Generalità e Descrizione
Macadamia è un genere di piante originarie del continente australiano, più precisamente del Nuovo Gallese del Sud (stato dell'Australia situato nella parte sud-orientale del Paese).
Appartenente alla famiglia delle Proteaceae, il genere Macadamia conta quattro specie di piante che producono dei semi commestibili (detti noci di macadamia), rispettivamente: Macadamia integrifolia, Macadamia jansenii, Macadamia ternifolia e Macadamia tetraphylla.
In lingua inglese, le noci di macadamia sono note come: queensland nut, bush nut, maroochi nut, bauple nut e Hawaii nut (in aborigeno bauple, gyndl, jindilli, e boombera).
Le quattro specie di Macadamia sono abbastanza diverse tra di loro. Si mostrano come piccoli o grandi alberi sempreverdi, con un'altezza compresa tra 2 e 12m. Le foglie sono disposte in verticilli di 3-6 elementi, hanno una forma lanceolata o ellittica, sono lunghe 6-30cm e larghe 2-13cm; presentano un margine lineare o seghettato.
I fiori di Macadamia sono organizzati in un racemo di tipo semplice, lungo (5-30cm) e sottile; i fiori sono lunghi 10-15mm, di color bianco o rosa o viola, con quattro petali.
Il frutto di Macadamia è un follicolo globoso con apice appuntito, di consistenza dura e legnosa, contenente uno o due semi eduli per l'uomo.
Caratteristiche Nutrizionali
Le noci di macadamia sono alimenti di origine vegetale che non rientrano nella classificazione dei sette gruppi fondamentali. Tuttavia, per le relative caratteristiche nutrizionali, l'insieme più affine è quello dei grassi e degli oli da condimento (V gruppo).
Composizione nutrizionale per 100g di Noci di Macadamia | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Valori nutrizionali (per 100 g di parte edibile) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Le noci di macadamia hanno un apporto energetico elevatissimo che, quantitativamente parlando, è sovrapponibile a quello del burro. Queste calorie sono fornite prevalentemente dai grassi, seguiti da modeste quantità di proteine e di carboidrati; rispetto ad altri semi commestibili più comuni, come le mandorle e le noci, risultano più ricche di lipidi e contengono meno peptidi e glucidi.
Gli acidi grassi delle noci di macadamia sono prevalentemente insaturi, più precisamente monoinsaturi; le proteine risultano a medio valore biologico e i carboidrati di tipo complesso; non apportano colesterolo e li fibre sono piuttosto abbondanti.
Le noci di macadamia vantano la più alta concentrazione di acidi grassi monoinsaturi tra tutti i semi ad oggi conosciuti; esse contengono ben il 22% dell'omega-7 acido palmitoleico, che svolge effetti biologici simili a quelli dell'acido oleico (anch'esso monoinsaturo, tipico dell'olio extravergine di oliva).
Tra i sali minerali si evidenziano buone concentrazioni di potassio, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zinco, rame e selenio. Per quel che concerne le vitamine, spiccano i livelli di tiamina (vit B1) e niacina (vit PP).
Le noci di macadamia sono alimenti da consumare con moderazione in qualsiasi regime nutrizionale ed andrebbero evitate in caso di sovrappeso. Volendo inserirle comunque, dovrebbero essere utilizzate in sostituzione all'olio per condire in rapporto 1:1.
Per quel che concerne l'impatto metabolico, le noci di macadamia non hanno alcun effetto indesiderato. Al contrario, la specifica ripartizione degli acidi grassi viene considerata benefica e, sfruttata nel modo giusto, potrebbe contribuire a ridurre la percentuale dei saturi complessivi nella dieta; è comunque bene tenere a mente che, nel regime alimentare mediterraneo, grazie all'utilizzo di olio extravergine di oliva (ricco di acidi grassi monoinsaturi), l'utilizzo di noci di macadamia non determinerebbe alcun miglioramento compositivo.
Le noci di macadamia si prestano alla dieta vegetariana, vegana, crudista e non entrano in conflitto con alcun tipo di religione. Sono considerate gluten free (senza glutine) e come tali rientrano nella dieta del celiaco; essendo prive di lattosio, possono essere mangiate anche da chi soffre di questa patologia.
In caso di diverticolosi severa, con relativa tendenza alla diverticolite, meglio evitarle o consumarle sporadicamente avendo cura di masticare con grande attenzione.
La porzione media di noci di macadamia è di circa 5-10g al giorno.
SAPORE
Il sapore delle noci di macadamia viene indicato come ricco e sofisticato, con sentori dolciastri e comunque gradevole. Nei territori di origine sono molto diffuse anche le noci di macadamia tostate e salate, oltre al burro che da esse si ricava.
Macadamia Velenose per i Cani
Le noci di macadamia sono tossiche per i cani.
Entro 12 ore dall'assunzione, in questi animali, le noci di macadamia provocano una forma di tossicosi caratterizzata da debolezza e paralisi degli arti posteriori, associata all'incapacità di stare in piedi e deambulare.
A seconda della quantità di noci ingerita e delle dimensioni del cane, i sintomi possono anche includere tremori muscolari, dolori articolari e forti crampi addominali.
Ad alte dosi di tossina, è concesso utilizzare farmaci oppiacei per alleviare le sofferenze del cane fino alla naturale riduzione sintomi. Il pieno recupero è solitamente previsto entro le 24-48 ore.
False Noci di Macadamia
In passato, pur essendo distribuite in maniera disgiunta, vennero raggruppate sotto il genere Macadamia anche altre specie.
Studi genetici e morfologici più recenti (fino al 2008) mostrano che si tratta di organismi differenti; d'altro canto, non è raro che i loro frutti vengano ancora (erroneamente) definiti noci di macadamia.
Di seguito le elencheremo, facendo riferimento alla provenienza della pianta e alla nomenclatura botanica aggiornata all'anno 2008:
- Tutto il Genere Virotia, endemico della Nuova Caledonia, differenziato già nel 1975 con una sola specie, divenute sei nel 2008;
- Specie heyana del Genere Catalepidia, endemica del Queensland del Nord orientale, differenziata nel 1995;
- Tre specie del Genere Lasjia, endemiche del Queensland del Nord orientale e della penisola di Cape York, differenziate nel 2008.
- Due specie del Genere Lasjia (ex M. hildebrandii - 1952 - e M. erecta - 1995), endemiche del Sulawesi (Indonesia), differenziate nel 2008.