Allenamento per i turnisti: che effetti ha?

Il lavoro a turni è ormai molto comune e non si limita all'industria pesante e ai servizi di emergenza; sembra ormai toccare sempre più anche la categoria dei lavoratori d'ufficio, dei commessi e l'intero mondo dei servizi.
D'altro canto, sul piano statistico, il lavoro a turni è significativamente correlato ad un aumento del peso e del BMI (riferiti alla sola massa grassa), alla prevalenza di obesità e ad altri problemi di salute – come le patologie metaboliche (ipertensione, dislipidemie, diabete mellito tipo 2 ecc.), disturbi del sonno e dell'umore.
Un interessante lavoro del 2009, intitolato "Exercise, Energy Balance and the Shift Worker" (Greg Atkinson, Sarah Fullick, Charlotte Grindey, Don Maclaren, and Jim Waterhouse) ha esaminato i disturbi comportamentali e biologici che si verificano più frequentemente nei turnisti, l'impatto sull'attività fisica, sul tempo libero e sull'equilibrio energetico.

Allenamento nei turnisti: ha gli stessi effetti?
Il lavoro a turni influenza gli effetti dell’allenamento? In che modo?
Il lavoro a turni sembra influenzare negativamente la pratica di sport e i vantaggi che se ne possono trarre.
Per prima cosa, il lavoro a turni tende a ridurre le opportunità di praticare esercizio motorio e, soprattutto, di partecipare a veri e propri sport.
Inoltre, nei turnisti che sono in grado di cimentarsi regolarmente nell'attività fisica, se l'esercizio viene svolto in "orari insoliti" e/o se il turnista è privato del sonno, la risposta biologica (quindi anche il recupero e la supercompensazione) può risultare alterata. Questo può a sua volta determinare una riduzione della compliance.
Nei turnisti, gli effetti benefici dell'esercizio motorio sul controllo della massa corporea e sulla qualità del sonno, così come la relazione tra durata del sonno e obesità, non sono stati confermati.
I turnisti che si allenano hanno un miglior ritmo circadiano?
Pare di no. Non esistono prove che l'esercizio possa modificare positivamente il ritmo circadiano ottenendo una migliore tolleranza ai turni.
Dieta nei turnisti: come e perché è diversa
Il lavoro a turni influenza l’alimentazione? In che modo?
D'altro canto, l'apporto energetico totale e la composizione dei pasti dei turnisti non sembrano essere influenzati né positivamente, né negativamente dal lavoro a turni.
La frequenza dei pasti è generalmente ridotta, ma gli spuntini aumentano considerevolmente durante il turno di notte.
La spiegazione è multifattoriale, e da ricercare soprattutto in: indisponibilità dei cibi preferiti sul posto di lavoro, mancanza di tempo e ridotto desiderio di mangiare certi cibi di notte.
Si riducono anche i pasti conviviali in famiglia.
Le risposte metaboliche al cibo dei turnisti vengono alterate dalle interruzioni del sonno e dal continuo mutamento dei ritmi circadiani.
Al momento non è noto se, sul metabolismo umano, esistano interazioni tra i tempi o il contenuto dell'assunzione di cibo, e l'attività fisica dei turnisti.
Dieta e sport migliorano la capacità di lavorare facendo i turni?
Esistono pochi studi randomizzati e controllati sull'efficacia dell'attività fisica o degli interventi dietetici nei turnisti.
Sono stati riportati alcuni effetti favorevoli di tali interventi sui livelli di affaticamento sul lavoro, ma gli esiti biologici e comportamentali sulla salute e sull'equilibrio dietetico nel lungo termine sono ancora poco approfonditi.