
Generalità
Le noci brasiliane (o del Brasile) sono i semi eduli prodotti dall'albero Bertholletia excelsa.
La Famiglia botanica di questa pianta (Lecythidaceae) rientra nell'ordine Ericales, lo stesso di: mirtilli rossi, mirtilli neri, sapote, gutta-percha, tè, uva spina, phlox e kaki.
Le noci del Brasile hanno un guscio non commestibile e vengono raccolte dal centro di un frutto grande e simile alla noce di cocco.
Proprietà Nutrizionali
Le noci brasiliane sono alimenti normalmente classificati nell'insieme della frutta secca, o meglio, dei semi oleosi.
Non rientrano in alcuno dei 7 gruppi fondamentali degli alimenti, anche se per le loro caratteristiche nutrizionali dovrebbero far parte della V categoria, quella dei grassi e degli oli da condimento.

Ovviamente, la funzione delle noci brasiliane non è quella di "condire"; tuttavia, questi frutti rivelano alcune proprietà chimiche quasi sovrapponibili:
- Apportano molte calorie: 656kcal/100g
- Hanno una prevalenza dei grassi sulle proteine e sui glucidi: 66,4g/100g di parte edibile, ovvero circa l'85% dell'energia totale
- Contengono parecchie vitamine liposolubili.
In relazione al peso, le noci brasiliano forniscono:
- c.a. il 66% di grassi
- c.a. il 14% di proteine
- c.a. il 12% zuccheri.
Gli acidi grassi sono così ripartiti:
- 23% saturi: 15,1g/100g (sono quelli "cattivi")
- 38% monoinsaturi: 24,6g/100g (soprattutto omega 9. Sono i "grassi buoni", simili a quelli dell'olio extravergine di oliva)
- 32% polinsaturi: 20,6g/100g (sono "molto buoni"; tra questi, spiccano le concentrazioni della molecola essenziale omega 6).
A causa del notevole contenuto in acidi grassi polinsaturi, le noci brasiliane sono poco conservabili e tendono a irrancidire facilmente.
Non contengono colesterolo ed apportano un'ottima quantità di fibra alimentare; 100g di questi semi possono coprire fino al 25% del fabbisogno di fibre per un adulto medio (30g/die).
Non delude nemmeno la concentrazione in vitamine e sali minerali.
La vitamina idrosolubile più presente è la tiamina (vitamina B1), mentre tra quelle liposolubili spicca il contenuto di vitamina E (tocoferoli).
In merito ai sali minerali, invece, si evidenziano le concentrazioni di: magnesio, fosforo, manganese, zinco e selenio.
Le noci brasiliane sono un alimento molto calorico, ragion per cui non vengono considerate idonee alla dieta per il sovrappeso.
D'altro canto, forniscono molti nutrienti utili per l'organismo e potrebbero essere inserite nel regime alimentare del malato di diabete tipo 2, dell'iperteso, dell'ipercolesterolemico e dell'ipertrigliceridemico.
Non contengono glutine e lattosio, ma possono risultare molto nocive in caso di allergia specifica.
La porzione media di noci del Brasile non dovrebbe superare i 30 g giornalieri, meglio se ripartiti in almeno due spuntini (secondari).
Per non eccedere con i grassi totali, alterando l'equilibrio nutrizionale della dieta, si consiglia di calibrare la quantità di olio da condimento in funzione della porzione di semi oleosi.
Ad esempio, togliendone un cucchiaino per ogni noce brasiliana da consumare (1 noce = 1 cucchiaino d'olio).
