Probiotici e Prebiotici: Quale Differenza?

Probiotici e Prebiotici: Quale Differenza?
Ultima modifica 04.01.2021
INDICE
  1. Cosa sono probiotici e prebiotici
  2. In che modo il cibo influisce sul microbiota intestinale
  3. Come fare scorta di prebiotici
  4. Alimenti che contengono probiotici

Probiotici e prebiotici sono elementi piuttosto importanti per il mantenimento della salute. Avendo nomi molto simili è facile confonderli, eppure i due non sono la stessa cosa e giocano ruoli diversi.

Cosa sono probiotici e prebiotici

I probiotici sono batteri positivi presenti in determinati alimenti o integratori, in grado di arrivare vivi all'intestino e fornire numerosi benefici per la salute, primo tra tutti il ripristino dell'equilibrio del microbiota intestinale, ossia della flora intestinale.

I prebiotici, invece, sono fibre alimentari solubili che rappresentano il nutrimento dei batteri probiotici e ne garantiscono la crescita nell'intestino. Aiutano a normalizzare le funzioni intestinali e quelle del sistema immunitario. Sono, inoltre, ottimi alleati del metabolismo e possono rivelarsi efficaci contro l'innalzamento della glicemia, in persone che soffrono di diabete.

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Perché i batteri intestinali sono utili?

I batteri buoni, ovvero i probiotici, nel tratto digestivo aiutano a proteggere da batteri e funghi nocivi, a migliorare la funzioni del sistema immunitario, a diminuire i sintomi della depressione e ad affrontare l'obesità.

Inoltre, alcuni batteri intestinali sono responsabili della formazione della vitamina K e di acidi grassi a catena corta, questi ultimi principali fonti di nutrienti delle cellule che rivestono il colon e preziosi per aiutare a ridurne eventuali infiammazioni.

In che modo il cibo influisce sul microbiota intestinale

Il cibo che si ingerisce abitualmente gioca un ruolo molto importante nell'equilibrio dei batteri intestinali buoni e cattivi, e di conseguenza nella salute generale. Per questo è fondamentale seguire un'alimentazione che mantenga sufficientemente alto il numero di batteri utili e impedisca il dilagare di quelli nocivi.

Quando si nutrono regolarmente quelli sbagliati, infatti, questi sono in grado di crescere più velocemente e colonizzare più facilmente l'intestino, senza che i probiotici riescano a impedire loro di farlo.

Ad esempio, una dieta ricca di zuccheri e grassi influenza negativamente i batteri intestinali e può contribuire alla resistenza all'insulina e ad altre condizioni non positive.

Inoltre, alta concentrazione di batteri nocivi e flora intestinale meno sana sono condizioni associate da diversi studi a un indice di massa corporea (BMI) più elevato.

Anche gli alimenti trattati con pesticidi pare possono avere effetti negativi sull'equilibrio dei batteri intestinali, così come gli antibiotici.

Alcuni studi hanno dimostrato che questi ultimi possano causare cambiamenti permanenti in alcuni tipi di batteri, specialmente se assunti durante l'infanzia e l'adolescenza.

Come fare scorta di prebiotici

I prebiotici sono presenti in molti integratori a base di fermenti lattici vivi ma prima di pensare di aggiungerli alla propria dieta tramite questo metodo, è bene sapere che sono diversi anche gli alimenti che li contengono naturalmente.

Quelli che ne hanno una maggiore concentrazione sono verdura, frutta e legumi.

Gli esseri umani non sarebbero in grado di digerire questo tipo di fibre, ma i batteri intestinali buoni, cibandosene, intervengono nel processo e lo rendono possibile, supportando una sana digestione e mantenendo alta la funzione immunitaria.

Nello specifico, gli alimenti a più alto contenuto di fibre prebiotiche sono:

Alimenti che contengono probiotici

I cibi che contengono naturalmente probiotici sono diversi. I più noti sono yogurt o alimenti fermentati, dove i batteri benefici prosperano sugli zuccheri o sulle fibre presenti al loro interno. Molti alimenti ricchi di probiotici possono essere preparati in casa o acquistati in un negozio di alimentari.

I più facili da reperire sono:

Se si decide di aggiungere alla propria alimentazione cibi fermentati per i loro benefici probiotici, è bene assicurarsi che non siano pastorizzati, poiché questo processo uccide tutti i batteri, compresi quelli benefici.

Formaggio, kefir e crauti sono considerati cibi simbiotici, perché contengono sia batteri benefici che una fonte prebiotica di fibre di cui i batteri stessi possono nutrirsi.

Tra le potenzialità riconosciute ai simbiotici, il miglioramento dell'intolleranza al lattosio e di assorbimento di alcuni minerali come calcio, ferro e magnesio, ma anche la capacità di normalizzare la funzione intestinale.

Come assumerli con gli integratori alimentari

Se si ritiene di non assumere abbastanza probiotici attraverso l'alimentazione, è possibile aggiungerli alla propria routine alimentare con integratori specifici.

Gli integratori probiotici sono pillole, polveri o liquidi che contengono batteri o lieviti benefici vivi, specifici per la salute dell'intestino. I probiotici sono di tanti tipi e di conseguenza anche gli integratori sono diversi e con differenti funzioni. Prima di acquistarli, quindi, è necessario informarsi bene.

La loro assunzione è utile soprattutto per ristabilire l'equilibrio intestinale compromesso a causa di diversi fattori come stress, cambio di dieta, assunzione prolungata di antibiotici o infezioni gastrointestinali.

Per una maggiore efficacia, gli integratori probiotici dovrebbero essere assunti a stomaco vuoto, per almeno 3-4 settimane, in aggiunta a una dieta che già ne contempli la presenza.