Allenamento BIIO e Bioimpedenziometria

Allenamento BIIO e Bioimpedenziometria
Ultima modifica 20.05.2021
INDICE
  1. Introduzione
  2. Allenamento BIIO
  3. Bioimpedenziometria
  4. Correlazione BIIO e BIA
  5. Conclusioni

Introduzione

In questo articolo parleremo dell'allenamento BIIO, una tecnica di allenamento finalizzata alla crescita muscolare del bodybuilder.

Allenamento BIIO e Bioimpedenziometria Shutterstock

Nel dettaglio, cercheremo un'eventuale correlazione tra suoi princìpi teorici e i risultati – in termini di composizione corporeaconcretamente ottenibili sul campo, stimandoli per mezzo dell'ormai nota bioimpedenziometria (BIA).

Allenamento BIIO

Generalità sull’allenamento BIIO

Il BIIO è un metodo di allenamento propagandato in virtù di una potenziale maggior efficacia nei soggetti che non fanno uso di farmaci dopanti (natural).

Ispirato all'Heavy Duty di Mike Mentzer, anche BIIO si basa sulla consapevolezza che un eccessivo carico allenante dovuto a volumi troppo elevati si rivela, il più delle volte, limitante e anzi controproducente.

I princìpi teorici del BIIO sono racchiusi nel suo acronimo: Breve, Intenso, Infrequente, Organizzato.

Ma come valutare, effettivamente, un eventuale plateau o regressione – in termini di sezione trasversa del muscolo – dovuti a questo comune errore di programmazione?

Grazie alle misurazioni antropometriche e alle equazioni di stima della composizione corporea.

Bioimpedenziometria

Generalità sulla bioimpedenziometria

Oltre alle tradizionali valutazioni del peso, delle circonferenze muscolari e delle pliche adipose (plicometria), oggi è particolarmente diffuso l'impiego della bioimpedenziometria (BIA).

Nata con l'obbiettivo di calcolare lo stato di idratazione corporea, oggi la BIA è in grado di stimare la ripartizione intra ed extra cellulare dei liquidi, così come l'entità della massa magra e di quella grassa (in ambito clinico, estetico e sportivo), la massa cellulare (BCM), il metabolismo basale (BMR) ecc.

Tuttavia anche la bioimpedenziometria, come la plicometria, è un metodo a valutazione indiretto. Semplificando in maniera estrema, potremmo dire che:

il suo funzionamento è basato sull'induzione e successiva recezione di un impercettibile stimolo elettrico, da un capo all'altro dell'organismo. Misurando la differenza di questa corrente, ed inserendo i dati all'interno di appositi algoritmi, la BIA ricava poi tutti i parametri del caso.

D'altro canto, anche la bioimpedenziometria presenta un certo "margine" di errore. Paradossalmente, lo stato di idratazione del soggetto costituisce il fattore principalmente limitate ad una corretta stima della composizione corporea generale.

Correlazione BIIO e BIA

BIIO e stato di idratazione

Si ipotizza che il metodo BIIO possa conferire alcuni vantaggi tra i quali, ad esempio, un miglior stato di idratazione e di ripartizione dei liquidi.

Prima di tutto, gli allenamenti ad alto volume favoriscono di più la sudorazione e richiedono, oltre a bere di più, spesso l'integrazione con sali minerali. Questo perché un organismo disidratato, oltre a non essere in salute, mostra prestazioni atletiche inferiori.

In secondo luogo, alcuni sostengono che volumi allenanti eccessivi possano essere responsabili di un maggiore accumulo di liquidi extracellulari. In effetti, alti volumi di allenamento provocano certamente uno stato di infiammazione transitoria maggiore rispetto a sessioni più brevi; si evince, a conti fatti, un leggero aumento del gonfiore sottocutaneo, che tuttavia svanisce nell'arco di poche.

BIIO e body cell mass

La body cell mass – massa cellulare (BCM) – rappresenta la totalità delle cellule viventi metabolicamente attive.

La massa muscolare è il principale costituente della BCM, quindi, analizzando quest'ultima potremmo facilmente stimare l'efficacia dell'allenamento. Se la BCM rimane invariata o peggio tende a ridursi, l'allenamento è senza dubbio inadeguato.

C'è chi sostiene che, all'analisi BIA, riducendo il numero di allenamenti a massimo 2 per settimana, con il minor volume e massima intensità per sessione, si possa riscontrare un aumento della massa cellulare.

BIIO e body cell mass index

La body cell mass index (BCMI) è il rapporto tra la BCM e l'altezza del soggetto; ci fornisce un'informazione più sensibile rispetto a una possibile malnutrizione.

Variazioni verso il basso di questo indice ci fanno capire che il soggetto ha un apporto calorico insufficiente, oppure consuma una quota di proteine o di carboidrati inadeguata alla situazione.

Osservando tale valore, in corrispondenza al peso e alla percentuale di massa grassa, si potranno gestire i parametri dietetici monitorando l'impatto di eventuali modifiche.

Conclusioni

In conclusione, l'utilizzo della BIA nella valutazione dei progressi indotti dal BIIO, può rivelarsi molto utile nel comprendere quanto ridurre il volume allenante e quanto invece aumentare l'intensità.

L'osservazione di certi parametri, come lo stato di idratazione e la ripartizione compartimentale dei liquidi, la BCM e la BCMI, può in tal senso giustificare la scelta di questo sistema a discapito di altri.

Ricordiamo tuttavia che l'attitudine soggettiva ha sempre un'importanza fondamentale e non tutti reagiscono ugualmente agli stessi protocolli.