
Ginadromorfina
La ginandromorfia è un fattore che, per alcuni, inciderebbe sul biotipo morfologico.

Quanto andremo a sviluppare ha una semplice funzione descrittiva e non prende alcuna posizione in merito all'argomento. L'esistenza o meno della ginandromorfia e del coefficiente G, o della loro importanza nel bodybuilding o nella cultura estetica in generale, dovrà essere valutata autonomamente.
Questo perché non stiamo parlando di scienza della genetica, ma di teorie sull'ottimizzazione dell'allenamento e della nutrizione di derivazione principalmente "culturistica"; non è detto che questi concetti siano scientificamente condivisibili.
Biotipo Morfologico
Nell'ambito della cultura estetica, per biotipo morfologico si intende l'omogeneità (dovuta a fattori genetici) a uno specifico criterio fisico che è il tipo costituzionale, cioè l'insieme delle caratteristiche fisiologiche e mentali.
Nella scienza della genetica propriamente detta invece, il biotipo morfologico è sinonimo di linea pura, una nozione ben più specifica e complessa. La differenza tra i due approcci è determinante e non dev'essere ragione di equivoco concettuale.
Alcuni sostengono che in base al biotipo morfologico si possano creare allenamenti e diete più specifici, dai quali trarre maggiori vantaggi sia in termini applicativi (compliance) sia di risultati. Da qui, l'importanza del coefficiente G o ginandromorfia.
Grado di Coefficiente G
Secondo alcuni, tra i vari aspetti che dovrebbero essere considerati in ambito di analisi biotipologica nella pianificazione di un programma di allenamento vi è il grado di coefficiente G, sia dell'uomo che della donna. La lettera "G" sta, ovviamente, per ginandromorfia.
Nel corso dello sviluppo fetale, il corpo umano è "fisicamente femminile", e il sesso definitivo si instaura man mano che l'embrione si sviluppa – ovviamente, a livello genotipico il sesso è già determinato. Tuttavia, seppure le specifiche caratteristiche sessuali siano destinate a diventare predominanti e funzionali, in tutti i corpi rimangono "tracce" di quelli che sono i caratteri secondari dell'altro sesso. Sia tra i maschi che tra le femmine ci possono quindi essere soggetti che presentano un elevato coefficiente G.
I maschi mostreranno lineamenti più affini al sesso femminile e le donne appariranno maggiormente androgine. Attenzione però, non si sta parlando di identità o preferenze sessuali, né di virilità o femminilità, ma solo di aspetti morfologici. Questi archetipi sono tuttavia molto meno comuni di quanto si creda.
Di seguito (Tabella 1 e 2), per maggiore chiarezza, descriveremo le caratteristiche di due soggetti, uno maschile e l'altro femminile, che presentano un elevato coefficiente G. Ovviamente si tratta di esempi estremi, tuttavia alcuni degli aspetti elencati non sono così difficili da riscontrare.
I personal trainer lo sanno bene, non è assolutamente raro trattare un uomo che presenti una scarsa muscolarità e una distribuzione di grasso prevalentemente localizzata nell'area dei fianchi, delle cosce, dei glutei e/o dei pettorali, o donne muscolose, con maggior deposito adiposo addominale, scarse natiche e seni altrettanto carenti.
Caratteristiche associate a coefficiente G nell'uomo | |
Lineamenti | Femminili, più dolci, tondeggianti, piccoli |
Spalle | Lievemente arrotondate |
Ciglia | Lunghe |
Braccia | Relativamente gracili e molto meno sviluppate rispetto alle gambe |
Ossa | Per la maggior parte piccole |
Fianchi | Larghi |
Cassa Toracica | Stretta |
Natiche | Piene e tondeggianti |
Addome | Sporgente per la maggior lordosi |
Vita | Alta |
Cosce e polpacci | La linea esterna delle cosce e quella interna dei polpacci sono prominenti |
Osservati da vicino presentano una struttura fisica a forma di "clessidra", meno peli su tutto il corpo, morbidezza sottocutanea di tutto il corpo ed un accenno di adipe in corrispondenza del pettorale seno.
Caratteristiche associate a coefficiente G nella donna | |
Lineamenti | Mascolini, più marcati |
Spalle | Rettangolari |
Ciglia | Scarso |
Braccia | Robuste, relativamente lunghe rispetto alle spalle |
Ossa | Grandi e ben formate |
Fianchi | Stretti |
Cassa Toracica | Ampia |
Natiche | Muscolose |
Addome | Piatto e robusto |
Vita | Bassa |
Cosce e polpacci | Muscolosi |
Osservati da vicino presentano una struttura fisica di forma "squadrata o cuneiforme", inoltre si nota l'abbondanza di peli secondari con una certa compattezza e tonicità.
A Cosa Serve
La ginandromorfia può darci alcune indicazioni per determinare aspetti utili a definire l'allenamento. Ovviamente, non si può concepire una scheda tenendo in considerazione il solo grado di coefficiente G.
Come va trattato un coefficiente G elevato?
La risposta sta nella "modulazione", utile a riequilibrare le caratteristiche morfologiche "potenziando" i distretti più deficitari.
Trattamento della ginandromorfia nell'uomo
Nell'uomo, ad esempio, si possono inserire allenamenti più indicati per tentare di ottimizzare la produzione di testosterone e la sensibilità recettoriale agli stessi – ammesso che sia possibile in misura significativa – con conseguente beneficio sotto l'aspetto del deposito adiposo e della crescita muscolare. Ciò è possibile attraverso l'esercizio di tutto il corpo con gli opportuni esercizi e ad elevata intensità – High Intensity Training (HIT).
Se da un lato è possibile incrementare il testosterone circolante e la sensibilità recettoriale attraverso l'allenamento di muscolazione (ipertrofia o massa muscolare), dall'altro questi ultimi hanno un numero geneticamente determinato; non è quindi detto che avvenga una modifica apprezzabile, perché su tal ultima caratteristica non è possibile intervenire. Il più delle volte però, gli effetti sono positivi.
Per approfondire: Testosterone e AllenamentoTrattamento della ginandromorfia nella donna
Qui la faccenda si complica, perché gli ormoni sessuali femminili sono gli estrogeni. Essi non possono essere alterati con l'allenamento o l'alimentazione in misura apprezzabile, e anzi ciò sarebbe un problema. Al contrario, come abbiamo visto l'allenamento non fa altro che incrementare il testosterone circolante, quindi l'unico accorgimento utile è di tentare di sviluppare la muscolatura carente in maniera selettiva isolandola. Gli esercizi di isolamento hanno infatti un impatto inferiore sui livelli dell'androgeno steroideo.
Nella donna si può al massimo ottenere un'armonizzazione del rapporto tra massa magra e grassa o delle proporzioni corporee – ad esempio sviluppando i glutei e riducendo il grasso addominale – migliorando l'estetica e la femminilità.