Fitness terapia: l’attività motoria è una potente arma conto lo stress, l’ansia e la depressione

Fitness terapia: l’attività motoria è una potente arma conto lo stress, l’ansia e la depressione
Ultima modifica 11.06.2024
INDICE
  1. Cos'è lo stress? Facciamo chiarezza
  2. Terapia motoria per il benessere mentale: come e quanto muoversi
  3. Conclusioni

benefici fisici dell'attività fisica regolare, in particolare dell'esercizio aerobico, sono ormai ampiamente consolidati.

Oggi sappiamo tuttavia che l'esercizio motorio auspicabile determina anche una lunga serie di vantaggi psicologici ed emotivi, dipendenti e indipendenti dall'impatto muscolare, metabolico, endocrino.

In questo breve articolo parleremo proprio di questo aspetto, illustrando "come" e "quanto" l'allenamento possa migliorare la qualità della vita, agendo sul miglioramento del tono dell'umore e sulla riduzione dello stress mentale.

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Cos'è lo stress? Facciamo chiarezza

Spesso usiamo il termine "stress" in modo improprio.

Una prima distinzione da fare è tra le parole stressor e stress.

  • Lo stressor è l'agente stressante;
  • Lo stress, che in inglese significa "sforzo", è la risposta generica che il nostro corpo oppone all'agente stressante.

Il cervello e l'organismo si sono evoluti per reagire alle condizioni "naturali" di stress (eustress), ma, probabilmente, non in maniera specifica alla tipologia e alla quantità alle quali siamo oggi sottoposti continuamente.

Infatti, le condizioni di stress innescano una serie di risposte generiche, di natura endocrina e nervosa, che servono per diventare più vigili, più reattivi, per non avere sonno, per non avvertire la pulsione sessuale, per sentire meno il dolore, per non sentire l'appetito o, al contrario, per mangiare con voracità.

Se ci facciamo caso, molte di queste condizioni sono considerate veri e propri sintomi da stress. In natura, quando il problema è "reale", lo stress può salvarci la vita. Oggi come oggi, quando la maggior parte dello stress è causato da emozioni inutilmente o eccessivamente o non ragionevolmente disagevoli (distress), la mente e l'organismo non trovano una "soluzione reale", sottoponendo il corpo a un logorio che possiamo definire cronico.

Terapia motoria per il benessere mentale: come e quanto muoversi

Per valutare correttamente come e quanto muoversi al fine di trarre il maggior vantaggio possibile dalla terapia motoria, è bene fare riferimento alla bibliografia scientifica.

Un interessante studio intitolato "Regular Physical Activity, Short-Term Exercise, Mental Health, and Well-Being Among University Students: The Results of an Online and a Laboratory Study" - Cornelia Herbert, Friedrich Meixner, Christine Wiebking, e Verena Gilg - Front Psychol. 2020; 11: 509. Published online 2020 May 26 – ha esaminato l'impatto dell'attività motoria sulla condizione psicologica di 185 studenti universitari, maschi e femmine, con età da 24 a 33 anni.

È risultato che l'allenamento aerobico (più o meno quotidiano) di breve durata, con intensità da bassa a moderata, può essere addirittura più efficace nel promuovere la salute e il benessere mentale rispetto agli interventi cognitivi.

Sono stati utilizzati esercizi a corpo libero, da svolgere sotto la soglia anaerobica. Ecco alcuni esempi:

Ovviamente, nulla toglie di potersi muovere di più e in modo diverso. Lo studio ha voluto esaminare l'impatto di un protocollo "fattibile" per tutti, anche perché, lo ricordiamo, l'attività sportiva avanzata può anche risultare "un'arma a doppio taglio", divenendo essa stessa motivo di impegno psicologico e stress.

Conclusioni

Vista la crescente incidenza dei disagi emotivi anche nei gruppi di popolazione più giovani, l'approfondimento ha suggerito che la terapia motoria dovrebbe essere incorporata nella routine quotidiana e promossa a livello istituzionale.

Un valido intervento potrebbe essere di fornire gratuitamente dei video tutorial online, consentendo agli studenti di praticare questi esercizi nel comfort delle proprie case, nel momento più conveniente – anche se ciò pregiudicherebbe molto l'aspetto sociale dell'attività fisica.

È finalmente giunto il momento di riconoscere che l'esercizio deve occupare un ruolo fisso nella quotidianità delle persone, a tutte le fasce d'età.

Questo perché lo stile di vita collettivo è cambiato (drammaticamente) nell'ultimo mezzo secolo, rendendo gran parte delle persone da sedentarie a "pressoché immobili", con tutte le conseguenze negative che ben conosciamo – obesità, malattie metaboliche, tumori, patologie ortopediche, stress, ansietà, depressione ecc.

Rimane davvero complesso rimpiazzare un normale livello di attività fisica (ad es. 2 ore di camminata al giorno) con l'allenamento sportivo o fitness. Tuttavia, è oggettivamente l'unica strada possibile per garantire lo stato di salute psico-fisico nella popolazione generale.

Muoversi non dovrebbe essere più un'opzione, ma un diritto e un dovere per ognuno di noi.

Autore

Dott. Riccardo Borgacci

Dott. Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer