Sale Rosa dell'Himalaya

Sale Rosa dell'Himalaya
Ultima modifica 21.06.2023
INDICE
  1. Composizione del sale rosa
  2. Benefici per la salute
  3. Usi

Il sale rosa dell'Himalaya è un salgemma (o halite) estratto dalla miniera di Khewra, situata nel distretto di Jhelum, all'interno della regione pakistana del Punjab (che emerge dalla pianura indo gangetica).

I promontori dai quali si estrae questo minerale fatto di cloruro di sodio sono collocati a 300 km dalla catena montuosa dell'Himalaya, a 298km da Amritsar (India) e a 260km da Lahore.

Il sale rosa dell'Himalaya è talvolta di colore rossastro o rosa, con alcuni cristalli bianco traslucido.

Nonostante venga estratto da miniere sotterranee, il sale rosa dell'Himalaya è un vero e proprio sale marino risalente all'epoca primordiale, quando gran parte della superficie terrestre era ancora sommersa dalle acque.

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Composizione del sale rosa

Nel 2003, l'Ufficio di Stato Bavarese per la Salute e la Sicurezza Alimentare (Bayerisches Landesamt für Gesundheit und Lebensmittelsicherheit) ha analizzato 15 campioni di sale rosa dell'Himalaya venduti in Germania, rilevando (oltre al cloruro di sodio) almeno dieci minerali diversi. In totale, gli elementi del sale rosa dell'Himalaya sono 84.

La ripartizione chimica del sale rosa dell'Himalaya comprende: 95-96% di cloruro di sodio (valore medio, comunque non oltre il 98% o inferiore all'85%), 2-3% di polialite - K2Ca2Mg(SO4)4·2(H2O) - e piccole quantità di molti altri minerali. Il colore rosa o rossastro è dovuto all'ossido di ferro.

Uno studio intitolato "An Analysis of the Mineral Composition of Pink Salt Available in Australia" ha osservato la composizione di vari tipi di sale rosa.

Grazie a una scansione di spettrometria di massa nei solidi, è stata determinata la quantità di 25 nutrienti e minerali non nutritivi presenti nel sale rosa.

È stata osservata un'ampia variazione nel tipo e nella gamma di nutrienti e minerali non nutritivi tra vari i campioni di sale rosa.

Un campione di sale rosa conteneva un livello di piombo (>2 mg/kg) che superava il livello massimo nazionale di contaminanti stabilito da Food Standards Australia New Zealand.

Il sale rosa in scaglie, il sale rosa originario dell'Himalaya e il sale rosa di colore più scuro hanno mostrato livelli più elevati di minerali. Tra questi, tuttavia, il livello di iodio era non significativo.

Nonostante il sale rosa contenga nutrienti, sarebbero necessari >30 g al giorno (circa 6 cucchiaini da tè) per dare un contributo significativo al fabbisogno individuale, un livello che fornirebbe un eccesso di sodio e potenziali effetti dannosi per la salute.

Il rischio per la salute pubblica derivante da minerali non nutritivi potenzialmente dannosi non dovrebbe essere trascurato.

Il consumo di sale rosa non deve superare i valori nutritivi di riferimento per le linee guida di riferimento.

Benefici per la salute

Il sale rosa dell'Himalaya è considerato una fonte naturale di parecchi minerali, invece assenti (o quasi) nel sale bianco; questi elementi, come avviene per altri ingredienti alimentari, sono più abbondanti nei sali "integrali" non sottoposti a raffinazione (basti pensare alle analogie con cerealilegumiortaggifrutti ecc.).

Il sale rosa dell'Himalaya risulta privo di agenti anti agglomeranti (E535 e E536 - Ferrocianuro di Sodio e di Potassio); tuttavia, alle concentrazioni solitamente impiegate nel sale comune, questi non dovrebbero dare alcun tipo di problema.

Al sale rosa dell'Himalaya viene anche attribuito un minor consumo totale di sodio; questo minerale, essendo organizzato in cristalli più grandi e ingombranti rispetto al sale tradizionale, occupa infatti più spazio e, a parità di volume, è quindi contenuto in quantità (massa) inferiore. Avendo una minor capacità di "salare", tuttavia, viene spesso usato in quantità superiori.

Alcuni ritengono che il sale rosa dell'Himalaya possa migliorare la libido, ridurre i segni dell'invecchiamento e disintossicare il corpo dai metalli pesanti; d'altro canto, non esistono né basi, né evidenze scientifiche a sostegno di queste ipotesi.

Considerata l'assenza di studi scientifici a supporto, l'attenzione della stampa ai potenziali benefici del sale rosa dell'Himalaya tradisce evidentemente una certa pressione di interessi economici atti a incentivarne il consumo.

Usi

Il sale dell'Himalaya è comunemente utilizzato come sale discrezionale; viene impiegato al posto di altri tipi di sale da tavola, per le conserve in salamoia, per la salatura diretta di carni e pesci (disidratazione conservativa) e nei prodotti da bagno (sali da bagno).

Veri e propri blocchi di sale sono utilizzati come superfici di cottura (fino a 200°C) o come stoviglie nel sevizio delle vivande.

Lavorando dei piccoli blocchi di sale dell'Himalaya, all'interno dei quali viene collocata una lampadina ad incandescenza (o una candela), è possibile ricavare delle lampade ornamentali.

Alcuni sostengono che questi oggetti possano modificare positivamente la composizione atmosferica degli ioni; tuttavia, non esiste alcuna evidenza scientifica che possa dimostrarne l'efficacia.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer