
Tonicità Muscolare
Per tono muscolare si intende una situazione condizionale nella quale la muscolatura viene a trovarsi in seguito all'allenamento motorio.

È però doveroso sottolineare che in molti professionisti non riconoscono l'associazione tra il sostantivo "tono" e il concetto sopra menzionato – peraltro abbastanza generico; al contrario, la reale definizione di tono è prettamente di natura fisiologica e riguarda l'equilibrio neuro-muscolare di base. Un muscolo tonico è tale in quanto riceve continuamente dei deboli impulsi basali che lo fanno rimanere leggermente contratto; tale caratteristica non è modificabile con l'allenamento e soprattutto non può venire meno, o il risultato sarebbe un disturbo anche di grave entità.
Diverso è se parlassimo di trofismo, ovvero dello stato trofico del muscolo – al quale si associa anche la capacità di contrazione o espressione di forza. La compattezza del tessuto contrattile riguarda poi anche molti altri fattori; ad esempio, un muscolo "esaurito" e in preda a i DOMS ha una consistenza "più morbida", così come può avvenire in seguito ad uno stimolo insulinico molto intenso e prolungato – questa condizione è sperimentata soprattutto da alcuni culturisti, ma al momento non se ne conoscono i meccanismi precisi. Altre cause "straordinariamente diffuse" di apparente riduzione della tonicità, o meglio della consistenza, sono un tessuto adiposo eccessivo, blanda ritenzione idrica e lieve infiammazione.
Come Allenarsi per la Tonicità
Quindi, parlando di trofismo, possiamo concludere che l'allenamento motorio di muscolazione permette un miglioramento di questo parametro estetico.
D'altro canto, l'esaurimento muscolare porta ad un periodico decadimento della capacità contrattile, oltre che a una leggera infiammazione locale con blanda e momentanea ritenzione di liquidi. Quindi, l'allenamento per mantenere "costante" la tonicità non può essere lo stesso di un bodybuilder; con esso però, il protocollo di tonicità condivide l'aspetto dietetico, poiché come abbiamo detto un eccesso adiposo conferisce un aspetto e una consistenza di minor trofismo.
Di seguito proporremo un allenamento diverso dal solito, ovvero svolto su pedana vibrante, utile per il rinforzo muscolare e quindi per il trofismo, ma che permette di mantenere costante la capacità contrattile e la compattezza dei muscoli (alias: tonicità).
Full Tone su Pedana Vibrante
La scelta di usare una pedana vibrante, oltre che per variare le solite routine, può essere utile nell'amplificare uno stimolo allenante altrimenti di media entità.
Le vibrazioni possono stimolare la risposta naturale del corpo, attivando le contrazioni muscolari tra 25 e 50 volte al secondo. Questo allenamento induce naturalmente il corpo umano a reagire con azioni muscolari involontarie. Il risultato è un miglioramento della produzione di forza, a parità di altri stimoli indotti – ovvero gli esercizi.
Quella che seguirà è l'elaborazione di una serie di esercizi in circuit training specifica per pedana vibrante, dotata di un discreto grado di intensità, indirizzato alla tonificazione generale (total body) e soprattutto del core.
Indicazioni generali
- Fase di riscaldamento
- Middle squat e defaticamento, massaggio di almeno 60"
- Ripetere il circuito almeno due volte, con l'obbiettivo di arrivare al terzo
- Nessuna pausa tra gli esercizi, pausa di almeno due minuti alla fine di ogni circuito
- Evoluzione dinamica direttamente proporzionale all'incremento delle capacità organiche.
Esercizio 1: Affondi Esercizio verticale statico
L'arto inferiore sulla macchina è flesso a 90° con la gamba "ginocchio-caviglia" perfettamente verticale ed il peso è distribuito su tutto il piede. L'arto inferiore sulla swiss ball è flesso a 90° con una forte pressione verso il basso, con contrazione volontaria del gluteo. Arti superiori in trazione sui nastri, perfettamente verticali.
Esercizio 2: Pettorali Esercizio orizzontale
Piedi in appoggio alla larghezza delle spalle sulla palla in zona discendente. Mani in appoggio sulla macchina in posizione leggermente più ampia della larghezza delle spalle. Mani intraruotate di 45°. Evoluzione dinamica.
Esercizio 3: Glutei- Addominali Posizione seduta su palla in fase discendente
Piedi in appoggio sulla macchina alla larghezza delle spalle, extraruotati. Segmento articolare perfettamente verticale. Elastico in tensione massima appena sotto l'articolazione del ginocchio. Arti superiori distesi sopra la testa, con palla medicale. Evoluzione dinamica.
Esercizio 4: Tricipiti Posizione orizzontale
Presa solida sulla macchina, flessione a 90° delle braccia, gambe tese, in appoggio sulla palla, alla larghezza delle spalle. Evoluzione dinamica.