Quanto durano spezie ed erbe e come conservarle

Quanto durano spezie ed erbe e come conservarle
Ultima modifica 17.05.2022
INDICE
  1. Periodo di validità di erbe e spezie comuni
  2. Come capire quando buttare erbe o spezie
  3. Come conservare al meglio spezie ed erbe

Erbe e spezie sono molto utilizzate in cucina perché hanno la capacità di esaltare i sapori di tantissime ricette e molte di esse, se consumate con regolarità, apportano all'organismo numerosi benefici grazie alle loro potenti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e di riduzione del rischio di complicazioni associate a malattie cardiache e respiratorie.

Essendo secche spesso si fa l'errore di credere che la loro durata sia illimitata ma non è sempre così e ogni tipologia ha regole precise da seguire per evitarne il deperimento.

Periodo di validità di erbe e spezie comuni

Comunemente quando si parla di erbe e spezie si intendono sostanze vegetali aromatiche in forma intera, spezzata o macinata provenienti da radici, cortecce o steli essiccati di una pianta, la cui funzione primaria in cucina è quella di condire le pietanze.

Quando si determina la loro durata le variabili da tenere in considerazione sono principalmente la tipologia e la lavorazione che hanno subito per essere pronte all'utilizzo.

Le erbe essiccate sono quelle che durano meno, in genere dagli 1 ai 3 anni. Le più note sono basilico, origano, timo, rosmarino, foglie di alloro, aneto, prezzemolo, coriandolo, menta, maggiorana e salvia.

Le spezie macinate o in polvere tendono invece a durare più a lungo delle erbe essiccate. In genere si parla di 2 o 3 anni ma il tempo si estende ulteriormente in caso siano poco lavorate. Le più comuni spezie macinate o in polvere sono zenzero, polvere d'aglio, cannella, peperoncino in polvere, curcuma macinata, cardamomo macinato, paprika, scaglie di peperoncino tritato, miscele multiple.

Le spezie intere o non macinate, infine, hanno una durata di conservazione più lunga, poiché una parte inferiore della superficie è esposta all'aria, alla luce e all'umidità e questo consente loro di mantenere gli oli e composti aromatici più a lungo rispetto alle altre tipologie.

Se conservate correttamente possono durare fino a 4 anni. Le più comuni sono grani di pepe interi, coriandolo, semi di senape, semi di finocchio, semi di cuminonoce moscata intera, chiodi di garofano, bastoncini di cannella, peperoncini secchi interi e citronella.

Il sale è l'eccezione alla regola, in quanto può essere utilizzato all'infinito indipendentemente dalle sue dimensioni e forma senza rovinare o perdere sapore.

Come capire quando buttare erbe o spezie

Le erbe e le spezie essiccate non scadono nel senso tradizionale e difficilmente consumarle dopo il periodo consigliato può portare a effetti negativi per la salute. Tuttavia, con il passare del tempo sapore e aroma tendono a diminuire.

Molte spezie acquistate nei negozi riportano sulla confezione la data di scadenza, che indica il periodo di tempo durante il quale indicativamente mantengono il sapore e la qualità. Questo però difficilmente avviene in caso di merce comprata sfusa o nei mercatini. In quel caso, se mentre ci si appresta ad usarle non si è sicuri della loro bontà è consigliabile annusarle o strofinarle e se il profumo è debole e il sapore è poco brillante, probabilmente si tratta un buon momento per sostituirli.

Come conservare al meglio spezie ed erbe

Per fare in modo che spezie e erbe durino il più a lungo possibile esistono alcuni accorgimenti che si possono mettere in pratica.

Ridurre al minimo la loro esposizione all'aria, al calore, alla luce e all'umidità è la chiave principale per allungarne la vita e per questo, sebbene conservarle in contenitori trasparenti accanto al fornello possa essere comodo per un utilizzo veloce, con il tempo potrebbe rivelarsi una mossa controproducente.

Meglio quindi riporle in un ambiente fresco, asciutto e buio come una dispensa, un cassetto o un armadio posizionato lontano da fonti di calore.

Utile anche assicurarsi che erbe e spezie siano racchiuse in contenitori ermeticamente sigillati e non porosi. Quelli in vetro non trasparente o ceramica sono la scelta migliore perché facili da pulire e ottimi scudi contro aria e umidità.

I contenitori in plastica, invece, nonostante siano una scelta popolare, non sono quella ottimale perché in genere non sono ermetici e possono assorbire i colori e gli odori di diverse spezie, rendendone più difficile il riutilizzo.

Ulteriori alternative praticabili sono rappresentate dai contenitori in acciaio inossidabile o latta poiché il metallo tiene al riparo spezie e erbe dal calore se poste non abbastanza lontano dal piano cottura.

Sebbene la refrigerazione non sia indispensabile, spezie rosse come la paprika e il pepe di Cayenna mantengono il loro pigmento più a lungo se tenute in frigorifero. Allo stesso modo, conservare in frigorifero i condimenti che contengono olio, come sesamo e semi di papavero, può impedire che diventino rancidi.

Inoltre, è bene tenere presente che l'umidità può degradare rapidamente il sapore e la consistenza delle spezie, causando potenzialmente la formazione di torte o muffe. Un modo per mantenere le spezie asciutte può essere quello di usare un cucchiaio per estrarle dal contenitore prima di aggiungerle al cibo caldo invece di cospargerle direttamente dai contenitori.