Malnutrizione nell'Anziano: Cos'è e Come Prevenirla

Introduzione
In questo breve articolo parleremo della malnutrizione nell'anziano; più precisamente in cosa consiste, come classificarla e soprattutto in che modo prevenirla.

Si tratta di un argomento piuttosto vasto, molto importante sia sul piano socio-economico che sanitario - visto che la popolazione dei cosiddetti "anziani" pare in costante aumento (con eccezione del periodo pandemico da covid-19).
Abbiamo pertanto selezionato le informazioni che, a nostro avviso, risultano più importanti nella dietetica del soggetto in età avanzata.
Rimane comunque opportuno tenere a mente che le complicazioni nutrizionali geriatriche sono estremamente "delicate" da trattare, perchè talvolta potenzialmente rischiose. E' pertanto sempre buona norma, nel dubbio, rivolgersi al medico curante.
Malnutrizione in Terza Età
Cosa si intende per malnutrizione e perché colpisce di più gli anziani
Per malnutrizione si intende uno stato di modifica funzionale, strutturale e di sviluppo dell'organismo, conseguente all'alterazione dell'equilibrio tra i fabbisogni e gli introiti (o l'utilizzo) dei nutrienti dietetici, che favorisce la morbilità ed incrementa il rischio di mortalità.
Nell'anziano la malnutrizione insorge più facilmente rispetto alle altre fasce di età.
Questo anche perchè, a causa dell'invecchiamento, l'organismo riduce molte delle sue capacità fisiologiche determinando una modifica della composizione corporea quali:
- Rapporto massa magra (FFM)/massa grassa (FM) a favore dell'adipe;
- Riduzione dell'idratazione complessiva;
- Riduzione della mineralizzazione ossea.
Il tutto è poi aggravato da una ridotta percezione degli stimoli corporei (fame e sete) e dalla predisposizione a comorbilità psichiatriche (disturbi depressivi e/o ansiosi) o neuro-degenerative (morbo di Alzheimer, di Parkinson ecc).
Come si classifica la malnutrizione nell'anziano?
La malnutrizione nell'anziano può essere classificata in primaria e secondaria.
- La malnutrizione primaria è legata alle condotte alimentari inappropriate influenzate da fattori fisiologici, patologici, socio-economici ed ambientali;
- La malnutrizione secondaria dipende soprattutto dall'alterazione della capacità digestiva, dal ridotto potenziale d'assorbimento intestinale, dal trasporto sanguigno inefficace e dalla scarsa metabolizzazione dei nutrienti.
Peso Corporeo e Carenze Nutrizionali
L'anziano "può" o "deve" dimagrire?
La tendenza alla malnutrizione dell'anziano riguarda tutti i nutrienti, compresi la fibra alimentare e l'acqua.
Essi sono per lo più correlati ad un'insufficiente apporto alimentare complessivo che, se talvolta è frutto di scelte alimentari inappropriate - o forzate da condizioni socio-economiche precarie - in altri casi riguarda una strategia nutrizionale finalizzata a contrastare il sovrappeso.
Questo perché, nella terza età, il dispendio energetico complessivo diminuisce a causa dell'abbassamento del metabolismo basale (MB) e del livello di attività fisica (LAF), favorendo l'eccesso ponderale. Talvolta, al fine di prevenire o rimediare tale condizione, si interviene riducendo l'apporto calorico.
D'altro canto, in tal modo si rischia di compromettere le razioni raccomandate dei nutrienti essenziali. Peraltro, in questi soggetti, un modesto incremento della massa adiposa svolge un ruolo protettivo dalle fratture ossee da contusione. Le diete restrittive sarebbero quindi da limitare più possibile.
Talvolta purtroppo - come in presenza di obesità grave o patologie metaboliche importanti o complicazioni cardio-respiratorie - l'applicazione di una dieta dimagrante è inevitabile, poichè costituisce il "male minore". Dovrà essere cura dello specialista prevenire le carenze nutrizionali bilanciando minuzionsamente la dieta o integrando se necessario.
Malattie e Disturbi
Quali condizioni possono peggiorare la situazione?
La malnutrizione nell'anziano è spesso aggravata da condizioni patologiche di rilevante entità che possono compromettere sia le abitudini alimentari che i livelli di assorbimento dei nutrienti. E' il caso di:
- Malattie esofagee (dispepsia, reflusso e diverticolosi)
- Gastriche (gastriti, ulcere, dispepsia)
- di deglutizione (disfagia)
- Intestinali (stipsi, diverticolosi, morbo di Crohn ecc.)
C'è inoltre da sottolineare che altre patologie di altra natura possono determinare un aumento di certi fabbisogni; sono esempi indicativi:
- Sarcopenia: richiede un maggior apporto di amminoacidi essenziali;
- Osteoporosi: richiede un maggior apporto di vitamina D.
Ecc.
Prevenire la Malnutrizione
Come prevenire la malnutrizione nell'anziano?
Prevenire la malnutrizione nell'anziano è fondamentale a garantirgli maggior qualità ed aspettativa di vita.
Gli accorgimenti più importanti sono:
- Garantire l'introito di proteine di buon valore biologico contenenti amminoacidi essenziali utili alla preservazione della massa muscolare;
- Monitorare che l'apporto dei glucidi non sia eccessivo con il rischio di compromettere il bilancio energetico-nutrizionale;
Nota: poichè la maggior parte degli anziani tende a consumare poca carne, pesce, uova e formaggi magri, sostituendo alcuni alimenti a base di cereali con quelli contenenti leguminose è possibile aumentare la quota proteica a discapito di quella di carboidrati;
- Favorire il consumo di ortaggi e frutta freschi contenenti un'abbondante razione di vitamine; idrosolubili, oligoelementi, antiossidanti, acqua e fibra alimentare;
- Assicurarsi che i livelli di assunzione di acidi grassi essenziali rientrino nel fabbisogno minimo, poichè nell'anziano gli omega 3 partecipano alla salute del sistema nervoso centrale;
- Limitare il consumo di bevande alcoliche;
- Promuovere il consumo di acqua.
Conclusioni
Al fine di garantire un invecchiamento naturale e limitare gli interventi sanitari sui pazienti geriatrici, è molto importante ridurre l'incidenza di malnutrizione nell'anziano e favorire, quando possibile, il mantenimento della fitness generale attraverso un accurato piano di allenamento cardiovascolare e di potenziamento muscolare.