La pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, meglio nota come cellulite, è una patologia che indica una condizione alterata dell'ipoderma, un tessuto sottocutaneo e costituito prevalentemente da cellule adipose.
L'ipoderma è un tessuto attivo poiché il suo metabolismo è legato al bilancio calorico. Esso svolge le seguenti funzioni:
- Riserva energetica:
- Lipolisi: scioglie i grassi quando il bilancio calorico è negativo
- Liposintesi: deposita i grassi quando il bilancio calorico è positivo;
- Eendocrina: comunica con il sistema nervoso centrale sullo stato nutrizionale grazie soprattutto all'ormone leptina, modulando la fame e la sazietà in cronico. Secerne anche molecole infiammatorie;
- Protezione meccanica: dagli urti;
- Termoisolante, ecc.
L'abbondanza del pannicolo adiposo nell'ipoderma dipende dalla costituzione del soggetto, dal suo equilibrio ormonale, dalle sue abitudini alimentari, dal sesso e dall'età.
Nella donna si distribuisce principalmente nel distretto inferiore del corpo, ai fianchi e ai glutei, zone queste che presentano maggiore sensibilità verso l'azione degli ormoni femminili estrogeno e progesterone.
L'attività metabolica dell'ipoderma funziona a "regime" quando viene mantenuta una buona microcircolazione della massa adiposa e una diffusione regolare delle molecole di grasso, i trigliceridi.
I fattori che influiscono negativamente sulla microcircolazione del tessuto adiposo causano disfunzioni a carico dell'ipoderma e del tessuto sovrastante, il derma.
La cellulite inizia a manifestarsi con la degenerazione della microcircolazione del tessuto adiposo - anche se sono coinvolti anche il ritorno venoso e la circolazione linfatica, in genere a monte di questa situazione - con conseguente alterazione delle sue funzioni metaboliche.
Cause della cellulite
All'origine della cellulite c'è un insieme di fattori genetici, ormonali e vascolari, aggravati da vita sedentaria, stress e cattive abitudini alimentari e comportamentali.
- Fattori genetici: all'origine della cellulite esiste una predisposizione genetica legata a fattori come una maggiore attività ormonale, una fragilità capillare e una cattiva circolazione.
- Profilo ormonale: l'eccessiva attività degli ormoni sessuali femminili comporta ritenzione idrica.
- Alterazione del ritorno venoso e/o insufficienza venosa: la circolazione venosa riporta il sangue al cuore. A livello degli arti inferiori, alcuni fattori facilitano questo trasporto: la compressione muscolare, l'elasticità dei vasi e la presenza di valvole - lungo il decorso dei vasi - che impediscono il reflusso del sangue. Quando subentrano condizioni che interferiscono sul funzionamento di questa serie di fattori si assiste ad un rallentamento del circolo sanguigno, una stasi che favorisce l'insorgere della cellulite.
- Insufficiente riassorbimento linfatico e/ insufficienza linfatica: anch'esso responsabile di ritenzione idrica, soprattutto in associazione alla condizione precedente, è responsabile di un accumulo di liquidi che ostacola l'omeostasi del tessuto adiposo.
- Micro-vascolarizzazione compromessa: si tratta sempre di un fattore vascolare, ma è legato all'irrorazione capillare del tessuto adiposo. Anch'essa, quando troppo debole, è responsabile di cellulite, perché non supporta a sufficienza il metabolismo del tessuto e può portare a un'insufficiente scambio;
- Stress: vita frenetica, eccessiva fatica fisica e psichica e scarso riposo notturno sono tutte condizioni che, associandosi ad altri fattori, contribuiscono a determinare l'insorgenza della cellulite.
- Cattive abitudini: scarpe inadatte, come quelle con tacchi alti e punte strette, e vestiti troppo stretti, alterano la postura ed ostacolano la circolazione sanguigna e linfatica.
Come evolve la cellulite? Gli stadi
In condizioni normali il tessuto adiposo è ben irrorato da sangue e i capillari, decorrendo vicino alla membrana degli adipociti, permettono corretti scambi metabolici.
Gli stadi di evoluzione della cellulite sono quattro e vanno dal primo all'ultimo in ordine di gravità.
- Stadio 1: si verifica un'iniziale alterazione della microcircolazione sanguigna. I vasi presentano un'anormale permeabilità della parete e ciò causa trasudazione del plasma, con ristagno e accumulo negli spazi interstiziali. E' caratterizzato da edema e può considerarsi uno stato reversibile.
- Stadio 2: aumentano i fenomeni che caratterizzano il primo. Diminuiscono ulteriormente gli scambi e si verifica anche un ristagno di tossine. La pelle diventa pallida, ipodermica e pastosa.
- Stadio 3: si formano dei micronoduli che ostacolano ulteriormente gli scambi metabolici, causando una distruzione lenta e progressiva del tessuto connettivo del derma. La pelle presenta il classico aspetto a buccia d'arancia.
- Stadio 4: i micronoduli diventano macronoduli, facilmente riconoscibili alla palpazione. Si verifica una fibrosi del tessuto connettivo, cioè un aumento del tessuto fibroso come risposta all'infiammazione del tessuto circostante. L'aspetto a buccia d'arancia della pelle diventa molto marcato, la pelle è pallida, ipotermica e dolorosa. Questo stadio può considerarsi irreversibile.
Tipi di cellulite
- Cellulite compatta: colpisce soprattutto soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica poco mobile. E' dura e dolorosa alla palpazione, si localizza su ginocchia, cosce e glutei.
- Cellulite molle o flaccida: Colpisce in genere soggetti con tessuto ipotonico, quindi persone di mezza età o che variano di peso troppo velocemente o in maniera non equilibrata. Si localizza all'interno delle cosce e delle braccia. Nei tessuti colpiti si nota la fluttuazione della parte durante la deambulazione oppure passando dalla stazione distesa a quella eretta.
- Cellulite edematosa: Si associa spesso a quella compatta. E' caratterizzata dalla presenza di ristagno liquido dei glutei e del bacino, che conferisce ai tessuti un aspetto gonfio e spugnoso e causa dolore al tatto. Si associa spesso a quella compatta. E' sempre associata ad una cattiva circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori. E' molto dolente al tatto.