Mezzofondo veloce nell'atletica leggera - 800 e 1500m
Introduzione
L'allenamento del mezzofondo veloce si è evoluto nel tempo: da un lavoro di tipo estensivo si è passati ad uno di tipo intensivo, basato prevalentemente sulla velocità; per contro, in seguito è accaduto anche l'esatto opposto, ovvero che grossi risultati sono stati ottenuti sviluppando una maggior resistenza alla velocità da parte dei 400metristi. In realtà, le forme di resistenza da sviluppare sono: resistenza e potenza aerobica, resistenza lattacida, resistenza specifica e resistenza alla forza; ovviamente, in misura differente l'una dall'altra ma senza esclusioni.
Importanza dei metabolismi energetici nel mezzofondo veloce dell'atletica leggera
Innanzitutto è necessario porre in evidenza un aspetto determinante, ovvero che, scrutando i parametri ed i tempi dei grandi campioni, è emerso che la percentuale di lavoro ANAEROBICO COMPLESSIVO corrisponde al 50% di quello TOT (10% alattacido e 40% lattacido); ciò significa che, anche negli 800m, la potenza aerobica (metabolismo aerobico) riveste un ruolo DETERMINANTE per la riuscita della prestazione (circa il 50% del TOT).
Nei 1500m il metabolismo aerobico assume un'importanza ancora maggiore, anzi, predominante (70%); ricordiamo comunque che, per garantire il mantenimento della velocità di gara, è sempre essenziale sviluppare una certa tolleranza al lattato nei muscoli e nel sangue.
In definitiva, per un 800sta è comunque essenziale sviluppare molte delle qualità appartenenti a un 400sta, pur possedendo una maggior quantità di fibre rosse o glicolitico-ossidative (importante la predisposizione genetica) e avendo una potenza aerobica quasi degna di un mezzofondista prolungato.
Ma se la potenza aaerobica è una capacità così importante da sviluppare per il mezzofondo veloce dell'atletica leggera, nonostante la sua soglia sia collocata ad un'intensità inferiore rispetto alla velocità di gara, qual è il criterio più idoneo per stabilire la giusta VELOCITA'/INTENSITA' di allenamento?
Ai lettori più preparati sembrerà una domanda ovvia e risponderebbero:
... la velocità/intensità corretta per sviluppare la potenza aerobica alzando la soglia anaerobica è il valore di deflessione (vd - leggi articoli dedicati sul test Conconi), ovvero la soglia anaerobica stessa!...
-Sbagliato!-
Per un mezzofondista veloce l'intensità di sollecitazione della potenza aerobica DEVE INCLUDERE necessariamente anche l'attivazione massiccia del metabolismo anaerobico lattacido, portando la velocità di esecuzione MOLTO più vicino al MASSIMO CONSUMO di OSSIGENO (misurabile col criterio del VO2max). Tale velocità è detta Vamax e si calcola:
Per semplificare la rilevazione di questi parametri, che richiederebbero alcuni test specifici, ricordiamo che:
- La Va max corrisponde circa alla velocità di gara nei 3000m
- La Va max è inferiore alla velocità di gara per il 20% negli 800m e per il 10% nei 1500m
Per concludere, il mezzofondista veloce dovrebbe svolgere i lavori ESTENSIVI di resistenza aerobica in prossimità della soglia anaerobica e quelli aerobici/misti SPECIFICI ad una velocità compresa fra: il 75-80% della velocità di gara negli 800m e fra l'85-90% della velocità di gara nei 1500m. Aumentando ulteriormente l'intensità sarà possibile intervenire sulle capacità atletiche in maniera ancora più specifica.
Bibliografia:
Il manuale dell'allenatore di atletica leggera – Prima parte: generalità, corse e marcia – Centro Studi & Ricerche – pag. 69-84.