Spumante - Normative, Categorie, Vitigni e Metodi
Tratto da: Spumanti Italiani: Metodi Denominazioni e Marchi – G. Bussi e A. Maietta – AIS: Associazione Italiana Sommeliers
Cenni Normativi
La regolamentazione dello spumante è gestita dell'Unione Europea e le principali norme sono citate nel Regolamento del Consiglio Comunitario n. 1493/99. Di seguito, sintetizzeremo solo alcune delle informazioni fondamentali:
Il vino spumante (salvo deroga di cui all'articolo 44, paragrafo 3) è il prodotto ottenuto dalla prima o dalla seconda fermentazione alcolica:
- di uve fresche,
- di mosto d'uve
- di vino...
atti a diventare vino da tavola, v.q.p.r.d. (vini di qualità prodotti in regioni determinate) o vini importati [...] caratterizzato (alla stappatura del recipiente) da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla fermentazione e che, conservato ad una temperatura di 20°C in recipienti chiusi, presenta una sovrapressione dovuta al gas in soluzione non inferiore a 3 bar.
Categorie e Tipologie di Vino Spumante
Secondo la legislazione comunitaria, le categorie degli spumanti sono 5:
Spumante | Spumante di qualità (Vsq) | Spumante di qualità di tipo aromatico (Vsaq) | Spumante di qualità prodotto in regioni determinate (Vsqprd) | Spumante di qualità prodotto in regioni determinate di tipo aromatico (Vsaqprd) |
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NOTE | - | - | mosti o mosti di uve parzialmente fermentati e/o vini ottenuti dalle qualità Prosecco. L’aggiunta di sciroppo di dosaggio è vietata |
- | solo mosti o mosti di uve parzialmente fermentati. L'aggiunta di sciroppo di dosaggio è vietata |
Titolo alcolometrico volumico totale del vino base | 8,5% vol. minimo | 9% vol. minimo | - | Zona CIII (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna) 9,5% vol. minimo Altre Zone d’Italia 9% vol. minimo |
- |
Titolo alcolometrico volumico effettivo | 9,5% vol. minimo | 10% vol. minimo | - | 10% vol. minimo | 6% vol. minimo |
Titolo alcolometrico volumico totale | - | - | 10% vol. minimo | - | 10% vol. minimo |
Sovrapressione a 20°C | 3 bar minima | 3,5 bar minima | 3 bar minima | 3,5 bar minima | 3 bar minima |
Sovrapressione a 20°C (in recipienti fino a 25 cl.) | - | - | - | 3 bar minima | - |
Durata del processo di elaborazione | - | - | 1 mese minimo | - | 1 mese minimo |
Durata del processo di elaborazione (in autoclave) | - | 6 mesi minimo | - | 6 mesi minimo | - |
Durata del processo di elaborazione (in bottiglia) | - | 9 mesi minimo | - | 9 mesi minimo | - |
Gli spumanti si differenziano anche in base al grado zuccherino:
- Brut nature, Pas dosé o Dosaggio zero: meno di 3 g/l (vietata l'aggiunta della liqueur d'expedition)
- Extra brut: 0 - 6 g/l
- Brut: meno di 15 g/l
- Extra dry: 12 - 20 g/l
- Sec, Secco o Dry: 17 - 35 g/l
- Demi-sec o Abboccato: 33 - 50 g/l
- Doux o Dolce: più di 50 g/l
Vitigni e Terroir per il Vino Spumante
Per terroir si intende l'insieme degli elementi che consentono di ottenere la materia prima per il vino finale; non solo terreno, quindi, ma anche microclima della zona e qualità del vitigno.
I territori più idonei alla produzione di spumante sono certamente quelli a clima temperato-freddo, con suolo magro e poco profondo, e terreni calcarei o parzialmente argillosi (ma anche ciotolosi e sciolti) con fertilità moderata. E' fondamentale che questi terreni siano a giacitura pedecollinare o collinare con buona esposizione; vengono pertanto esclusi quelli rivolti a nord, in pianura, a fondo valle, leggeri e umidi.
I vitigni per lo spumante si differenziano in base alle caratteristiche che si vogliono ottenere. Quelli tendenzialmente neutri come Pinot e Chardonnay si prestano sia al metodo Classico (Champenoise), sia al metodo Charmat; al contrario, i vitigni aromatici come Moscati e Malvasie, si predispongono prevalentemente al metodo Charmat.
I vitigni utilizzati per la produzione di spumante sono: Pinot nero, Chardonnay, Pinot Bianco e Grigio, Glera (Prosecco), Riesling, Muller-Thurgau, Cortese, Garganega, Verdicchio, Moscati, Brachetto e Malvasie.
