Ultima modifica 18.03.2020

Generalità

L'ortica (Urtica dioica L.) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Urticaceae.
OrticaNota per essere una specie urticante (anche se non tutte le piante di questa specie pungono), l'ortica è originaria dell'Europa, dell'Asia, dell'Africa settentrionale e del Nord America; rappresenta il membro più importante del Genere Urtica.
L'ortica comune è divisa in sei sottospecie, cinque delle quali sono provviste di “peli cavi” urticanti disposti sulle foglie e sugli steli. Questi peli, chiamati tricomi, agiscono come “aghi ipodermici” e al contatto con la pelle vi iniettano alcune sostanze, tipo istamina ed altre molecole pruriginose, che producono una sensazione di irritazione e di forte bruciore cutaneo.
L'ortica pungente ha una lunga storia di utilizzo medicinale, ma anche come alimento e come fonte di fibra tessile.

Caratteristiche Nutrizionali

L'ortica è un vegetale che può essere contestualizzato nella famiglia degli ortaggi (anche se viene colta e non coltivata).

Valori Nutrizionali Ortica

Ortica Valori Nutrizionali
Parte edibile 100%
Acqua 83,0g
Proteine 5,9g
Amminoacidi prevalenti -
Amminoacido limitante -
Lipidi TOT 0,7g
Acidi grassi saturi 0,09g
Acidi grassi monoinsaturi 0,04g
Acidi grassi polinsaturi 0,43g
Colesterolo 0,0mg
Carboidrati TOT 1,3g
Amido 0,0g
Zuccheri solubili 1,3g
Alcol etilico 0,0g
Fibra alimentare 4,1g
Fibra solubile - g
Fibra insolubile - g
Energia 36,0kcal
Sodio 1,0mg
Potassio 670,0mg
Ferro 4,40mg
Calcio 590,0mg
Fosforo 92,0mg
Tiamina 0,20mg
Riboflavina 0,15mg
Niacina 0,80mg
Vitamina A (RAE) 358,0µg
Vitamina C 175,0mg
Vitamina E 1,68mg

Ha un apporto energetico basso, fornito prevalentemente dalle proteine (a basso valore biologico), seguite dai glucidi (semplici) e infine dai lipidi (prevalentemente polinsaturi). Se colta nella sua stagione prediletta, l'ortica secca contiene fino al 25% di proteine (valore piuttosto alto per una pianta erbacea).
Contiene anche una buona quantità di fibra alimentare, mentre il colesterolo è assente.
Per quel che concerne le vitamine, l'ortica è ricca di vitamina A e di vitamina C, ma non sono da ignorare le concentrazioni di vitamina E e di vitamina B1 (tiamina).
Dal punto di vista minerale, spiccano le concentrazioni saline di ferro, calcio, potassio e (anche se non citato in tabella) manganese.
Si tratta di un alimento idoneo a qualunque tipo di regime alimentare, anche se, per logica, l'ortica andrebbe evitata nella dieta delle persone specificamente ipersensibili e nei soggetti che mostrano reazioni avverse all'istamina alimentare.

Uso alimentare

L'ortica ha un sapore simile a quello degli spinaci e in cottura emana un odore che ricorda vagamente il cetriolo.
I nativi americani raccoglievano le piante giovani di ortica e le mangiavano come erba cotta nella stagione primaverile, quando le altre erbacee scarseggiavano.
L'ammollo delle ortiche in acqua, come del resto la cottura, rimuove le sostanze chimiche urticanti dalla pianta e permette la loro manipolazione e il consumo alimentare senza correre il rischio di subire lesioni.
L'ortica fiorita o in frutto produce delle particelle chiamate cistoliti, che se assunte in eccesso possono irritare le vie urinarie; per questioni di sicurezza, in questa fase, le ortiche non dovrebbero nemmeno essere considerate eduli.
Le foglie e i fiori di ortica essiccati possono essere utilizzati per le tisane.
L'ortica viene impiegata in moltissime ricette come: la polenta con le ortiche, il pesto di ortiche, la purea di ortiche e la zuppa di ortiche; probabilmente, quest'ultima costituisce la ricetta più comune in tutta l'Europa Settentrionale ed Orientale.
Ad oggi, in Italia le ortiche sono poco utilizzate in cucina; tuttavia, nella tradizione gastronomica del Bel Paese esistono moltissime ricette (purtroppo, ormai in disuso) che ne prevedono l'utilizzo delle foglie.

