Troppe fibre fanno male: integratori di fibre ed effetti collaterali

Troppe fibre fanno male: integratori  di fibre ed effetti collaterali
Ultima modifica 17.05.2023
INDICE
  1. Troppe fibre fanno male?
  2. Effetti collaterali sull'intestino
  3. Effetti collaterali per allergie
  4. Effetti collaterali sull'assorbimento dei farmaci
  5. Conclusioni

L'eccesso di fibre si riflette sull'organismo con un insieme di sintomi riguardanti soprattutto l'apparato gastro intestinale. Si tratta di una condizione frequentemente correlata ai troppi integratori di fibre o, più raramente, ad una dieta sbilanciata perché eccessivamente ricca di residui fibrosi (cruscacereali integralilegumiortaggi e frutta) e verosimilmente povera di acqua.

Troppe fibre fanno male?

Gli integratori di fibre (viscose e non viscose), se assunti nel contesto di un regime alimentare già sufficientemente ricco di residui fibrosi, possono provocare un eccesso di fibre e l'insorgere di alcuni effetti collaterali. Gli integratori di fibre più diffusi sono a base di fibre isolate, ovvero:

Tutti questi integratori di fibre devono essere assunti con abbondante acqua (250ml) e nelle dosi raccomandate in etichetta; troppi integratori di fibre e/o un apporto d'acqua insufficiente nella dieta (tensione addominale, crampi addominaligas in eccesso e diarrea.

Effetti collaterali sull'intestino

Esistono integratori di fibra che, più di altri, determinano l'insorgenza della sintomatologia specifica associata all'eccesso di fibre alimentari: gomma di guar, inulina e oligofruttosio, fruttoligosaccaridipolidestrosioamido resistente e psyllium. In particolare, l'assunzione eccessiva di gomma di Guar e/o psyllium, compresente all'insufficienza di acqua, può determinare l'occlusione intestinale ed il peggioramento della sintomatologia nei soggetti con motilità intestinale già di per sé compromessa. Inoltre, nelle persone affette da poliposi del colon retto, il supplemento di psyllium sembra direttamente correlato all'incremento delle dimensioni degli adenomi precancerosi.

Effetti collaterali per allergie

E' anche opportuno specificare che certi integratori di fibre, pur NON in eccesso, richiedono particolare attenzione a causa del potenziale allergenico. La chitina e il chitosano, ad esempio, che sono estratti dal carapace dei crostacei, possono provocare reazioni allergiche anche molto gravi nei soggetti ipersensibili; lo stesso vale per l'inulina estratta dalla cicoria e per il psyllium contenuto nei "cereali pronti".

Effetti collaterali sull'assorbimento dei farmaci

Ricordiamo inoltre che alcuni integratori di fibre possono avere interazioni farmacologiche negative con determinate molecole farmacologiche; è nuovamente il caso dello psyllium, la cui assunzione compromette l'assorbimento di litiocarbamazepina (Tegretol), digossina (Lanoxin), e warfarin (Coumadin); inoltre, la gomma di Guar rallenta l'assorbimento di digossina, acetaminofene (Tylenol) e bumetanide (Bumex), e diminuisce l'assorbimento di metformina (Glucophage), penicillina, ed alcune formulazioni del gliburide (Glynase). La pectina, invece, riduce l'assorbimento della lovastatina (Mevacor) e probabilmente anche quello di clindamicinatetracicline e digossina.

A scopo cautelativo, si è soliti consigliare una distanza di almeno tre ore tra l'assunzione di un integratore di fibra e quella di un qualunque farmaco.

Conclusioni

Raggiungere i livelli raccomandati scongiurando gli effetti collaterali dell'eccesso di fibre per troppi integratori assunti

I LARN (Livelli di Assunzione giornalieri Raccomandati di Nutrienti per la popolazione italiana) raccomandano di raggiungere un apporto di fibre pari a circa 30 g/die; parallelamente, la Food and Nutrition Board dell'Institute of Medicine (2004) consiglia di rispettare un coefficiente pari a 14 g di fibre ogni 1000 kcal assunte, al fine di abbassare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Lo stesso istituto, per gli adulti con più di 50 anni, suggerisce di mantenere un apporto pari a 38 g/die per gli uomini e 21 g/die per le donne.
Tali apporti sono facilmente raggiungibili con la dieta ma, nel caso in cui si renda necessario, è possibile ricorrere ad integratori di fibre dopo aver CONSULTATO un professionista dell'alimentazione, il quale - mediante l'anamnesi alimentare - potrà stimare la giusta dose giornaliera da assumere senza incorrere negli effetti collaterali di cui sopra.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Laureato in Scienze motorie - indirizzo Tecnico Sportivo Laureato in Dietistica
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer