Caffè la mattina? Non è vero che aiuta a svegliarsi

Caffè la mattina? Non è vero che aiuta a svegliarsi
Ultima modifica 12.09.2023
INDICE
  1. Cosa dice lo studio
  2. Quando è meglio bere caffè
  3. Quando è meglio evitare il caffè

Il caffè è una delle bevande più amate al mondo, grazie al suo gusto inconfondibile che conquista buona parte dei palati, anche nel nostro Paese, settimo al mondo come consumo.

In Italia il consumo medio di caffè è pari a 1,6 per abitante e nel complesso si bevono 95 milioni di tazzine al giorno.

Anche se sono distribuite nell'arco della giornata, la maggior parte viene consumata al mattino, un po' per abitudine e un po' per la convinzione diffusa che, grazie alla caffeina, bere una tazzina di caffè al mattino aiuti a svegliarsi e a rimanere attivi nel corso della giornata.

Non tutti gli studi però concordano su questa tesi anzi, uno recente sostiene proprio il contrario, ovvero che bere caffè al mattino con il passare del tempo peggiori il risveglio.

Cosa dice lo studio

La caffeina è un eccitante e su questo si fonda la credenza che sia molto utile per svegliarsi e per mantenersi energici per diverse ore.

Un nuovo studio ha però scoperto che bere sempre la classica tazzina di caffè al mattino appena alzati da letto riduce l'effetto stesso della caffeina al suo interno. Questo perché con il passare del tempo le persone che hanno l'abitudine consolidata di fare colazione con il caffè svilupperebbero una tolleranza verso questa sostanza, che quindi non produrrebbe più lo stesso effetto sull'organismo.

Bevendo caffè al mattino il ritmo sonno veglia ne risente. Questo processo infatti è regolato da alcuni ormoni prodotti del corpo umano, tra i quali il principale è il cortisolo, detto anche ormone dello stress, che viene rilasciato quando si vivono situazioni di particolare stress o agitazione, ma anche quando è il momento di svegliarsi, aiutando questo processo.

Il caffè bevuto al mattino inibisce la produzione di questo ormone, sul quale quindi l'organismo non può più fare affidamento per svegliarsi. In sostituzione arriva la caffeina ed è proprio questo il motivo per cui la maggior parte delle persone hanno la sensazione di sentirsi immediatamente più sveglie e piene di energia dopo aver bevuto il loro caffè mattutino.

Tuttavia si tratta di una sensazione passeggera, che scema progressivamente con il passare del tempo, quando subentra l'assuefazione a questa sostanza, che quindi cessa di essere efficace per l'organismo.

Secondo lo studio di conseguenza, bere caffè al mattino sarebbe sì piacevole se la bevanda incontra il proprio gusto, ma sul lungo periodo controproducente al fine di un migliore e più efficace risveglio.

Non è un caso che chi è solito fare colazione ogni mattina bevendo una tazzina di caffè, dopo un po' di tempo sostenga di non sentire più su di sé gli effetti della caffeina.

Il motivo è quindi semplice quanto poco noto: l'effetto della caffeina contenuta nel caffè non potenzia quello del cortisolo ma, al contrario, lo annulla.

Quando è meglio bere caffè

Ovviamente, a meno di indicazioni specifiche del proprio medico, i risultati dello studio non suggeriscono certo di smettere di bere caffè, ma semplicemente di valutare bene quale sia il momento migliore per farlo.

In termini di risveglio è necessario tenere in considerazione il cortisolo. Questo ormone viene rilasciato tre volte durante l'arco della giornata: la mattina al momento di alzarsi da letto, verso l'ora di pranzo e quindi tra le 12 e le 13 e nel tardo pomeriggio, indicativamente tra le 17.30 e le 18.30.

Di conseguenza, secondo molti studiosi, se si vogliono sfruttare al meglio gli effetti della caffeina, i momenti migliori per bere il caffè sarebbero diversi. La mattina sarebbe ideale posticipare la prima tazzina tra le 9.30 e le 11.30. Chi è solito concedersi qualche pausa a base di questa bevanda anche nel corso del pomeriggio dovrebbe invece farlo in una fascia oraria compresa tra le 14 e le 17. In questi momenti della giornata, infatti, la caffeina presente nel caffè non andrebbe a interferire con la produzione di cortisolo.

Secondo molti studi, tra i quali quello della Loughborough University del Regno Unito, contrariamente a quanto si potrebbe pensare anche bere caffè prima di fare un pisolino nel pomeriggio sarebbe una buona idea.

Il motivo è che la caffeina inibisce la produzione di adenosina, la sostanza chimica che provoca sonnolenza. Per farlo però ha bisogno di circa 20 minuti. Se si vuole beneficiare di questo effetto, quindi, è bene tenere conto di questa tempistica.

Quando è meglio evitare il caffè

Il caffè apporta diversi benefici all'organismo ma perché non sia nocivo per l'organismo è bene non eccedere con le quantità giornaliere.

Se non si trova ad essere in contrasto con il cortisolo, la caffeina rimane un potente eccitante. Per questo sarebbe bene evitare di bere caffè nelle ore serali, vicine al momento dell'addormentamento. Per le persone che soffrono di insonnia o di altri problemi legati al sonno meglio astenersi già a partire da metà pomeriggio.