Scarpe per Correre: Come Sceglierle?

Scarpe per Correre: Come Sceglierle?
Ultima modifica 27.06.2022
INDICE
  1. Tipi di Scarpe per Correre
  2. A0 = minimaliste
  3. A1 = superleggere
  4. A2 = Intermedie
  5. A3 = Massimo ammortizzo
  6. A4 = Stabili
  7. Come Sceglierle

Cosa significa scarpa da running?

Scarpa da running significa, letteralmente, scarpa "da corsa". Si tratta di calzature concepite per questo gesto atletico ma che, come vedremo, possono mostrare caratteristiche piuttosto diverse le une dalle altre.

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Scarpa per Correre (Scarpe da Running)

Cosa tenere a mente nella scelta della scarpa giusta da running?

La scelta della scarpa da running richiede un'accurata conoscenza dei modelli e di tutte le categorie ad oggi in commercio.

Sulla scelta incidono maggiormente:

  • Eventuali problemi di appoggio del piede; esistono in particolare:
    • Soggetti Pronatori (Iperpronatori): con il tallone a terra l'arco mediale è vicino al suolo (le scarpe si consumano maggiormente nel lato interno)
    • Soggetti Supinatori (Ipopronatori): con il tallone a terra l'arco mediale viene sollevato dal suolo (le scarpe si consumano maggiormente nel lato esterno)
  • Postura
  • Peso
  • Distanza percorsa
  • Velocità di percorrenza
  • Tipo di Utilizzo (gara o allenamento, pista o asfalto, sterrato...).

Come devono calzare le scarpe da runnign?

Le scarpe da running devono calzare in maniera da avvolgere il piede, evitando che si creino movimenti interni controproducenti, ma consentendo al tempo stesso un minimo di tolleranza che evita attriti fastidiosi, dolorosi o addirittura nocivi per la calzata stessa.

Talvolta, la calzata è talmente complessa che anche solo cambiando calzini la scarpa non veste più in maniera ottimale!

Scarpe pronatori supinatori

Per rispondere a tutte queste variabili, esistono diverse tipologie di scarpe da running, suddivise in macro-categorie per una più facile individuazione. Indipendentemente dalla marca, due scarpe appartenenti alla stessa categoria presentano quindi caratteristiche simili, che le rendono adatte ad una particolare utenza.

Ovviamente, all'interno della stessa categoria esistono comunque differenze tra i vari modelli ed una scarpa può quindi risultare più o meno indicata in base a fattori individuali come la morfologia e l'appoggio del piede.

Tipi di Scarpe per Correre

Vediamo nel dettaglio queste categorie di scarpe da running:

  • A0 = minimaliste
  • A1 = superleggere
  • A2 = intermedie
  • A3 = massimo ammortizzamento (neutre)
  • A4 = stabili
  • A5 = trial running (corsa in natura).

Analizziamole una per una.

A0 = minimaliste

Adeguatezza all'uso

Acquistando un paio di minimaliste è fondamentale scegliere "la scarpa che piace"! Ovvero: l'atleta non deve dimenticare che questa categoria di scarpe è concepita per esercitazioni rapide, leggere e molto veloci... ma soprattutto... che dal punto di vista osteo-muscolo-articolare, NON siamo tutti uguali! Per questo motivo la A0 deve essere innanzitutto GRADITA, quindi scelta sulla base delle sensazioni che può conferire al podista (da qui la dicitura scarpa che piace).

Adattamento morfologico

È l'arma vincente di questa categoria. La scarpa da running minimalista punta sul comfort della scarpa per riprodurre efficacemente la sensazione di "camminare a piedi nudi" o con il minimo supporto necessario.

Adeguatezza biomeccanica

Si tratta di un parametro molto interessante; ricordiamo che le A0 si basano maggiormente sulla cinetica del piede e NON sulla sollecitazione indotta dalla corsa di fondo.

Consigli per l'acquisto

Uno dei modelli più apprezzati è questo del noto marchio giapponese. Leggere, con buona tenuta e trazione anche sul bagnato, queste scarpe hanno un tacco con plateau da 25 mm che consente un'ottima ammortizzazione. La tomaia è resistente, ma flessibile e rimane intatta anche dopo diversi utilizzi. Uno dei modelli che meglio coniuga comfort e prestazioni.

A1 = superleggere

Adeguatezza all'uso

Per utilizzare queste scarpe è necessario: essere "leggeri sul piede", correre a ritmi veloci e su superfici regolari, avere strutture osteoarticolari impeccabili e, possibilmente, vantare una "giovane età"! Ricordiamo che l'anzianità anagrafica (e in questo caso anche quella di allenamento) non permette di compensare sufficientemente le frequenti anomalie legate alla corsa.

Adattamento morfologico

Sono calzature leggere ed essenziali; è bene cercare modelli che calzino "a pennello" e soprattutto che non creino alcun disagio. Per far ciò è necessario cercare e trovare il modello che possiede un corretto volume interno (soggettivo).

Adeguatezza biomeccanica

Non è consentito commettere errori nella scelta. La A1 è talmente semplice che risulta indispensabile cercarla con le caratteristiche di appoggio specifiche della propria tecnica di corsa.

Ideale per corsa agonistica e interval training, questa scarpa da corsa, in cui ogni dettaglio è progettato per garantire il massimo delle prestazioni, dispone di un design ultraleggero che si mescola con la tecnologia Floatride, per un'ammortizzazione reattiva e dinamica, garanzia di un comfort ottimale, falcata dopo falcata.
La tomaia in mesh tecnico monostrato assicura leggerezza e traspirabilità, mentre la calzata avvolgente offre un eccellente comfort.
La soletta interna in EVA e la suola ultrasottile e aderente forniscono inoltre un grip eccellente anche in gara.