Cenni di Produzione
Il vino base per lo spumante viene ricavato da uve di qualità, colte a mano leggermente prima di quelle destinate alla produzione di vino fermo (per garantire una percentuale di acidi). La pigiatura è soffice e se ne ricava il cosiddetto mosto fiore (resa dell'uva in vino non superiore al 60%). Questo mosto si lascia decantare 1 giorno e si lascia fermentare per 25 giorni a basse temperature (18-20°C), previa aggiunta di lieviti selezionati. Per la produzione di spumanti dolci e aromatici si conserva il mosto NON fermentato a freddo (-5°C).
La spumantizzazione prevede una seconda fermentazione in contenitori sigillati. Gli zuccheri, naturali o aggiunti, vengono quindi metabolizzati dai lieviti liberando anidride carbonica che rimane imprigionata e disciolta, legandosi a composti proteici che generano il perlage (file di bollicine).
I tre metodi per la presa di spuma (che NON analizzeremo troppo nel dettaglio) sono:
- Classico (tradizionale in bottiglia o Champenoise)
- Charmat (in grandi recipienti o autoclavi)
- Marone Cinzano (o transfer, in parte in bottiglia e in parte in autoclave)
Metodo Classico o Champenoise per il Vino Spumante
Il metodo Classico o Champenoise è utilizzato in Italia da più di un secolo e mezzo; i primi furono per l'appunto i Gancia (1865). Tuttavia, dal 1994 l'UE ha riservato la dicitura "Metodo Champenois" solo alla produzione di Champagne.
Le fasi sono:
- assemblaggio dei vini base, attentamente ponderato dall'enologo per conferire al prodotto le caratteristiche richieste;
- imbottigliamento in bottiglie di vetro pesanti con aggiunta della "liqueur de tirage" (sciroppo di zucchero + lieviti selezionati e piccole dosi di sostanze minerali e chiarificanti); serramento ermetico con tappi a corona provvisori (destinati a raccogliere i residui), e messa in orizzontale , in locali bui e freschi;
- presa di spuma o prise de mousse (circa 120 giorni): durante questo periodo si svolge la rifermentazione grazie ai lieviti e allo zucchero aggiunti nella fase precedente; all'interno delle bottiglie la pressione deve raggiungere almeno i 5 bar, misurata a 20°C. A questo punto il vino è già spumante e le fasi successive servono per conferire pregio e qualità
- maturazione sulle fecce (di almeno 9 mesi, fino a diversi anni per gli spumanti più pregiati): una volta esaurito lo zucchero, i lieviti muoiono e precipitano sulla parete della bottiglia; periodicamente, le bottiglie vengono scosse per evitare che le fecce si attacchino alle pareti; scopo di questa fase è quello di conferire al vino le sostanze aromatiche derivanti dalla morte e dalla successiva rottura delle cellule del lievito stesso
- reumage sûr pupitres (inclinazione graduale delle bottiglie a collo in giù); scopo di questa fase è far scendere il sedimento contro il tappo a corona (che contiene un cilindretto di polietilene detto bidule, destinato a facilitare la raccolta del sedimento), in modo da allontanarlo poi agevolmente.
- sboccatura (congelamento del collo della bottiglia ed eliminazione á la glace); grazie a questa fase, togliendo il tappo a corona si ha l'espulsione del sedimento
- aggiunta di sciroppo, acquavite e altri composti, destinata a colmare le bottiglie private di parte del loro contenuto dalla sboccatura; la composizione della miscela aggiunta incide notevolmente sulle caratteristiche dello spumante.
- tappatura con tappo a fungo di sughero.
Metodo Charmat per il Vino Spumante
Il Metodo Charmat è impiegato per il 90% della produzione totale (vini più semplici, fruttati ed economici). La principale differenza è che la presa di spuma non avviene in bottiglia ma in autoclave, mentre le fasi a monte sono pressoché le stesse del metodo precedente:
- preparazione del vino base;
- eventuale aggiunta di zucchero e aggiunta di lieviti, con successiva fermentazione per 20-30 giorni a 14-18°C;
- per gli spumanti secchi avviene la maturazione sui lieviti, per quelli dolci si passa subito alla fase successiva:
- stabilizzazione a -3/-4°C: blocco dell'attività dei lieviti
- filtrazione sterilizzante per eliminare lieviti e impurità
- Imbottigliamento isobarico per non disperdere l'anidride carbonica.
Gli spumanti Charmat vengono classificati in 3 tipi: nessuna permanenza sui lieviti, breve permanenza (3 mesi) e lunga permanenza (6-9 mesi).