Non esistono ragioni per le quali un soggetto diabetico senza controindicazioni specifiche (ad es. complicazioni avanzate) non possa allenarsi in palestra. Anzi, l'attività sportiva è fondamentale per migliorare la sensibilità insulinica e la gestione metabolica dei carboidrati alimentari.
Attenzione! in caso di diabete è indispensabile consultare un medico per accertarsi di avere l'idoneità fisica ad allenarsi. Non bisogna sottovalutare questo aspetto perché è molto importante per la propria sicurezza.
Quale è lo sport migliore per abbassare la glicemia?
Lo sport migliore per il diabete è quello che la persona pratica più volentieri, più spesso e più a lungo. Inutile sforzarsi di praticare attività "miracolose" se, dopo un mese, le si abbandonerebbero.
Detto questo, in una visione ipotetica, bisognerebbe praticare sia allenamento aerobico di resistenza a media intensità, sia esercizio di forza resistente di intensità sostenuta.
- Il primo partecipa ad aumentare il costo calorico e a gestire meglio i carboidrati della dieta; se l'intensità è media, migliora anche la sensibilità insulinica.
- Il secondo migliora la forza e il trofismo muscolare ma, soprattutto, la sensibilità insulinica - a patto che la quantità di esercizio complessivo sia adeguata.
Le due attività possono essere svolte separatamente, con sedute dedicate, o assieme, con allenamenti misti.
Lavorare con un personal trainer può essere di aiuto? Benefici
Sì, il contributo di un personal trainer è sempre di aiuto; in particolare, può enfatizzare i risultati dell'allenamento nei soggetti non condizionati e senza storia sportiva alle spalle.
Vediamo quali benefici si possono trarre dall'esercizio fisico con l'aiuto di un buon personal trainer:
- il corpo di un soggetto allenato usare meglio l'insulina, grazie a una maggior sensibilità all'insulina. Il personal trainer è in grado di farci progredire senza intoppi, guadagnando quanto prima questi risultati
- l'organismo, consumando più calorie provenienti dallo zucchero dei muscoli, usa i carboidrati dei pasti per ricostituire queste riserve. Il personal trainer è in grado di inserire la giusta quantità di esercizio aerobico, più dispendioso, per ottimizzare il migliorando la gestione degli zuccheri alimentari
Nota: come risultato di entrambi, migliorano sia la glicemia a digiuno, sia la glicemia post-prandiale, che HbA1c (parametro di riferimento della gravità del diabete).
- l'allenamento con i pesi migliora il trofismo muscolare e la forza, anch'essi indispensabili sia alla funzionalità, sia al ripristino dei parametri metabolici. Il personal trainer saprà quali esercizi inserire e quanto usarli nella scheda, per migliorare la condizione motoria generale
- l'allenamento migliora anche la pressione sanguigna e la colesterolemia, fattore di rischio importantissimo per gli eventi cardiovascolari nel diabete. Anche in questo caso, una progressione allenante ragionata dal personal trainer aiuta a trovare il giusto carico allenante e a prevenire gli infortuni che potrebbero obbligare allo stop
- l'esercizio, se abbinato a una dieta ipocalorica, facilita il dimagrimento. Nel diabete tipo 2, il sovrappeso è il principale fattore di rischio. Tuttavia, non bisogna esagerare. Ecco perché il personal trainer saprà quanto fare allenare i suoi pazienti anche in base allo stile alimentare, per evitare di deperirne l'organismo e indurre fame eccessiva.
Gli altri benefici dell'allenamento sono di natura generica e, anche se dipendono comunque dalla buona pianificazione dell'allenamento, non sono direttamente riconducibili all'aiuto di un personal trainer:
Conclusioni
Chi ha il diabete non solo potrebbe andare in palestra, ma "dovrebbe".
L'attività desiderabile è di tipo misto, alla quale potrebbe partecipare l'aiuto di un personal trainer. Egli può ottimizzare i risultati del lavoro.
Si consiglia di ottenere un certificato medico sportivo, per avere maggiori garanzie di non incorrere in complicazioni da sforzo.