Se il cuore batte meno si vive più a lungo:
Tartaruga |
150 anni di vita |
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Elefante |
30 battiti al minuto |
70 anni di vita |
Cavallo |
44 battiti al minuto |
40 anni di vita |
Mucca |
65 battiti al minuto |
22 anni di vita |
Maiale |
70 battiti al minuto |
25 anni di vita |
Balena |
80 battiti al minuto |
20 anni di vita |
Cane |
90 battiti al minuto |
15 anni di vita |
Gatto |
150 battiti al minuto |
15 anni di vita |
Scimmia |
190 battiti al minuto |
15 anni di vita |
Coniglio |
205 battiti al minuto |
9 anni di vita |
Criceto |
450 battiti al minuto |
3 anni di vita |
Colibrì |
600 battiti al minuto |
0,5 anni di vita |
Uomo |
< 60 battiti al minuto |
35 o 40 anni di vita alla fine del XVIII secolo; |
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Normale |
60-100 battiti al minuto |
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> 100 battiti al minuto |
Per mantenere in salute il proprio cuore e risparmiargli qualche battito, è importantissimo praticare un'attività motoria regolare: svolgere trenta, quaranta minuti di esercizio fisico, per quattro o cinque volte alla settimana, rappresenta un approccio ideale per diminuire la propria frequenza cardiaca a riposo, anche di 10 battiti al minuto.
L'intensità di lavoro ideale è pari al 70% della frequenza cardiaca massima; se non si dispone di un cardiofrequenzimetro, questa soglia si può calcolare sottraendo la propria età dal valore fisso 220, moltiplicando poi il risultato per 0,7.
Non sortiscono invece alcun effetto protettivo sul cuore gli sforzi fisici brevi ed intensi, che possono addirittura diventare pericolosi per le persone con uno o più fattori di rischio cardiovascolare.