Allenare i muscoli per combattere le infiammazioni croniche

Allenare i muscoli per combattere le infiammazioni croniche
Ultima modifica 17.02.2021
INDICE
  1. L'attività fisica aiuta a combattere le infiammazioni
  2. Cosa dice la nuova ricerca
  3. Possibili sbocchi di cura
  4. Migliori attività fisiche contro l'artrite reumatoide

Le infiammazioni muscolari possono essere acute o croniche. Quelle appartenenti a quest'ultima categoria, soprattutto con l'avanzare dell'età, possono dare vita a patologie importanti e fastidiose come l'artrite reumatoide o la sarcopenia, ovvero l'atrofia muscolare associata all'invecchiamento.

Una nuova ricerca però, suggerisce che quando vengono allenati, i muscoli sviluppano la capacità di ridurre le infiammazioni.

L'attività fisica aiuta a combattere le infiammazioni

Si sa già da tempo che l'esercizio fisico regolare ha la capacità di aiutare a contrastare diversi effetti dell'invecchiamento. In particolare, rimanere in forma e attivi ridurrebbe le infiammazioni di lunga durata o croniche, note per aumentare il rischio di molte malattie che colpiscono le persone anziane.

Tuttavia, il modo esatto in cui le fibre muscolari attive plachino l'infiammazione non è ancora chiaro. La maggior parte dei ricercatori fino ad ora aveva ipotizzato che l'infiammazione fosse ridotta dal cross-talk molecolare tra le fibre e altre cellule del tessuto muscolare, come le cellule adipose e le cellule immunitarie.

Cosa dice la nuova ricerca

Un nuovo studio condotto dagli ingegneri biomedici della Duke University di Durham (Carolina del Nord) e pubblicato sulla rivista Science Advances suggerisce però che le cellule muscolari siano perfettamente in grado di controllare l'infiammazione da sole.

«Sono molti i processi che si svolgono in tutto il corpo umano durante l'esercizio fisico ed è difficile distinguere quali sistemi o reazioni fisiologiche agiscano in modo specifico sui muscoli», spiega Nenad Bursac, professore di ingegneria biomedica alla Duke University e autore senior del documento di ricerca.

Per concentrarsi esclusivamente sulle cellule muscolari, quindi, il team ha sviluppato muscoli umani in laboratorio, privi di altri tipi di cellule. Al termine dell'esperimento su di esse, ciò che è emerso è che «le cellule muscolari sono in grado di intraprendere da sole azioni antinfiammatorie», ha confermato Nenad Bursac.

Come si è svolta la ricerca

Per simulare l'infiammazione cronica, per 7 giorni i ricercatori hanno contaminato i muscoli coltivati in laboratorio con interferone-gamma, una molecola di segnalazione immunitaria che promuove l'infiammazione ed è collegata a deperimento muscolare e disfunzione. A seguito di questa azione, come previsto, le fibre muscolari si sono ridotte e sono diventate più deboli.

Successivamente, per simulare l'esercizio, gli scienziati hanno inviato una piccola quantità di corrente elettrica attraverso il muscolo e con il passare del tempo hanno riscontrato una crescita muscolare e una riduzione degli effetti di deperimento muscolare e indebolimento dell'interferone-gamma.

Gli scienziati hanno quindi dimostrato che l'interferone-gamma stimola il processo infiammatorio, mentre l'esercizio lo inibisce.

«Non solo abbiamo confermato che l'interferone-gamma funziona principalmente attraverso una specifica via di segnalazione, ma abbiamo dimostrato che l'esercizio delle cellule muscolari può contrastare direttamente questa segnalazione pro-infiammatoria, indipendentemente dalla presenza di altri tipi di cellule o tessuti», afferma Zhaowei Chen, ricercatore nel laboratorio del Prof. Bursac.



Possibili sbocchi di cura

Se i dati della ricerca venissero confermati da ulteriori accertamenti potrebbero rappresentare una svolta scientifica notevole, in grado di influenzare il trattamento dei pazienti.

Due farmaci approvati per l'artrite reumatoide, il tofacitinib (Xeljanz) e il baricitinib (Olumiant), agiscono inibendo la stessa via infiammatoria.

Come test finale delle loro scoperte, i ricercatori della Duke hanno applicato a turno ciascun farmaco ai muscoli cresciuti in laboratorio, scoprendo che entrambi bloccano gli effetti dell'interferone-gamma e, nel processo, prevengono l'atrofia muscolare e la debolezza.

Oltre a esplorare gli effetti antinfiammatori dell'esercizio, dunque, gli autori propongono che gli scienziati possano utilizzare i muscoli coltivati in laboratorio per testare la capacità di altri farmaci di prevenire l'infiammazione cronica. «Questi risultati mostrano quanto possano essere preziosi i muscoli umani cresciuti in laboratorio per scoprire nuovi meccanismi di malattia e potenziali trattamenti. Ci sono buone probabilità che l'esercizio costante combatta l'infiammazione cronica senza sovraccaricare le cellule e forse è proprio grazie a muscoli creati in laboratorio che potremo essere certi di questo e pensare così di inserire ufficialmente l'attività sportiva nei percorsi di cura».

Migliori attività fisiche contro l'artrite reumatoide

Una delle patologie più comuni causate da infiammazioni croniche è l'artrite reumatoide. Ecco alcune attività fisiche che, allenando i muscoli, potrebbero contrastarla.

Stretching

Lo stretching, se svolto ogni giorno e possibilmente al mattino, può alleviare i sintomi dell'artrite reumatoide migliorando la flessibilità, riducendo la rigidità e aumentando la libertà di movimento.

La routine di stretching ideale è diversa per ogni persona e dipende da quali articolazioni sono interessate e da quali sintomi si verificano. Tuttavia, gli allungamenti spesso comportano il movimento lento e delicato delle articolazioni di ginocchia, mani e gomiti e possono essere molto utili.

Allenamento con fascia elastica di resistenza

Usare una fascia elastica di resistenza per tonificare i muscoli è uno dei modi migliori per costruire una massa muscolare solida nel tempo. Gli esercizi che si possono fare con questo attrezzo sono diversi e possono coinvolgere ogni parte del corpo. Per individuare quelli migliori a seconda delle situazioni, l'ideale è affidarsi ai suggerimenti di un fisioterapista.