Limoni: Nutrizione e Cucina

Limoni: Nutrizione e Cucina
Ultima modifica 14.09.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Proprietà Nutrizionali
  3. Cucina
  4. Fitoterapia
  5. Botanica
  6. Cenni Storici

Generalità

Col termine "limone" si può indicare sia la pianta che il frutto da essa prodotto.

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Il limone è uno dei pochi agrumi a venire utilizzato (succo, polpa e buccia) quasi esclusivamente come ingrediente, per aromatizzare o condire, e raramente senza l'aggiunta di zucchero.

Ha proprietà nutrizionali interessanti, soprattutto per quanto riguarda il contenuto vitaminico e minerale; l'apporto calorico invece, è pressochè irrisorio, in virtù della modestissima concentrazione di fruttosio.

Il caratteristico gusto acidulo del limone è imputabile alla massiccia presenza di acidi, soprattutto quello citrico.

Proprietà Nutrizionali

Nota: per consumare in tranquillità la buccia del limone è necessario appoggiarsi a fonti di approvvigionamento che dispongano di prodotti non trattati!

I limoni sono frutti che appartengono al VII gruppo degli alimenti, in quanto ricchissimi di vitamina C (acido ascorbico). Inoltre, i limoni contengono alte concentrazioni d'acqua ed ottimi apporti di sali minerali (potassio) e di antiossidanti in genere (vedi paragrafo precedente).

La concentrazione nutrizionale dei limoni in molecole energetiche è trascurabile; sia i grassi che le proteine non figurano in quantità degne di nota e gli zuccheri semplici, molecole caloriche tipiche degli altri frutti, nei limoni non costituiscono un substrato di analoga importanza.

Alcuni sostengono che il succo di limone possa nuocere alla mucosa dello stomaco per la sua spiccata acidità; a dire il vero, le pareti dello stomaco sono organizzate per tollerare pH decisamente più aggressivi ed il semplice succo di limone non può incidere sull'integrità di una mucosa sana. Nel caso in cui sia già presente una patologia gastrica, è opportuno non consumare limone o succo di limone fuori pasto. Considerate le elevate concentrazioni di acido citrico, i limoni sono un alimento fortemente alcalinizzante, indicato nelle diete depurative ed in quelle mirate alla prevenzione delle calcolosi renali da accumulo di cistina ed acido urico.

Composizione nutrizionale per 100g di Limoni e Limoni, succo - Valori di Riferimento delle Tabelle di Composizione degli Alimenti – INRAN

Valore Nutrizionale Quantità

Limoni, polpa Limoni, succo
Parte edibile 64% 100%
Acqua 89,5 g 92,1 g
Proteine 0,6 g 0,2 g
Lipidi TOT 0,0 g 0,0 g
Colesterolo 0,0 mg 0,0 mg
Carboidrati TOT 2,3 g 1,4 g
Fibra alimentare 1,9 g 0,0 g
Energia 11,0 kcal 6,0 kcal
Sodio 2,0 mg 2,0 mg
Potassio 140,0 mg 140,0 mg
Ferro 0,1 mg 0,2 mg
Calcio 14,0 mg 14,0 mg
Fosforo 11,0 mg 10,0 mg
Tiamina o vit B1 0,04 mg 0,02 mg
Riboflavina o vit B2 0,01 mg 0,02 mg
Niacina o vit PP 0,30 mg 0,20 mg
Vitamina A 0,0 μg 0,0 μg
Vitamina C 50,0 mg 43,0 mg
Vitamina E - mg - mg

Cucina

I limoni sono frutti profumatissimi dal sapore fortemente acre e caratteristico. Il limone non viene ordinariamente "mangiato" a pezzi e se ne impiega prevalentemente il succo da spremitura della polpa. A dire il vero, nemmeno quest'ultimo viene soventemente "bevuto" liscio e, di solito, rappresenta un condimento per contorni e pietanze, un ingrediente di pasticceria e cucina, un agente di denaturazione proteica (marinatura della carne o del pesce al carpaccio o di piccolissima taglia), un componente dei succhi di frutta misti ecc. Ovviamente, non mancano le eccezioni alla regola; certi soggetti, tollerando bene la fortissima acidità dell'agrume, sono in grado di consumarlo sia a pezzi (spesso ancora provvisto di buccia), sia in succo. Mangiando un limone è quindi possibile godere appieno di tutte le caratteristiche organolettiche e gustative del frutto. Nota: utilizzare il succo di limone al posto dell'aceto è uno degli accorgimenti più semplici ma efficaci per incrementare l'apporto di vit. C nella dieta quotidiana e migliorare l'assorbimento del ferro alimentare da fonti vegetali.

Dei limoni è molto apprezzata anche la buccia (epicarpo) ma non l'albedo (mesocarpo). L'epicarpo dei limoni è la frazione del frutto che racchiude la stragrande maggioranza dell'aroma caratteristico; se privata del mesocarpo (amareggiante), la buccia dei limoni diviene un ingrediente eccezionale per: sughi dei primi piatti, condire pietanze, condire contorni, comporre dessert, produrre frutta candita ecc.