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Composizione Chimica | Valore per 100g | |
Parte edibile | 100% | |
Acqua | - g | |
Proteine | 14,32g | |
Amminoacido Limitante | Triptofano | |
Lipidi totali | 66,43g | |
Acidi grassi saturi | 15,14g | |
Acidi grassi monoinsaturi | 24,55g | |
Acidi grassi polinsaturi | 20,58g | |
Colesterolo | 0,0mg | |
Carboidrati disponibili | 12,27g | |
Amido | 0,25g | |
Zuccheri solubili | 2,33g | |
Fibra totale | 7,5g | |
Fibra solubile | - g | |
Fibra insolubile | - g | |
Acido Fitico | - g | |
Alcol | 0,0g | |
Energia | 656,0kcal | |
Sodio | 3,0mg | |
Potassio | 659,0mg | |
Ferro | 2,43mg | |
Calcio | 160,0mg | |
Fosforo | 725mg | |
Magnesio | 376,0mg | |
Zinco | 4,06mg | |
Rame | - mg | |
Selenio | 1917,0µg | |
Tiamina | 0,62mg | |
Riboflavina | 0,04mg | |
Niacina | 0,30mg | |
Vitamina A retinolo eq. | - µg | |
Vitamina C | 0,7mg | |
Vitamina E | 5,73mg | |
Piridossina (B6) | 0,10mg | |
Folati | 22,0µg |
Cenni sull'Olio
L'abbondanza lipidica delle noci brasiliane permette di ricavarne un olio alimentare.
Questo grasso da condimento contiene il 75% di grassi insaturi (monoinsaturi e polinsaturi), tra i quali abbondano l'acido oleico (omega 9) e linolenico (omega 6).
Altre molecole liposolubili contenute nell'olio di noci del Brasile sono:
- Fitosteroli: steroli vegetali ipocolesterolemizzanti
- Beta-sitosterolo: con la stessa capacità ipocolesterolemizzante del precedente e con una ipotetica funzione preventiva per l'ipertrofia prostatica benigna.
NB. Questa molecola è anche indagata per il legame statistico con il peggioramento delle malattie cardiache. - Tocoferoli o vitamina E: antiossidante, anti-trombotica e protettiva delle membrane cellulari.
La tabella sottostante offre il dettaglio nutrizionale della composizione in acidi grassi dell'olio di noci brasiliane.
ACIDO GRASSO | PERCENTUALE NELL'OLIO DI NOCI BRASILIANE |
Acido Palmitico | 16-20% |
Acido Palmitoleico | 0,5-1,2% |
Acido Stearico | 9-13% |
Acido Oleico | 36-45% |
Acido Linolenico | 33-38% |
Grassi Saturi TOT | 25% |
Grassi Insaturi TOT | 75% |
NB. La conservazione dell'olio di noci del Brasile deve avvenire:
- Al fresco
- Al buio
- In contenitori ermetici
- Ad ogni moto, per un tempo limitato
Pericoli Alimentari
Le noci brasiliane non sono lungamente conservabili.
Oltre al rischio di irrancidimento (spiccato anche nell'olio che se ne ricava), è nota la loro tendenza alla contaminazione da parte di muffe.
Questi agenti patogeni secernono delle tossine molto pericolose per l'organismo umano.
I principi venefici (detti aflatossine) svolgono un effetto epato-tumorale più che significativo e predispongono l'organismo al carcinoma del fegato.
Le noci del Brasile contengono anche piccole quantità di radio, un elemento radioattivo.
La concentrazione raggiunge circa 40-260 Bq/kg*, ovvero una quantità 1.000 volte superiore rispetto alla maggior parte degli alimenti.
Secondo la "Oak Ridge Associated Universities", questo fenomeno non è imputabile al radio presente nel suolo, bensì alla notevole estensione dell'apparato radicale.
*Il Bq è l'unità di misura della radioattività.
Produzione
Ogni anno vengono colte circa 20.000 tonnellate di noci del Brasile; di queste, il 50% proviene dalla Bolivia, il 40% dal Brasile e il 10% dal Perù.
La produzione di noci da parte del Brasile va diminuendo.
Al termine del 1980 la quantità ammontava a 40.000 tonnellate, mentre nel 1970 raggiungeva le 104.000 tonnellate.
La produzione di noci brasiliane è il risultato della coltivazione e dello sfruttamento delle piante selvatiche.
Quest'ultimo sistema è stato promosso come fonte di reddito della foresta tropicale che, invece di distruggerla, costituisce una tutela protettiva dalla deforestazione.
Curiosità
Le noci brasiliane sono un ingrediente comune degli snack a base di frutta secca dove, per le loro grandi dimensioni, tendono rimanere alte nel sacchetto. Si tratta di una forma di convenzione granulare che prende il nome di "Effetto Noci Brasiliane".