
Introduzione
I salumi sono alimenti da consumare con una certa moderazione per via del profilo calorico e nutrizionale, soprattutto per il contenuto di sale e conservanti dannosi per la salute. Contengono, infatti, elevate quantità di grassi, sale, che si traducono in aumento di livelli di colesterolo, pressione arteriosa e accumulo nelle arterie. Tra tutti i salumi, però, si "salva" una tipicità che può essere consumata con maggiore frequenza.
Il salume più salutare: qual è?
La bresaola, che si ottiene dalla lavorazione della carne di manzo, ed è un prodotto tipico Igp della Valtellina, in provincia di Sondrio. Si tratta di un salume ottenuto esclusivamente con la carne salata e stagionata delle cosce di bovino di età compresa tra i 18 mesi e i quattro anni. Può essere prodotta nelle varietà: Fesa, Punta d'anca, Sottofesa, Magatello e Sottosso. Proprio grazie al processo di stagionatura, vanta una percentuale maggiormetne ridotta di sale (tra lo 0,5% e l'1%), se la si paragona ad altri salumi sul tagliere.
Al secondo posto, per apporto sodico dei salumi, troviamo il prosciutto cotto, di origine suina, con percentuale di sale compresa tra ì il 2% e il 3%.
Contenuto di sale: salumi a confronto
Il contenuto di sale, poi, aumenta in altri salumi particolarmente diffusi, con percentuali che oscillano tra il 2,1% e il 6%.
- Bresaola 0,5 -1%
- Coppa 4,9%
- Prosciutto Cotto 2,1%
- Pancetta arrotolata 3,0%
- Prosciutto crudo San Daniele DOP 4,5%
- Prosciutto crudo Nazionale 6,0%
- Wustel di puro suino 2,2%
- Mortadella Bologna IGP 2,4%
- Speck Alto Adige IGP 4,1%
- Salame Cacciatorino 4,2%
- Salame Milano 3,9%
- Salame Ungherese 4,0%
- Salame Napoli 4,1%
Sale, zucchero e conservanti: cosa c'è nei salumi?
Non è solo il sale, aggiunto all'impasto dei salumi con una media di 2,5 -5% quale esaltatore di sapidità e come conservante, ma anche le spezie, piccola percentuale di zuccheri (1,5%), che funge da starter microbici; latte in polvere e i caseinati (2-4%) danno invece consistenza e omogeneità al prodotto (vengono aggiunti, per esempio, nei wurstel o nella mortadella).
Per quanto riguarda gli additivi, possono essere addizionati nitriti e nitrati di sodio e potassio; i primi trasformano l'ossiemoglobina in nitrosoemoglobina, conferendo alle carni ed in particolare ai salumi una colorazione vivace che si mantiene più a lungo; i nitrati sono una sorta di "riserva" dei nitriti, mano a mano che questi scarseggiano, a partire da essi se ne ottengono di nuovi.
Salumi: limitare il consumo
La percentuale di sale contenuta nei salumi può avere, se elevato è il consumo, conseguenze per la salute come l'ipertensione, ovvero della pressione sanguigna alta, sviluppo maggiore di patologie cardiovascolari che derivano da tale condizione. Oltre all'apparato circolatorio, anche i reni possono soffrire a causa di un'eccessiva quantità di sale nell'organismo, aumento dei livelli di colesterolo e di grassi saturi della frazione LDL (colesterolo cattivo), un altro fattore di rischio cardio-vascolare.
Inoltre, va ricordato che l'eccesso di trigliceridi traduce anche per un eccesso di calorie. Favorise anche l'obesità che rappresenta un fattore di rischio cardio-vascolare, e di varie malattie del metabolismo (ipertensione, dislipidemie, diabete ecc.).
Anche la presenza di nitrati e nitriti nei salumi (antiossidanti e conservanti) costituisce un elemento sfavorevole per la salute dell'uomo; queste molecole, infatti, sono riconducibili a formazioni neoplastiche dello stomaco e dell'intestino.
Salumi: quante calorie?
- Salame ungherese 405 calorie per 100 gr
- Salame Napoli 359
- Cacciatorino 425
- Pancetta arrotolata 530
- Coppa 401
- Salsiccia di maiale fresca 304
- Lardo di Colonnata 891,0
- Bresaola 151
- Prosciutto Cotto 215
- Petto di Tacchino 104
- Prosciutto crudo 224
- Mortadella 288
- Speck 303