Float Fit, Allenamento a Filo d'Acqua: Cos'è e Esercizi

Float Fit, Allenamento a Filo d'Acqua: Cos'è e Esercizi
Ultima modifica 30.05.2022
INDICE
  1. Cos’è il Float Fit
  2. Float Fit: Esercizi
  3. Benefici del Float Fit

In estate la voglia di fare attività fisica aumenta anche in molte persone normalmente sedentarie, che però il più delle volte cercano discipline che coniughino sport e divertimento.

Particolarmente in voga quelle acquatiche, tra cui quest'anno spicca il Float Fit, una sorta di fitness galleggiante.

Cos’è il Float Fit

Il Float Fit è una disciplina acquatica nata in Gran Bretagna e ideata da due sportivi appassionati di modalità fitness all'avanguardia: la velista Leila Francis Coleman e il rugbista Tom Whelan.

La loro idea, divenuta quella di base del Float Fit, era di portare le persone a eseguire i classici esercizi a terra su una superficie che fluttuasse sull'acqua, sfruttando così anche le potenzialità di questo elemento.

A rendere tutto ciò possibile è stata l'azienda britannica Aquaphysical, che ha creato e brevettato i materassini galleggianti Aquabase, molto simili a tavole da surf ma che non sono liberi di muoversi ovunque ma si agganciano alle corsie della piscina. Costruiti con un PVC ad alta resistenza, la tecnologia alla base che li caratterizza è la stessa delle imbarcazioni militari gonfiabili ad alta velocità.

Questo allenamento non si può praticare solo in piscina ma anche al mare o al lago, purché si riesca ad ancorare il materassino da qualche parte e che la superficie dell'acqua sia piatta e senza come quella di una vasca.

Queste invece le attività cardio più comuni.

Anche saltare la corda è un'attività cardio.

Per allenarsi divertendosi ottimo il Super Jump Fitness.

Ottima anche la combinazione pilates e camminata.

Per allenare la mente, invece, ottimo il fitness cognitivo.

Float Fit: Esercizi

Il Float Fit non prevede l'esecuzione di esercizi prestabiliti ma si limita a trasportare su una base fluttuante quelli che normalmente si svolgono a terra, e questo lo rende uno sport adatto a tutti senza contro indicazioni.

Ogni persone, infatti, può scegliere gli esercizi da compiere in autonomia e anche i corsi esistenti nelle piscine che li propongono sono divisi per livello di difficoltà e capacità di partenza dei partecipanti.

Quelli che si prestano maggiormente ad essere inseriti in un workout sul filo dell'acqua sono soprattutto esercizi volti al potenziamento muscolare come squat, affondi, addominali o burpess, ma non esistono preclusioni. Si possono infatti anche svolgere movimenti meno impegnativi che attingono dallo Yoga o dal Pilates e privilegiano lo stretching, la percezione corporea e lo scioglimento delle tensioni muscolari.

Anche se non esiste una regola precisa, solitamente le lezioni hanno una durata media di mezz'ora per i principianti, ma possono diventare più lunghe con l'acquisizione di una maggiore padronanza della disciplina. Eseguendo esercizi di intensità moderata si bruciano in media 400-500 calorie, ma aumentando la difficoltà è possibile arrivare anche fini a 900 calorie nello stesso lasso di tempo.

Tutte le lezioni iniziano con una fase di riscaldamento muscolare in acqua e terminano con qualche minuto di recupero defaticante.

Durante tutta la durata della lezione è fondamentale respirare in modo corretto e non eccedere troppo con la difficoltà degli esercizi, onde evitare di andare in apnea, ovvero in calo di ossigeno. Se ci si sente in difficoltà meglio fermarsi per fare una piccola pausa e riprendere quando la respirazione risulta meno difficoltosa.

A fine lezione è necessario bere acqua o bevande sportive ricche di sali minerali per reintegrare i liquidi dispersi con la sudorazione, mentre prima meglio non fare pasti troppo pesanti, ma solo piccoli spuntini, per esempio a base di banana o della frutta secca.

Per praticare Float Fit è consigliabile indossare costumi sportivi, così da essere liberi nei movimenti.

Benefici del Float Fit

Anche se viene definita una disciplina acquatica, il Float Fit non prevede il contatto diretto con l'acqua, se non a volte in fase di riscaldamento, ma beneficia di questo elemento in modo indiretto.

Per evitare di cadere in vasca, evento in realtà piuttosto comune tra i principianti e parte integrante dell'allenamento stesso, si deve infatti sempre mantenere il controllo del proprio baricentro e della distribuzione del peso, e questo porta a migliorare l'equilibrio e di conseguenza ad acquisire una maggiore stabilità, coordinazione, corporea, flessibilità, fluidità delle articolazioni e allineamento della colonna e resistenza fisica.

Inoltre, grazie all'instabilità della base si allenano i muscoli di molte parti del corpo, soprattutto arti inferiori e core, ovvero la zona centrale di schiena e addome. La pressione esercitata dell'acqua, infatti, amplifica gli effetti di ogni esercizio, creando intensità diverse a seconda delle sequenze svolte e del ritmo musicale sempre presente che le accompagna, costringendo il corpo a lavorare di conseguenza.

Questa disciplina migliora anche l'attività cardiovascolare e la capacità di concentrazione e la propriocezione, ovvero la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio circostante.

Attraverso questa disciplina si riduce anche il rischio di infortuni grazie al fatto che, muovendosi sulla superficie acquatica, le articolazioni non sono soggette all'impatto che potrebbe dare loro la superficie dura del terreno. Questa caratteristica la rende anche ideale per le persone che si trovano a gestire un recupero dopo un evento traumatico, un infortunio o un intervento chirurgico.

Allenandosi costantemente è possibile anche raggiungere la fitfullness.

Attenzione però a non allenare gli stessi muscoli due giorni consecutivi.

A volte la massa muscolare non aumenta nonostante l'allenamento, ecco perché.

Ma per risultati visibili è meglio fare un allenamento total body o specifico per fasce muscolari?