Cos'è il miele di acacia?
Il miele di acacia (Black Locust Honey o American Acacia Honey) è un tipo di miele monofloreale, prodotto da api che vivono in prossimità delle piante di acacia e attingono esclusivamente da esse.
Acacia è un Genere botanico appartenente alla Famiglia delle Mimosaceae; tuttavia, nel linguaggio parlato, col termine acacia si intende principalmente la pianta Robinia pseudoacacia (in inglese: black locust tree). Nativa del Nord America e oggi diffusa anche in Europa, questa pianta è volgarmente detta “falsa acacia”.
Il miele di acacia è senz'altro uno dei mieli più famosi e diffusi, sia per il gusto tipico, sia per le proprietà chimiche che lo contraddistinguono.
Descrizione
Descrizione del miele di acacia
Il miele di acacia è color giallo molto chiaro, trasparente e di consistenza liquida. Ha una velocità di cristallizzazione molto bassa e può rimanere allo stato liquido per lunghissimo tempo, grazie sua elevata concentrazione di fruttosio rispetto al glucosio. Al contrario, i mieli che hanno un rapporto fruttosio/glucosio inferiore, tendono a cristallizzare più rapidamente.
Il gusto è ovviamente dolce, con retrogusto vagamente amarognolo, quasi impercettibile. Aroma e sapore sono delicati, di fiori, di vaniglia e del tutto caratteristici. Se purissimo, ovvero non miscelato con altre sorgenti floreali, è quasi del tutto incolore.
Utilizzi
Utilizzo del miele di acacia
In virtù delle sue caratteristiche organolettiche e gustative, nonché per la sua ottima solubilità, il miele di acacia è ottimo come dolcificante per le bevande (tè, tisane, latte, yogurt, caffè, orzo, latte vegetale ecc). Non altera eccessivamente il gusto e l'aroma dei prodotti; al contrario, in genere ne esalata le caratteristiche principali.
In Italia, uno degli utilizzi più diffusi del miele di acacia è sul pane casereccio; si presta anche ad essere spalmato sulle fette biscottate, sulle gallette, sul wasa ecc. Soprattutto all'estero, è talvolta accompagnato con burro salato.
Con il miele di acacia si possono dolcificare anche ricette semplici o molto complesse: torte, muffin, biscotti, cupcake, pancake ecc.
In molti utilizzano il miele come substrato accelerante di lievitazione per il pane. A prescindere dal gusto, non è una scelta tra le migliori (soprattutto usando il miele non pastorizzato, in virtù delle sue proprietà antibatteriche).
E' famoso l'accostamento tra miele e formaggi. In particolare, il miele di acacia si presta ad esaltare formaggi complessi, strutturati, anche erborinati, stagionati o molli. Alcuni esempi sono: gorgonzola, roquefort, provolone (anche al limone), caciocavallo, pecorino romano giovane, caprini di vario genere, ricotte ecc.
Proprietà
Vantaggi salutistici del miele di acacia
Nonostante la sua dolcezza, il miele di acacia ha un contenuto di saccarosio (disaccaride composto da glucosio + fruttosio) molto basso; il livello di fruttosio invece è più alto del normale. Per questo motivo, in alternativa ai dolcificanti di sintesi o al classico zucchero da tavola, è considerato la scelta migliore in caso di diabete mellito tipo 2. Attenzione però, questo non significa che possa essere utilizzato liberamente. In eccesso, il miele di acacia ha gli stessi identici effetti collaterali dello zucchero da tavola e dello sciroppo di glucosio.
Secondo alcune fonti di "medicina naturale", il miele di acacia potrebbe essere dotato di varie qualità terapeutiche, tra le quali: depurante per il fegato e migliorativo dell'equilibrio intestinale; potrebbe inoltre ostacolare certe affezioni della faringe, in virtù delle proprietà antibatteriche. D'altro canto bisogna specificare che tutti i mieli commerciali, per ragioni di sicurezza igienica, devono essere sottoposti a pastorizzazione; questo trattamento termico tende ad annientare gran parte delle molecole utili, soprattutto ad azione antibatterica.
Salviamo le Api!
Sapevi che esistono diverse organizzazioni che promuovono l'api-coltura e l'api-coscienza? Movimenti come "savingbees" (savingbees.com) chiedono di proteggere le api, creature ormai in via di estinzione, perchè senza di esse non solo non può esserci equilibrio nell'ecosistema, ma nemmeno un futuro agricolo sostenibile.