Perché mangiare frutta può provocare mal di stomaco

La frutta è un alimento nutriente ed essenziale in un'alimentazione sana ed equilibrata ma a volte può far venire il mal di stomaco.
I motivi possono essere diversi e variano da persona a persona. Conoscerli aiuta a capire se è possibile arginarli e come farlo, in modo da non rinunciare a questi preziosi nutrimenti.
Cause del mal di stomaco da frutta
- Difficoltà di digestione del fruttosio
- Intolleranza la fruttosio
- Eccesso di fibre
- Allergia alimentare
- Reflusso gastroesofageo
Difficoltà di assorbimento del fruttosio
Uno dei motivi che possono generare mal di stomaco dopo aver mangiato la frutta è il malassorbimento del fruttosio.
Il fruttosio è uno degli zuccheri presenti in natura che si trovano nella frutta, nei succhi di frutta, in alcune verdure e nel miele e quando il sistema digestivo non lo assorbe correttamente possono insorgere dolori addominali, diarrea, gas intestinali e stipsi.
La maggior parte della frutta è ricca di fruttosio ma ci sono alcune opzioni a basso contenuto di fruttosio da provare se la frutta fa male allo stomaco regolarmente: avocado, banane, mirtilli, limoni, lime, arance, ananas e fragole.
Intolleranza al fruttosio
Oltre al malassorbimento, il dolore allo stomaco dopo aver mangiato la frutta può anche essere dato da una vera e propria intolleranza al fruttosio, una condizione genetica in cui manca un enzima che scompone lo zucchero.
L'intolleranza al fruttosio si manifesta durante l'infanzia e può portare a gravi complicazioni come danni al fegato e ai reni a causa dell'accumulo di fruttosio non digerito. Provoca anche sintomi come nausea, vomito, gonfiore, diarrea, mal di stomaco, basso livello di zucchero nel sangue e in casi estremi, convulsioni o coma
Se si riscontrano regolarmente effetti collaterali dopo aver mangiato frutta è bene parlare con il proprio medico per scoprire se si soffre di intolleranza al fruttosio o malassorbimento.
Le persone con intolleranza al fruttosio dovrebbero evitare completamente cibi o bevande che contengono questo zucchero, mentre se si soffre di malassorbimento, mangiare cibi a basso contenuto di fruttosio e limitarne l'assunzione spesso può essere sufficiente a frenare i crampi allo stomaco dopo aver mangiato frutta.
L'intolleranza alimentare può però non essere verso il fruttosio ma verso un singolo frutto o un altro elemento contenuto in uno o più frutti. Per capire quale sia il proprio caso è essenziale parlarne con il medico e spiegare nel dettaglio i sintomi che si riscontrano e a seguito di quale frutto ingerito.
Eccesso di fibre
Le fibre svolgono un ruolo importante per la salute intestinale e non solo. Tra i loro benefici quello di alleviare la stitichezza, ridurre il rischio di diabete e malattie cardiache e aiutare a mantenere il peso giusto. Mangiarne troppe e troppo velocemente però può portare a eventi fastidiosi come gas intestinali, gonfiore allo stomaco e crampi.
I frutti che contengono più fibre sono lamponi, pere, mele con la buccia, banane, arance, fragole e manghi.
Un possibile rimedio per prevenire il mal di stomaco dopo aver mangiato frutti ricchi di fibre è aumentare gradualmente l'assunzione di fibre nel corso delle settimane, in modo da abituare l'organismo alle quantità.
Anche bere molta acqua può aiutare a ridurre al minimo il mal di stomaco e altri effetti collaterali.
Allergia alimentare
Sebbene non sia la ragione più comune, un'altra possibile causa che porta a sentirsi male dopo aver mangiato la frutta è un'allergia alimentare a un frutto specifico o a un componente, che può causare prurito o formicolio alla bocca, orticaria, prurito o eczema, gonfiore delle labbra, del viso, della lingua, della gola o di altre parti del corpo, dolore addominale, diarrea, nausea o vomito, capogiri, stordimento o, nei casi più gravi, svenimento.
Un'allergia alimentare non è la stessa cosa di un'intolleranza o sensibilità alimentare. Le intolleranze alimentari tendono a provocare disturbi digestivi, mentre le reazioni allergiche, oltre al dolore addominale spesso portano anche a sintomi respiratori o cutanei.
Anche in questo caso per capire se si tratta di allergia è necessario sottoporsi a esami specifici.
Le persone con un'allergia alimentare possono anche avere una reazione allergica estrema chiamata anafilassi, in cui la gola si gonfia e limita la respirazione, per questo è bene non sottovalutare la situazione.
Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che può essere aggravato da alcuni alimenti, tra i quali la frutta.
I sintomi sono bruciore di stomaco, rigurgito, sensazione di cibo bloccato in gola, tosse, dolore al petto, difficoltà a deglutire, vomito, mal di gola e raucedine.
Se si ha il dubbio di soffrire si reflusso gastroesofageo è bene comunicarlo al proprio medico che in caso di conferma può prescrivere farmaci che riducano l'acido. Inoltre, è fondamentale evitare cibi che lo inneschino.
I frutti che peggiorano il reflusso gastroesofageo variano da persona a persona, ma quelli acidi come pomodori, limoni, lime, arance e pompelmi. sono solitamente i meno indicati.