Generalità
Il vega test è un sistema diagnostico di naturopatia NON riconosciuto dalla medicina tradizionale.
Viene utilizzato per svelare eventuali malfunzionamenti degli organi (reni, fegato, ghiandole endocrine ed esocrine ecc.) o per identificare delle reazioni avverse agli alimenti.
Il vega test è dunque il progenitore degli attuali strumenti per la diagnosi di intolleranze alimentari; tuttavia, il suo principio di funzionamento si basa sulla fisica quantistica, una teoria ad oggi non ancora univocamente accettata dalla comunità scientifica.
Origini
Fu inventato da Shimmel, anche se le varie "scoperte" basilari riferite al suo funzionamento sarebbero imputabili al medico tedesco Reinhold Voll. Egli, solo a metà del secolo scorso, si cimentò in quella che ancora oggi definiscono elettro-agopuntura (E.A.V.).
Voll iniziò valutando la carica elettromagnetica delle zone di agopuntura cinese, rispettivamente comunicanti tramite dei meridiani fissi: 12 secondo la disciplina classica, più altri 8 che scoprì da sé. Questi meridiani collegano gli organi a dei punti di grande sensibilità, lasciando correre una specifica corrente elettrica (oggetto dell'analisi). Standardizzando la valutazione, Voll ideò un particolare metodo diagnostico per identificare le eventuali alterazioni di questa carica elettrica; inoltre, capì (si fa per dire) che ogni organo aveva una particolare frequenza, invece non riscontrabile negli altri. Infine, applicando delle sostanze su questi punti, il medico si rese conto che avvenivano delle reazioni "particolari"; fu così che mise a punto il Test dei Medicamenti.
Solo nel 1976, Shimmel inventò il vero e proprio vega test.
Come Funziona?
Il vega test si basa sul funzionamento di un apparecchio elettronico.
Questo strumento, interagendo attivamente e passivamente con l'organismo umano, dovrebbe fornire dei dati su certi disturbi degli organi (pancreas, fegato ecc.) oppure su varie forme di alterata tolleranza ai cibi.
Il vega test comunica con l'organismo tramite la continuità di un cavo elettrico, all'estremità del quale sono posti due elettrodi; uno si inserisce nello strumento, l'altro viene applicato sulla cute.
Nel vega test è predisposto un alloggio specifico nel quale bisogna caricare delle apposite fiale contenenti un liquido in soluzione. Ad esempio, inserendo la fiala specifica per il fegato ed applicando l'elettrodo in un punto specifico del corpo (sulla pelle), il vega test ne misurerebbe la bioenergetica e capterebbe eventuali compromissioni di questo organo.
Attendibilità
Com'è facilmente deducibile, il vega test non gode di alcuna attendibilità. Per eliminare qualsiasi dubbio, nel gennaio del 2001 è stata pubblicata una sperimentale intitolata "Is electrodermal testing as effective as skin prick tests for diagnosing allergies? A double blind, randomised block design study"; lo studio ha concluso che "i risultati delle prove elettrodermiche non correlavano con quelli dei test cutanei. I test elettrodermici non hanno distinto i soggetti atopici e quelli non-atopici. Nessun elemento del dispositivo Vega test era migliore degli altri e nessun stato atopico di ogni singolo partecipante è stato costantemente diagnosticato".
Il vega test non è quindi un metodo efficace per la diagnosi di disturbi agli organi o di varie intolleranze alimentari.