Perché mangiare troppe proteine può fare male

Perché mangiare troppe proteine può fare male
Ultima modifica 25.02.2022
INDICE
  1. Aumento di peso
  2. Alitosi
  3. Stipsi
  4. Disidratazione
  5. Danni ai reni
  6. Aumento del rischio di cancro
  7. Cardiopatia
  8. Perdita di calcio

Quando si decide di abbracciare un regime alimentare mirato al dimagrimento molto spesso ci si indirizza verso diete ad alto contenuto proteico come le Atkins, a Zona o Paleo.

Si tratta di una scelta ragionevole visto che le proteine sono particolarmente benefiche per l'organismo e oltre a favorire la perdita di peso aiutano a costruire e riparare i muscoli, tuttavia, è sempre consigliabile non esagerare, visto che le diete di questo tipo sono state anche associate a diversi rischi per la salute.

La quantità ideale di proteine giornaliere che si dovrebbero assumere varia in base a una serie di fattori tra cui età, sesso, attività fisica svolta, salute, dieta complessiva e altre variabili ma nella maggior parte dei casi, quella massima raccomandata per gli adulti può essere calcolata in base al peso corporeo.

Ai sedentari, per prevenire la carenza proteica, gli esperti raccomandano di consumare una media giornaliera di 0,8 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo (g/kg).

Tale quantità può aumentare in caso si svolga un'attività sportiva particolarmente intensa e proprio per questo è fondamentale chiedere sempre consiglio ad un dietista o nutrizionista specializzato.

Questi i problemi principali che possono verificarsi se si superano i limiti e si consumano troppe proteine per un periodo di tempo prolungato.

Aumento di peso

Le diete ad alto contenuto proteico possono stimolare la perdita di peso, a patto che le calorie totali siano comunque inferiori all'apporto normocalorico.

Viceversa, se le calorie sono complessivamente troppe, l'eccesso di tale elemento contribuisce a promuovere la lipogenesi e il deposito adiposo con aumento del peso.

Alitosi

Mangiare grandi quantità di proteine può causare l'alitosi, soprattutto se si limita l'assunzione di carboidrati.

A dirlo è anche uno studio mirato in cui alla fine dell'osservazione il 40% dei partecipanti aveva sviluppato questo effetto spiacevole.

Il fenomeno potrebbe essere in parte dovuto al fatto che, in carenza di carboidrati, il corpo entra in uno stato metabolico chiamato chetosi alimentare, che a sua volta produce sostanze chimiche che emanano uno sgradevole odore.

Stipsi

Nello stesso studio, il 44% dei partecipanti ha riferito stati di costipazione. Le diete ad alto contenuto proteico che limitano i carboidrati sono in genere a basso contenuto di fibre e questo può facilitare il fenomeno.

Se si segue una dieta ad alto contenuto proteico è bene quindi aumentare l'assunzione di acqua e fibre può aiutare a prevenire la stitichezza.

Disidratazione

Un piccolo studio del 2002 che ha coinvolto alcuni atleti ha scoperto che all'aumentare dell'assunzione di proteine, i livelli di idratazione diminuivano. Questo avverrebbe perché il corpo umano elimina l'azoto in eccesso con liquidi e acqua, lasciando disidratati anche se non si avverte una sensazione di sete più elevata del solito.

Non si tratta però di un evento particolarmente preoccupante visto che un altro studio del 2006 ha concluso che il consumo di più proteine abbia in realtà un impatto minimo sull'idratazione.

Per scongiurare ogni rischio è sufficiente aumentare l'assunzione di acqua, soprattutto se si fa molto sport.

Danni ai reni

Mentre nessuno studio importante collega un'elevata assunzione di proteine a danni renali negli individui sani, l'eccesso di proteine potrebbe causare problemi alle persone con malattie preesistenti a questi organi, ai soggetti monorene, e probabilmente a chi soffre di una spontanea ridotta funzionalità degli stessi.

Ciò è dovuto all'eccesso di azoto presente negli amminoacidi che compongono le proteine e al fatto che i reni debbano lavorare di più dei vari prodotti di scarto.

Aumento del rischio di cancro

Studi attendibili hanno dimostrato che alcune diete particolarmente ricche di carne arrostita e da carne conservata come insaccati e vari salumi, sono legate a un aumentato rischio di vari problemi di salute, incluso il cancro, in particolare quello al colon-retto e alla prostata.

Al contrario, mangiare proteine da fonti vegetali è stato associato a un ridotto rischio di cancro.

Consumare carne magra, non lavorata e cotta adeguatamente non dovrebbe aumentare il rischio di cancro.

Cardiopatia

Mangiare molta carne grassa e formaggi grassi come parte di una dieta ricca di proteine può portare a una maggiore assunzione di lipidi saturi e colesterolo, e al conseguente possibile sviluppo di malattie cardiache.

Nello specifico uno studio del 2010 ha dimostrato che mangiare grandi quantità di carne e formaggi ricchi di grassi aumenta il rischio di malattie coronariche nelle donne, mentre mangiare pollame senza pelle, pesce e noci lo riduce.

Un altro studio, questa volta del 2018, ha anche mostrato che il consumo a lungo termine di carne rossa può aumentare la trimetilammina N-ossido (TMAO), una sostanza chimica generata dall'intestino e collegata alle malattie cardiache.

Perdita di calcio

Le diete iperproteiche possono aumentare l'escrezione urinaria del calcio, a sua volta causa di osteoporosi e cattiva salute delle ossa.

Ciò nonostante, il legame tra proteine nella dieta e demineralizzazione ossea è stato smentito, poiché ad una maggiore escrezione corrisponde generalmente una miglior efficienza d'assorbimento intestinale. Il metabolismo osseo, inoltre, è regolato a livello endogeno - con partecipazione della vitamina D - in maniera molto più rilevante.