età), deve interessare in particolar modo questa componente muscolare fasica. Riguardo l'intensità dell'esercizio fisico, è bene sottolineare i benefici di una corretta attività fisica moderata: rilassamento della tensione muscolare e miglioramento del tono muscolare, della circolazione sanguinea e della respirazione, ripristino del controllo neurovegetativo e del corretto ciclo sonno/veglia, abbassamento/regolarizzazione della pressione sanguinea, miglioramento del metabolismo generale, rinforzo del sistema immunitario, aumentato rilascio di endorfine, miglioramento di postura e abilità motorie. Al contrario, un'attività fisica intensa comporta un eccessivo stress in particolare muscolo-scheletrico e cardiovascolare, con un beneficio quindi solo apparente e momentaneo. Ben note sono, in ambito sportivo, le problematiche psico-fisiche derivanti da iperallenamento (sovrallenamento).
Nella ginnastica posturale TIB gli esercizi di rinforzo muscolare si concentrano sulla muscolatura dinamica e vengono eseguiti, a corpo libero o con l'utilizzo di appositi elastici, in maniera lenta e controllata, ricercando la massima fluidità e precisione, al fine di prevenire danni e disagi e ottenere la massima efficienza. Le sedute, di durata minima di 1,5 h, vengono intervallate da brevi pause così da aumentare la resistenza muscolare e generale.
Gli esercizi di allungamento muscolare prevedono prevalentemente l'utilizzo della tecnica di stretching delle catene miofasciali.
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