L'ortica può rappresentare un contorno, l'ingrediente principale di certi sughi, il ripieno di paste alimentari o di torte salate ed il pigmento per ottenere la pasta fresca di colore verde (come gli spinaci o la rucola).
Con le ortiche è anche possibile ricavare una gustosissima confettura.
In Nepal e nella regione di Kumaon e di Gargwal del Nord dell'India, l'ortica è conosciuta con i nomi di “sisnu”, “kandeli” e “bicchu-buti”. Si trova in abbondanza anche in Kashmir, dov'è chiamata “soi”. Qui, l'ortica è un ortaggio molto popolare e viene cucinatacon l'utilizzo di varie spezie (tipiche indiane).
Le ortiche sono talvolta utilizzate come aromi nella produzione di formaggio; ad esempio, per il “cornish yarg” o alcuni tipi di “gouda”.
Le ortiche vengono impiegate comunemente in Albania (e in tutta l'area balcanica, fino alla Turchia) come ingrediente del ripieno del “borek”. In questa ricetta, si selezionano le foglie apicali delle giovani piante che vengono poi bollite e mescolate con: altre erbe, riso ecc; questo impasto è un ripieno da collocare tra vari strati di pasta sfoglia.




Bevande a Base di Ortiche

L'ortica può essere infusa in una soluzione concentrata di acqua e zucchero per ottenere uno sciroppo aromatizzato.
Le foglie, una volta ammollate, a tempo debito vengono rimosse e nel liquido si aggiunge una fonte alimentare di acido citrico (solitamente costituita da succo di limone). Questa può favorire la conservazione del prodotto attribuendogli contemporaneamente una nota gustativa di tipo acidulo.
Gli sciroppi di ortica commerciali sono abbastanza concentrati e prima del consumo dovrebbero essere diluiti in circa dieci parti di acqua (quindi, 100ml per ogni litro d'acqua). Questa concentrazione di zuccheri così elevata conferisce allo sciroppo di ortica una lunghissima conservazione.
Con l'ortica è anche possibile aromatizzare la birra, che è una delle bevande alcoliche più consumate nelle campagne delle isole britanniche.

Usi Medicinali

Le foglie dell'ortica sono ingredienti dalla lunga tradizione medicinale ed erboristica.
Probabilmente, l'utilizzo predominante dell'ortica è quello destinato al trattamento topico dell'artrite reumatoide (in Germania). Infatti, l'estratto di foglie di ortica contiene vari composti attivi che riducono il TNF-α ed altre citochine infiammatorie, grazie all'inibizione dei fattori di trascrizione genetica nel tessuto sinoviale che riveste l'articolazione.
L'ortica è stata largamente utilizzata anche nella medicina tradizionale austriaca ad uso interno (foglie fresche o secche) per il trattamento dei disturbi renali e delle vie urinarie, del tratto gastrointestinale, del sistema locomotore, della pelle, del sistema cardiovascolare, delle emorragie, dell'influenza, dei reumatismi e della gotta.
L'ortica è usata negli shampoo specifici per il controllo della forfora e (si dice) per la lucentezza dei capelli. Anche per questo motivo, certi allevatori integrano il mangime del bestiame con le ortiche.
L'estratto radicale dell'ortica è stato ampiamente studiato come trattamento finalizzato a ridurre i sintomi dell'iperplasia prostatica benigna (IPB). Questi estratti hanno dimostrato di poter contribuire ad alleviare i disagi della IPB rispetto al placebo, anche in associazione ad altri prodotti a base di erbe. Per maggiori informazioni, si rimanda all'articolo: Ortica e Salute della Prostata.


Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer