Introduzione
L'osteoporosi è una forma di degenerazione ossea che interessa soprattutto le persone anziane e in particolare di sesso femminile.
Si tratta di una perdita di robustezza dello scheletro che, diventando più fragile - soprattutto in certi punti - risulta più soggetto a fratture da contusione o sovraccarico funzionale.
L'osteoporosi interviene sull'integrità dell'osso in 2 modi: sulla densità ossea, ovvero altera il parametro dei grammi di minerale per area di tessuto, e sulla qualità dell'osso, quindi sulla struttura architettonica, sul turnover, e sulla mineralizzazione dello scheletro.
L'osteoporosi si differenzia in primaria e secondaria:
- la primaria è divisa in post-menopausale (prettamente femminile) e senile (legata alla terza età);
- quella secondaria dipende soprattutto dall'incidenza di altre malattie o dall'uso di farmaci a cui essa è frequentemente associata (es. cortisonici).
Le cause di osteoporosi sono diverse e talvolta la sua manifestazione è da considerarsi multifattoriale.
Nelle donne che entrano in menopausa, il principale indagato è un cambiamento dell'assetto ormonale sessuale. Anche la carenza nutrizionale cronica di vitamina D e / o di calcio (se grave) svolgono un importante ruolo predisponente.
Tra i maggiori fattori di rischio troviamo anche il mancato raggiungimento del picco di massa ossea in fase di sviluppo e la sedentarietà - anche se, in realtà, gli elementi che giocano a favore di questa patologia sono numerosi.
Non per nulla, la prevenzione dell'osteoporosi si basa su corrette abitudini nel corso della vita, sia in termini dietetici che motori, sull'eventuale integrazione nutrizionale con calcio e vitamina D in terza età e sulla terapia farmacologica ormonale sostitutiva (nelle donne).
Entriamo nel dettaglio.
Prevenzione
La prevenzione dell'osteoporosi riguarda un insieme di suggerimenti inerenti le abitudini e lo stile di vita della popolazione generale; si tratta di opportuni accorgimenti utili alla tutela della salute nei confronti di una patologia fortemente invalidante.
In parole povere, la prevenzione dell'osteoporosi è rappresentata da un insieme di misure protettive adottate per limitare l'insorgenza di un disordine scheletrico.
Come abbiamo detto, l'osteoporosi si caratterizza per la compromissione della robustezza dell'osso, che predispone ad un aumento del rischio di frattura; la prevenzione è senz'altro l'aspetto più importante nella lotta all'osteoporosi.
Prima di tutto, la prevenzione dell'osteoporosi deve tenere in considerazione tre punti fondamentali:
- Il raggiungimento o meno del picco di massa ossea infantile;
- La perdita di massa ossea in età adulta;
- I fattori aggiuntivi che contribuiscono all'aumento dell'incidenza di eventi fratturativi.
La prevenzione dell'osteoporosi deve tener conto di tutti i fattori di rischio predisponenti sia alla patologia primaria che a quella secondaria.
Se è vero che il primo fattore di rischio è il mancato raggiungimento del picco di massa ossea, per ottimizzare la prevenzione dell'osteoporosi è necessario tenere in considerazione tutti i fattori più importanti che possono incidere su questo parametro:
- Fattori genetici e/o di familiarità, e fattori ormonali (livelli di estrogeni e androgeni, ormone della crescita)
- Alimentazione (apporto di calcio, vitamina D e, molto probabilmente, anche di vitamine C e K)
- Stile di vita (attività fisica, esposizione ai raggi UV, abitudine al fumo di sigaretta, eccessivo consumo di caffè)
- Malattie congenite (fibrosi cistica, omocistinuria, osteogenesi imperfetta, ecc.), malattie croniche e trattamenti farmacologici prolungati (corticosteroidi).
Linee guida per la prevenzione dell'osteoporosi
La salute dell'osso è un processo che deve svilupparsi durante tutta la vita sia nei maschi che nelle femmine; a tal proposito, propongo una citazione delle "Linee guida per la prevenzione dell'osteoporosi" divulgate dal Ministero della Salute:
I passi chiave che si dovrebbero perseguire a tutte le età per ottenere una valida prevenzione dell'osteoporosi possono essere così riassunti:
- seguire una dieta bilanciata ricca di calcio e vitamina D
- praticare esercizio fisico in relazione al peso corporeo
- seguire stili di vita sani (senza alcol né fumo né droghe)
- e, quando appropriato, eseguire esami per definire la densità minerale ossea ed eventualmente sottoporsi alle terapie del caso.
Per la prevenzione dell'osteoporosi è altresì opportuno considerare che ad ogni età corrispondono raccomandazioni specifiche. Nei bambini e negli adolescenti è fondamentale garantire una dieta ricca di calcio, un'adeguata sintesi (ed apporto esogeno) di vitamina D, la pratica di attività fisica regolare ed il monitoraggio del bilancio ormonale.
Negli adulti e negli anziani invece, oltre ad assicurare calcio e vit. D, è fondamentale che non si verifichino abusi di: alcol, tabagismo e caffeina.
L'attività fisica continua a rivestire un ruolo fondamentale, così come la prevenzione delle altre patologie che possono alterare l'integrità dello scheletro. Per le donne sarebbe opportuno valutare la possibilità di intraprendere una terapia ormonale sostitutiva al momento della menopausa.
Per la prevenzione dell'osteoporosi secondaria valgono gli stessi principi, con la differenza che spesso è INDISPENSABILE intervenire sulla patologia correlata mediante una terapia farmacologica specifica.
Bibliografia
- Linee guida per la prevenzione dell'osteoporosi – Dipartimento della prevenzione e della comunicazione. Direzione generale della sanità veterinaria e degli alimenti. Ufficio XII – Ministero della Salute.
- La riabilitazione in ortopedia. Seconda edizione – S. B. Brotzman, K. E. Wilk – Elsevier Masson – cap7 – pag 531
- Osteoporosi. 10 consigli d'oro per la prevenzione e la cura – cap3 –pag 73:79