Turni di lavoro serali: perché è meglio non mangiare

Turni di lavoro serali: perché è meglio non mangiare
Ultima modifica 10.11.2022
INDICE
  1. Introduzione
  2. Perchè non mangiare durante i turni serali
  3. Lo Studio su turni di notte e pasti
  4. Ansia e depressione tra le conseguenze
  5. Aumento zuccheri e disturbi dell'umore

Introduzione

Svolgere professioni che contemplano una organizzazione in turni, e quindi che prevedano anche turni di notte, potrebbe influire negativamente sull'organismo se si conumano pasti nelle ore di buio. La soluzione ottimale sarebbe quella di suddividere i pasti comunque durante le ore diurne per non sviluppare disturbi legati all'orologio biologico, diabete, problemi cardiovascolari ma anche ansia e depressione, anche se questa suddivisione dei pasti non è sempre praticabile. Una ricerca dal titolo «Daytime eating prevents mood vulnerability in night work» pubblicato sulla rivista The Proceedings of the National Academy of Sciences rivela le conseguenze del pasto durante il turno serale.

 

Perchè non mangiare durante i turni serali

  • incrementa il rischio di diabete
  • aumento rischio di patologie cardiovascolari
  • sfasamento dell'orologio biologico di 24 ore
  • incremento di ansia e depressione
  • aumento zuccheri nel sangue
  • aumento del cortisolo
  • aumento disturbi del sonno
  • incremento di peso
  • difficoltà digestive
  • disturbi di carattere gastrointestinale
  • fatica cronica
  • disfunzioni oromali (nella donna)
  • squilibrio mestruale 

Lo Studio su turni di notte e pasti

I ricercatori del Brigham and Women's Hospital di Boston che hanno lavorato allo studio hanno coinvolto quale campione di ricerca 19 adulti sani, maschi e femmine, dividendoli in maniera del tutto casuale in due differenti gruppi sperimentali. Per entrambi, dieta, attività fisica, postura, durata del sonno, condizioni di luce erano praticamente identiche. Uguale anche il turno di lavoro notturno, ricreato in laboratorio agendo sull'orologio biologico dei partecipanti alla ricerca, attraverso uno sfasamento del ritmo circadiano (ciclo sonno-veglia / digiuno-alimentazione e il ciclo esterno luce-buio). La sola differenza era l'orario in cui venivano consumati i pasti: i soggetti di un gruppo consumavano i pasti sia di giorno sia di notte, mentre quelli del secondo gruppo soltanto di giorno. Lo studio con l'esperimento in laboratorio è durato 4 giorni.

Ritmi sonno-veglia: quali sono?

  • ritmi circadiani o nictemerali (nict- notte, -emera giorno) la cui frequenza è di circa un ciclo ogni 24 ore (di fatto tra 20 e 28 ore): alternanza veglia-sonno, ciclo nictemerale della temperatura centrale.
  • I ritmi infradiani, il cui periodo è superiore a 28 ore: i ritmi annuali, stagionali, mensili.
  • I ritmi ultradiani il cui periodo è inferiore a 20 ore.
 

Ansia e depressione tra le conseguenze

I risultati evidenziati dal gruppo di ricercatori ha dimostrato come nel gruppo di persone che hanno consumato i pasti di giorno e di notte sono aumentate ansia (16.1 %) e depressione (26.2%). Maggiore era lo squilibrio dell'orologio biologico, più incrementavano gli stati ansiosi. Questi cambiamenti non sono stati riscontrati tra i partecipanti del secondo gruppo che hanno consumato pasti soltanto nelle ore diurne. La conseguenza di questo esperimento evidenzia come il rischio di sviluppare malattie psichiatriche sia più elevato nei soggetti impiegati in lavori notturni, andando ad inficiare notevolmente sulla qualità della vita dei lavoratori stessi. La desincronizzazione del ritmo circadiano causa inevitabile disturbo dell'orologio biologico. 

La Sindrome del Turnista

Esistono prove evidenti che il lavoro organizzato su turni abbia un impatto significativo sulla salute e sulla qualità di vita del lavoratore (ma anche di eventuali famigliari che devono "tarare" le proprie abitudini in funzione dei turni di lavoro) a causa dell'alterazione dei processi naturali di "disallineamento" del ciclo sonno-veglia dovuto ai ritmi imposti dagli impegni di vita, chiamato in letteratura medica come shift work sleep disorder. Ciò può comportare comunemente:

 

Chi ne soffre maggiormente. La sindrome del turnista è più frequente nei soggetti che lavorano ad orari particolari, soprattutto durante la notte tra le 22 e le 6, come personale medico e paramedico, forze dell'ordine, addetti del settore terziario, portinai notturni.

Aumento zuccheri e disturbi dell'umore

Non solo l'aumento di depressione ed ansia sarebbero la conseguenza dei pasti consumati di notte nei lavoratori in turni serali, bensì anche diversi problemi di salute a carico del sistema cardiocircolatorio ed endocrino. Ad esempio, diversi studi in materia hanno dimostrato che consumare pasti di notte aumenta in maniera sensibile il livello di zucchero nel sangue che, a sua volta, può causare insorgenza di diabete, disturbi metabolici, del sonno, endocrini ed aumento di peso, nonchè depressione e sbalzi d'umore. Le conseguenze, inoltre, peggiorano oltremodo se i pasti consumati con il buio siano ricchi di zuccheri semplici, grassi saturi e scarsità di fibre. Seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, e consumare i pasti solo in orari diurni, contribuisce al miglioramento dello stato generale di salute dei lavoratori notturni ma anche per chi spesso in trasferta per viaggi di lavoro (jet lag) o per tutti i soggetti che soffrono di disordini del ritmo circadiano e di disturbi del sonno.

 

Se si svolge un lavoro sedentario, bisogna muoversi almeno 30-40 minuti al dì per compensare.