A2 = Intermedie

Adeguatezza all'uso

Le intermedie sono una categoria un po' "ambigua"; valutando il peso, l'impostazione e la tecnologia di progettazione, la A2 potrebbe rappresentare una potenziale scarpa "da gara" o addirittura, per i più fortunati (e allenati), anche una calzatura adatta al fondo.

Adattamento morfologico

La varietà di scelta è ampia e le relative proposte uomo/donna consentono a tutti di trovare il modello ideale; anche in questo caso, oltre alla misura, è fondamentale valutare l'intero volume del piede.

Adeguatezza biomeccanica

Per le intermedie sono già presenti tecnologie tali da poter compensare i grossi difetti di appoggio: di punta o di tallone, e in pronazione o in supinazione.

Questa scarpa, reattiva e leggera, è progettata con l'ammortizzazione dinamica della Wave Technology e integrata con il sistema DynamoFit. Mentre la piastra Wave garantisce una migliore ripartizione dell'onda di shock al momento dell'impatto al suolo, garantendo un equilibrio ideale tra un eccellente ammortizzamento e una stabilità efficace, il sistema Dynamotion Fit, che utilizza le più recenti tecnologie bio-meccaniche e di motion capture, consente di accompagnare il piede in tutte le fasi di appoggio, offrendo un comfort perfetto per il piede durante la corsa.

A3 = Massimo ammortizzo

Adeguatezza all'uso

I modelli di massimo ammortizzo vanno bene a tutti e rappresentano una categoria di calzature tra le più indossate nel pubblico giovanile (anche se non sempre allacciate come si deve!) nella vita quotidiana. Scegliere una A3 non determina difficoltà per la carenza di prodotti sul mercato, al contrario! Per scegliere correttamente è necessario "ragionare con obiettività" circa le proprie performance e le proprie caratteristiche, sia di gara che di allenamento.

Adattamento morfologico

Anche da questo punto di vista, la varietà di mercato non dovrebbe rendere la scelta troppo difficile. L'importante è ricordare di prediligere, in ultima analisi, il comfort del piede. Stringatura, pianta, collo e arco plantare dovrebbero essere valutate con maggior cura rispetto al design ed al colore.

Adeguatezza biomeccanica

Le A3 non sono utili alla risoluzione dei problemi di appoggio e sono destinate a soggetti dalla corsa regolare che necessitano un grande potere ammortizzante.

Pensata e costruita per adattarsi perfettamente allo stile di ogni runner, sia esso un principiante o un corridore esperto, questa scarpa offre un'ammortizzazione ancora più morbida, frutto di una nuovissima tecnologia chiamata DNA LOFT: questo nuovo materiale si adatta alla falcata di chi le indossa e offre estrema morbidezza, senza compromettere la reattività e la resistenza.
La nuova tomaia a rete e la tecnologia 3D Fit Print, poi, avvolgono delicatamente il piede muovendosi ed espandendosi a ogni passo e garantendo la massima fluidità. Il nuovo Double Jacquard Mesh, infine, è progettato per migliorare la traspirazione e la flessibilità della tomaia.

A4 = Stabili

Adeguatezza all'uso

Caviglia normodotata.

Adattamento morfologico

Valgono le stesse considerazioni fatte per la categoria A3 con la quale condividono doti di ammortizzo, comfort e peso complessivo.

Adeguatezza biomeccanica

È la caratteristica che le rende speciali. I modelli A4 vanno scelti sulla base di specifiche necessità e non di "semplici sensazioni"; è il caso di particolari forme di appoggio plantare che nulla hanno a che vedere con la semplice usura del battistrada.

Adatta sia a chi cerca protezione negli allenamenti lunghi, sia a chi ricerca maggiori prestazioni nelle prove più brevi, questa scarpa è priva di shank (un inserto rigido situato nella parte mediale dell'intersuola) e dotata di nuovi canali di flessione che favoriscono una maggiore reattività e fluidità in fase di spinta. La suola è prodotta con tecnologia XT-600, gomma al carbonio che garantisce durata e trazione nel tempo. La tomaia, leggera e traspirante, è più rinforzata e contenitiva. L'arco di supporto sul mediale interviene solo quando c'è bisogno di un leggero controllo.

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Come Sceglierle

Tabella con parametri generali (indicativi) per la scelta della scarpa da running in gara.

 

Uomini Meno di 60 kg Tra i 60 e gli 80 kg Sopra gli 80 kg
Donne Meno di 50 kg Tra i 50 e 60 kg Sopra i 60 kg
Sotto i 4'30'' al chilometro Minimaliste e superleggere Superleggere e intermedie Intermedie
Tra 4'30'' e 5'30'' al chilometro Intermedie Intermedie Massimo ammortizzo
Sopra i 5'30 al chilometro Intermedie Massimo ammortizzo Massimo ammortizzo

Indipendentemente dal ritmo, nell'allenamento di fondo, un atleta di peso tra i 50 kg e 75 kg con appoggio neutro dovrà scegliere una massimo ammortizzo A3, mentre in gara (eventualmente) si potrà orientare verso delle intermedie o superleggere. Oltre i 75 kg, specie se con velocità di gara piuttosto blande, si presume che il peso sul piede (che correndo si moltiplica x3) determini un appoggio quasi totale della pianta sulla superficie di appoggio; in tal caso, sarebbe auspicabile utilizzare una scarpa stabile A4.

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Autore

Riccardo Borgacci
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer