Mangi abbastanza grassi? I segnali che non ne stai assumendo abbastanza

Mangi abbastanza grassi? I segnali che non ne stai assumendo abbastanza
Ultima modifica 27.04.2022
INDICE
  1. Quantità di grassi giornaliera consigliata
  2. Segnali di scarsa assunzione di grassi

Anche se molte diete dimagranti li mettono al bando, i grassi non sono sempre nemici della salute. Mentre quelli saturi possono infatti generare diversi problemi a cuore, circolazione e altro, esistono anche grassi sani, che svolgono molteplici funzioni vitali.

Eliminare completamente questi macro nutrimenti essenziali dalla propria alimentazione è quindi un errore che l'organismo cerca di comunicare attraverso diversi segnali.

Quantità di grassi giornaliera consigliata

L'apporto di grassi giornaliero indicativamente consigliato è compreso tra il 20 e il 35% delle calorie totali.

Ovviamente questa percentuale dovrebbe derivare il più possibile da grassi sani mono e polinsaturi e quasi per nulla dai grassi saturi.

Le fonti di grassi mono o polisaccarisi sono olio d'oliva, mandorle, noci, semi di zucca, semi di lino, salmone e sgombro.

Concorrono al mantenimento della salute anche gli acidi grassi Omega contenuti in acciughe, halibut, salmone, sardine, avocado e uova.

Ma si può mangiare l'avocado tutti i giorni?

Segnali di scarsa assunzione di grassi

Queste le più evidenti spie che testimoniano che non si stanno introducendo abbastanza grassi sani attraverso l'alimentazione.

Fame continua

I morsi della fame persistenti sono un segno rivelatore del fatto che i grassi che si stanno assumendo sono troppo pochi.

Questi nutrienti, infatti, svolgono un ruolo significativo nel comunicare la sensazione di sazietà perché rallentano lo svuotamento gastrico e fanno in modo che il tempo impiegato dallo stomaco per svuotarsi sia più lungo.

Stanchezza cronica

Una delle cause della stanchezza cronica potrebbe essere la scarsa quantità di grassi nella dieta.

Il motivo è che il grasso fornisce energia al corpo sotto forma di calorie quindi riducendone l'introduzione diminuisce anche significativamente il numero di calorie e questo può portare a sensazioni di affaticamento.

Dolore articolare

In caso di articolazioni scricchiolanti e doloranti, il colpevole potrebbe essere la mancanza di grassi sani nel piatto.

Questo perché spesso a causare dolori articolari sono le infiammazione, che possono essere ridotte da alcuni tipi di grassi come i monoinsaturi, i polinsaturi e gli acidi grassi omega-3.

Salute cagionevole

Non mangiare abbastanza grassi può causare diverse carenze che intaccano il sistema immunitario, rendendo più suscettibili alle malattie

Questo vale soprattutto per quanto riguarda le vitamine perché molte possono essere assorbite solo insieme ai grassi alimentari e se questi sono carenti anche la loro assimilazione diventa più difficoltosa.

La vitamina E ad esempio è un potente antiossidante e protegge le cellule dai danni, quindi se non è abbastanza, il sistema immunitario potrebbe indebolirsi.

La vitamina A invece svolge un ruolo importante nella salute, crescita e proliferazione delle cellule degli occhi e una sua carenza può portare a grave secchezza oculare, cecità notturna e visione offuscata.

La vitamina D è parte integrante della salute delle ossa e senza di essa il corpo non può assorbire efficacemente il calcio. Ciò può rendere più incline a fratture o osteoporosi.

La vitamina K è essenziale nella coagulazione del sangue e una sua carenza può causare sanguinamenti significativi e aumento dei lividi.

Inoltre, a lungo termine, la mancanza di grassi può anche aumentare il rischio infiammazione responsabili di molte gravi condizioni come malattie cardiache, ictus, diabete e cancro.

Mente annebbiata

Il cervello umano è formato da grassi per circa il 60% e per funzionare al meglio non può andarne in carenza.

Una dieta ricca di grassi monoinsaturi come olio d'oliva, noci e avocado può inoltre aumentare la produzione di acetilcolina, un neurotrasmettitore essenziale per l'apprendimento e la ritenzione della memoria.

Allo stesso modo, la ricerca ha dimostrato che l'aumento del consumo di DHA, uno specifico acido grasso omega-3, è legato a una probabilità più alta di sviluppare disturbo da deficit di attenzione, depressione e bipolarismo.

Pelle secca

La mancanza di grassi potrebbe anche rendere la pelle meno morbida ed elastica del consueto, visto che alcuni di loro svolgono un ruolo primario nel mantenimento della sua salute e dell'aspetto.

Ad esempio, gli acidi grassi omega-3 e omega-6 sono precursori di molecole chiamate eicosanoidi, che influenzano in modo significativo l'infiammazione della pelle, mentre i grassi polinsaturi come quelli che si trovano nel salmone, nelle noci e nei semi di lino, aiutano a produrre e mantenere le membrane cellulari della barriera naturale dell'olio della pelle.

Capelli che cadono

Se ci si accorge di avere capelli secchi e fragili o di perderne più del solito, la mancanza di grassi alimentari potrebbe esserne la causa.

Proprio come il resto del corpo, i capelli hanno infatti bisogno di determinati nutrienti per rimanere forti e i grassi alimentari in particolare sono essenziali per la loro salute perché aiutano a lubrificare lo strato corneo, ovvero quello più esterno della pelle, che promuove l'idratazione del cuoio capelluto e migliora l'integrità capillare.

Ciclo irregolare

Se non si mangiano abbastanza cibi contenenti grassi le mestruazioni potrebbero diventare irregolari e, nei casi più gravi, sparire del tutto. Questo perché i grassi contribuiscono alla regolazione di estrogeni e progesterone quindi se non se ne introducono abbastanza il ciclo riproduttivo potrebbe subire fluttuazioni e danni, causando periodi irregolari o abbondanti, sindrome premestruale o anovulazione.

Ecco quanti grassi mangiare al giorno