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Sciroppo di Limone fatto in casa

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Fitoterapia

L'aroma inebriante dei limoni nasconde proprietà chimiche non indifferenti.

Il profumo dei limoni è dovuto alla presenza di oli essenziali, in particolare di limonene, e pare che proprio questa molecola possieda buone caratteristiche anti-tumorali (gli approfondimenti sono tutt'ora in corso d'opera). A supportare l'azione benefica del limonene contribuiscono anche i citroflavonoidi (esperidina, diosmina e rutina) quali potenti antiossidanti, ipocolesterolemizzanti, capillaroprotettrici ed antineoplastici. Sempre in campo erboristico, la buccia dei limoni è utilizzata per favorire la digestione; assumendone un decotto (detto volgarmente "canarino") senza zucchero o altri edulcoranti, è possibile giovare dell'incremento secretivo a carico delle ghiandole esocrine annesse al tubo digestivo. È infatti percettibile un incremento della salivazione mentre, ancor più importante ma silente, è il miglioramento del rilascio di altri enzimi nelle fasi successive del processo.

I limoni sono anche fortemente dissetanti, sia per il contenuto in acqua, sia per la concentrazione in sali minerali ed acido citrico.

Botanica

Pianta di limoni

Il limone è un albero di agrumi inquadrato nella famiglia delle Rutaceae, Genere Citrus, Specie X limon (nomenclatura binomiale Citrus X limon); con "X" si evidenzia l'intervento di ibridazione.

Il limone non è quindi una Specie "ancestrale" e la relativa provenienza si riconduce verosimilmente ad un incrocio tra il pomelo ed il cedro. Oggi, grazie alla capacità di preservare e ripetere perpetuamente tutte le sue caratteristiche morfologiche, il limone è univocamente considerato una Specie a sé stante.

Il limone è una pianta di media grandezza che può superare i 5m di altezza; produce germogli molto chiari che, sviluppandosi, danno origine a foglie verde scuro. I fiori sono bianchi ed evolvono in frutti sferici di color giallo.

Il limone può avere una o due fioriture (dalle quali dipendono sia la produttività che la longevità della pianta, che risultano inversamente proporzionali). La prima è primaverile e consente di raccogliere i frutti per tutto l'inverno e la primavera (da novembre a maggio); la seconda è tra agosto e settembre e permette di ottenere i limoni da maggio in avanti.

Frutto limone

I limoni sono frutti di tipo esperidio (per approfondire consulta l'articolo: Frutta - Cenni di Botanica, Classificazione e Tipi di Frutta). Il colore è giallo acceso, la forma più o meno globosa e talvolta allungata, con una lieve protuberanza in corrispondenza del picciolo. LimoneI limoni hanno le caratteristiche dei frutti semplici (sono quindi dei veri frutti), carnosi e di tipo esperidio. In parole povere, i limoni derivano da un solo fiore e la loro polpa (senza "torsolo") contiene essa stessa i semi. Strutturalmente, i limoni sono organizzati in maniera molto simile ad una bacca, quindi: possiedono un epicarpo sottile, rugoso o liscio (sempre pigmentato di giallo) e ricco di oli essenziali; presentano un mesocarpo bianco, spugnoso ed asciutto (anche detto albedo, caratterizzato da un gusto amaro ma con un ottimo contenuto di fibre solubili), ed un endocarpo suddiviso in spicchi pieni di succo e di semi.

Cenni Storici

Sulla base di alcuni criteri di ricerca (fascia climatica, parassiti e reperti storici) gli studiosi sono risaliti alle prime zone di origine e diffusione dei limoni, rappresentate dai territori compresi tra la Cina meridionale e le vallate del sud-est dell'India (patria della maggior parte degli agrumi). Il periodo storico dei manoscritti e dei dipinti che citano e raffigurano i limoni risale addirittura a 2500 anni prima della nascita di Cristo. Attraverso il susseguirsi dello sviluppo commerciale, prima col medio Oriente e poi con la Grecia, l'Europa e solo recentemente (si fa per dire...) con l'America, i limoni hanno raggiunto ogni angolo della fascia a clima temperato. Sul territorio italiano, i limoni giunsero circa nel I secolo d.C. (grazie agli scambi commerciali dei Romani), ma le prime coltivazioni risalgono solo all'XI secolo d.C.

Oggi, le cultivar di limoni si concentrano soprattutto nella fascia sub-tropicale del globo a clima costantemente caldo e umido. Il paese che detiene il primato di produzione ed esportazione di limoni è l'India, seguita dal Messico e da altri paesi centro-sud Americani. In Italia, le zone con maggior coltivazioni di limoni sono il siciliano, il calabrese ed il campano; non mancano ottimi agrumeti dello stesso frutto in Liguria e nel bacino del Lago di Garda.

Autore

Riccardo Borgacci

Riccardo Borgacci

Dietista e Scienziato Motorio
Laureato in Scienze motorie e in Dietistica, esercita in libera professione attività di tipo ambulatoriale come dietista e personal trainer